CRITICA D' ARTE    ORGANIZZAZIONE EVENTI D'ARTE E ANTIQUARIATO    UFFICIO STAMPA      GIORNALISMO
 
  NUOVI PROGETTI  

 

 

MOSTRE  curate da Fabrizia Buzio Negri

  

Per il CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI VARESE (di cui è direttore artistico dal 1993)

si aggiungono le seguenti mostre con catalogo e presentazione critica:

 

  • Biandronno Atmosfere” – Biandronno – Villa Borghi (2011)
  • “Mostra benefica per il terremoto del Giappone” -  Varese – Castello di Masnago Musei Civici (2011)
  • “Dopo Novanta” - Gallarate (Va) - Spazio Zero (2011) – due esposizioni
  • La poetica del lago tra Vittorio Sereni e Piero Chiara” - Luino – Palazzo Verbania (2012) nel centenario della nascita dei due scrittori
  • “Velocità – Design e… molto altro” -Varese - Museo Flaminio Bertoni ( 2012)
  • “GREEN – non è solo un colore…” - Cassano Magnano (Va) - Villa Oliva (2013)
  • “LIBRO D’ARTISTA” - Luino- Palazzo Verbania (2013)
  • “Paesaggio, Natura, Emozioni” – Besozzo, Palazzo Comunale, Sala Mostre (2014)
  • “Tempo e Luogo. La realtà e il Mistero” – Castiglione Olona – Palazzo Branda (2014)

 

 

Fabrizia ha curato inoltre:

******

Liliana Patti

“COLORA LE TUE PAURE”

progetto espositivo dedicato al testo di una canzone di Tiziano Ferro “La paura non esiste”

15 febbraio - 11 marzo 2012

******

GRAZIELLA ZANABONI

Percorso d’artista

Luce e Ombra: tra spazio certo e luoghi del mistero.

Palazzo Calderara - Vanzago (MI)

Dal 19 maggio al 13 giugno 2012

******

 

“NATURA”

Bolognese - Saletta - Vanoli

Dal 14 al 22 dicembre 2013

Sede Circolo Artisti- via Rainoldi 14- Varese

*******

 

nel 2014  la grande antologica

ENEA BOLZONI

Dalla dimensione lirica all’evoluzione della materia

Chiostro di Voltorre - Gavirate (Va)

Dal 22 maggio al 19 giugno 2014

*******

 

Dal Sol Levante all’Europa”

Mostra d’arte

Giorgio Gessi:incisione su vetro   Antonella Gessi:pittura su porcellana

 Due Artisti - fratello e sorella - un ideale Atelier d’arte

Sede Circolo Artisti- via Rainoldi 14- Varese

*******

Donatella Stolz:  “Francobollo, protagonista di figure”

Luigi Ratti: “Figure di Donne”

Mostra d’arte

Due Artisti giunti da Como per un incontro ideale con Varese

Dal 27 settembre all’8 ottobre 2014

Sede Circolo Artisti- via Rainoldi 14- Varese

*******

 Spazio Futuro Anteriore

Varese – via Speri Della Chiesa 6

BENITO MONTI – “Carissima Varese e oltre”

La magia del colore di marca chiarista

Dal 18 al 30 ottobre 2014

******

 Morazzone (VA) – Palazzo Comunale, Sala Mazzucchelli

"Personaggi, acrilico-plastico". Opere di Giovanni Femia

dal 6 dicembre al 20 dicembre 2014

******

 

nel 2015 la retrospettiva

 “ENERGIA PER LA VITA

ENEA BOLZONI in occasione di EXPO Milano 2015

Spazio Arte UNIPOLSAI – Varese – Piazza Monte Grappa 12

dal 9 aprile al 30 settembre 2015

******

Officina Lombarda  

ALERT BERLIN!”

un laboratorio di idee    una factory del terzo millennio

ALERT è un segnale di attenzione, di comunicazione, di informazione.

 a cura di FABRIZIA BUZIO NEGRI 

Francesca Anastasi    Pierangela Cattini    Gladys Colmenares Antonio Fittipaldi    Luca Ghielmi   Peter Hide  Ruggero Marrani   Giordano Redaelli  Francesco Salvi    Giuseppe Sassi      Massimo Sesia 

       Berlin (Mitte) -  Infantellina Contemporary  - Taubenstrasse 20-22                    (am Gendarmenmarkt)

                        dal 16 aprile al 30 aprile 2011

Inaugurazione:    sabato 16 aprile, alle ore 18. Cocktail

Orario:  14.00 – 19.00  da  martedì a sabato.      Info:  tel. +49 030  92210407 / + 39 335 5443223 www.infantellina-contemporary.com     Tel.+49 030 92210407

 Catalogo in  mostra

 

Officina Lombarda: un laboratorio di idee; una factory del terzo millennio.

E’ un gruppo di artisti che operano dal 2009 con un importante programma espositivo che li ha visti a Mantova, nella grande vetrina internazionale di Venezia, in concomitanza della 53° Biennale di Venezia e nel 2010 con molto successo a Roma.Il gruppo è nato attorno al critico d’arte Fabrizia Buzio Negri (due Biennali di Venezia, oltre duecento mostre in Italia e all’estero).

Ora si presentano a BERLINO, la più dinamica delle capitali europee, con opere innovative che riflettono la multiforme varietà di questa epoca segnata da incessanti cambiamenti globali 

Chi sono gli artisti di ALERT BERLIN !

Francesca Anastasi è la giovane artista che nel dipingere predilige l'uso di colori acrilici "mixati" ai più svariati materiali, ricreando un sottile dialogo tra materia e colore, per uno stile molto personale. Pierangela Cattini e la figura femminile declinata in modo serrato entro un mondo visionario di personaggi, dipinti in una tecnica mista d’effetto, con indicazioni che scivolano nel vissuto più enigmatico. Gladys Colmenares, venezuelana, si presenta con un ampio repertorio di assemblages, installazioni, pitture-oggetto dove si incontrano surrealtà, divertimento, invenzione, pieni di felicità e di colore.Antonio Fittipaldi trasforma l’idea della precarietà esistenziale nel disarticolarsi della superficie con inserimenti di ferro, lamiere e altro di recupero, sigla anche delle sue recenti sculture in legno.Luca Ghielmi trasmette emozioni tra luci e ombre in una sorta di stenografia bruciata dall’ansia, visioni velocizzate sulla carta in un viaggio esistenziale con la gestualità del “cuts out” o dello smalto industriale. Peter Hide (alias Franco Crugnola, architetto) oscillando tra Peter Pan e Mister Hyde ironizza e diverte i visitatori con il denaro messo in scatole-vetrina, quasi fosse reliquia della società contemporanea. Ruggero Marrani, allievo dell’aerofuturista Gerardo Dottori, un lungo curriculum al suo attivo, dedica la sua ricerca alla terracotta policroma con la "Scultura Interattiva", che stimola l'osservatore ad intervenire, modificando la prospettiva dell’opera.Giordano Redaelli, art director, approda a uno sfavillante Neo-Pop nel segno della globalizzazione mass-mediatica dei consumi, con un originale collage ad accumulazione del packaging più noto.Francesco Salvi e la fotografia, ‘medium’ sensibile e mutevole. Una descrizione, la sua, che rende visibili storie di luoghi e non-luoghi, sottintendendo uomini e cose, tra fantasie, emozioni e interiorità.Giuseppe Sassi si affida a una grande sensibilità e vivo senso del colore, per raccontare il suo tempo interiore, vissuto tra istanze figurali e astrazioni metaforiche, sempre  ritmate in guizzanti cromie. Massimo Sesia rende omaggio alla Pittura con i colori ad olio scelti accuratamente per catturare espressioni tonali e intense gradazioni di luce, in una magia visiva dove tutto assume una dimensione metafisica.

  

 

******

Il novantennale 

del Circolo degli Artisti di Varese:

dal 1920, in una continuità ideale, le finalità dell’associazione sono dedicate all’arte

E’ un momento storico culturale della città di Varese: il Circolo degli Artisti di Varese, associazione molto amata e seguita in un ampio territorio tra l’Alto Milanese e la vicina Svizzera, ha sempre dimostrato la propria varesinità in ogni sua manifestazione e nell’occasione del novantesimo anno dalla sua fondazione organizza insieme al Comune di Varese e a VareseVive (con il patrocinio della Provincia di Varese e della Regione Lombardia) una serie di mostre celebrative dal titolo:

"Circolo degli Artisti di Varese: 90 anni di storia e attualità".

Questa la sequenza espositiva:

Civico Museo d’Arte Moderna - Castello di Masnago - Varese - via Cola di Rienzo, 42

Sezione Attualità, dedicata a tutti i soci attualmente facenti parte del Circolo e distinta in due parti, per consentire progetti espositivi più ampi e significativi, esplicati con installazioni, pittura, scultura, fotografia:

Contemporary: 19 giugno - 25 luglio 2010

Young/New Entry: 29 luglio - 26 settembre 2010

curatore: Fabrizia Buzio Negri

******

Sala Veratti - Varese - Via Veratti, 20

Sezione storica, dedicata in modo preminente agli artisti che hanno fondato il 26 giugno 1910 "Amici dell’Arte", di cui il "Circolo degli Artisti di Varese" è diretta promanazione senza soluzione di continuità dei principi e delle finalità. Le opere esposte alla Sala Veratti sono prevalentemente di proprietà delle istituzioni varesine con alcune presenze da collezioni private.

Musei Civici : riscoperte 1920 - 1940 10 luglio - 29 agosto 2010

curatore: Daniele Cassinelli con la collaborazione di Cristina Pesaro

******

Il Circolo, divenuto nel tempo custode della memoria storica della cultura e dell'arte in provincia di Varese, continua ad attivare coerentemente presso sedi prestigiose esposizioni variegate, attraverso testimonianze di arte giovane e di arte consolidata e ben nota, individuando altresì il ruolo della cultura artistica del territorio come valore essenziale della condizione umana.

Gli artisti di Contemporary: Antonio Bandirali;Vanni Bellea; Rita Bertrecchi;Floriano Bodini;Giorgio Bongiorni;Eduardo Brocca Toletti;Walter Capelli;Franca Carra;Gianpiero Castiglioni;Sergio Colombo;Raphael De Vittori Reizel;Gilberto Facchinetti;Massimo Fergnani;Silvana Feroldi;Max Fontana;Vittore Frattini;Flora Fumei;Luca Ghielmi;Ruggero Marrani;Helen Claire Mitchell;Alberto Nicora;Giulio Palamara;Laura Pasquetti;Agostino Pisani;Marco Saporiti;Ernesto Saracchi;Bruna Zanon.

Gli artisti di Young/New Entry: Francesca Anastasi;Luciano Bernocchi;Paola Carabelli;Agostina Carrara;Livia Carraro;Veronica Casagrande;Pierangela Cattini;Sonia Conti;Roberto Cozzi;Liliana Farini;Ezio Foglia;Antonio Franzetti;Raffaello Giunti;Piera Limido;Nicoletta Lunardi;Nicoletta Magnani;Piero Magnani;Anita Mandelli;Enrico Milesi;Elena Mosconi;Alida Novelli Drovandi; Elisabetta Pieroni;Daniela Quaglia;Giuseppe Sassi;Massimo Sesia;Celeste Solari;Alessia Tortoreto;Simona Zonca.

 

******

                                                       
 
LOMBARDIA arte&salute    Vivere· Sognare· Star Bene

Esposizione collettiva itinerante promossa dal Circolo degli Artisti di Varese

 in collaborazione con la Regione Lombardia - Assessorato alla Sanità

Sedi espositive:

Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano

Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi

Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como

Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese

     “L’organizzazione di una prestigiosa esposizione collettiva itinerante delle opere di artisti appartenenti al Circolo degli Artisti di Varese - che si confrontano e si esprimono sul tema del contributo che l’arte, e la conseguente contemplazione del bello, possono dare al benessere psicofisico delle persone malate - risponde ad un’indicazione non ancora iscritta nei protocolli di cura, ma ampiamente condivisa dalla comunità medico-scientifica.”  Così scrive nel catalogo della mostra il dott. Luciano Bresciani, Assessore alla Salute della Regione Lombardia.  E il critico d’arte Fabrizia Buzio Negri, curatore degli eventi, ribadisce, sempre nelle pagine del catalogo che riporta le immagini di tutte le opere in esposizione: “Oggi l’arte intende diventare appropriazione da parte di un numero sempre maggiore di persone, conquistando una visione globale e disseminando nel quotidiano segnali della propria presenza. Nel progetto “LOMBARDIA Arte & Salute”, con opere d'arte esposte negli ospedali, “Vivere - Sognare - Star bene” è il sottotitolo con cui ho inteso offrire una speranza di vita, di riacquisizione di salute.”

      Ecco, dunque, avviarsi un percorso di integrazione dell’arte negli spazi ospedalieri.

  ll Circolo degli Artisti di Varese, glorioso sodalizio di artisti affermati, con l’apporto costruttivo di giovani emergenti (un prossimo “compleanno” d’eccezione nel 2010 con i novant’anni dalla fondazione), ha sempre attivato esposizioni d’arte in luoghi prestigiosi - gallerie, musei, antichi palazzi, chiese e battisteri - ma anche in situazioni non proprio istituzionali. E oggi la delocalizzazione è ampiamente in atto. Quattro importanti Aziende Ospedaliere della Lombardia (a partire dall’Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano, per poi passare all’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi, all’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como e in chiusura all’Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese) diventano sedi espositive di questa rilevante rassegna d’arte, con cinquantatre opere, tra pittura, scultura, fotografia, grafica, realizzate da altrettanti artisti tra i più noti di un vasto territorio, tutti appartenenti alla storica Associazione, arricchitasi di recente grazie all’immissione di un nutrito gruppo di giovani emergenti, con forti riscontri a livello nazionale ed estero, artisti che si confrontano ed esprimono sul tema comune “Arte&Salute”.  

     Conclude il curatore in catalogo: “Anche nella contenuta misura di 50x50 cm e con la piccola scultura, per via del format necessario per facilitare la mostra itinerante in più sedi ospedaliere, si comprende come l’arte contemporanea sia un fenomeno estremamente articolato, in costante trasformazione, innestata su una sperimentazione che assume un ruolo di rilievo concettualmente e operativamente nell’ambito del terzo millennio e che riposiziona l’arte all’interno della realtà e della vita.La condizione storica è travolgentemente mutata. Non si può parlare di arte senza  considerare il divenire dell’opera (work in progress), nella decisività dei materiali e delle tecniche. Ma risulta sempre fondamentale il coinvolgimento plurisensoriale dello spettatore.” 

Info: www.circolodegliartistivarese.it  -  tel.  335 5443223          

           

                       

 

Alcune tra le Mostre Terminate

La doppia elica della vita

Opere di Tiziana Priori

mostra promossa da Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei 

Milano, Spazio Guicciardini, Via Guicciardini 6

dal 10 settembre al 2 ottobre 2009

La mostra nasce dall’incontro di tre persone di diversa formazione culturale (il critico d’arte Fabrizia Buzio Negri, la ricercatrice genetista Maria Grazia Tibiletti e l’artista Tiziana Priori) le quali, tra rigore scientifico, interpretazioni cromatiche e rielaborazioni emotive, hanno dato vita a due percorsi che si intersecano: l’uno scandito da tappe scientifiche, l’altro innestato su visioni pittoriche ispirate dalle incalzanti scoperte sul genoma e dalle nuove tecnologie della genetica umana.

 Scrive il critico Buzio Negri nel testo di presentazione: “Attraverso il medium della creatività, questa sorta di scrittura segreta nel procedere alchemico espositivo, tra razionale ed emozionale, si trasforma in una grande esperienza di conoscenza tra dipinti e sezioni didattiche esplicative delle tecniche più raffinate che hanno consentito di giungere a decodificare il codice genetico e a costruire la mappa fisica del DNA .”

 

Tiziana Priori nasce  a Cremona  in una famiglia di artisti: il padre Ercole Priori è scultore, come il prozio Alceo Dossena. La sua formazione artistica parte quindi da una visione classica, che respira in famiglia. Frequenta poi l’Accademia di Brera e approfondisce l’arte moderna e contemporanea. Dopo una ricerca legata alla relazione tra psicologia, arte e spiritualità, approda negli Anni Novanta ad un’espressione astratta di cui il colore è protagonista.  Per il cromatismo i suoi maestri sono Mark Rothko e Gerhard Richter, per la lezione materica Fontana e Burri, per la ricerca spirituale Kandinsky e Yves Klein. Attratta dall’arte povera e ambientale, utilizza materiali come ferro, legno, cemento, marmo, che contrappone alla delicatezza di carte fatte a mano, dipinte ad acrilico, in un gioco alchemico di contrasti yin e yang. Alcune delle più recenti mostre: nel 2009 “La Marrana ArteAmbientale”, Montemarcello; “Phro’nesis” Giardino Calderini, Milano; nel 2008 “Trasparenze”, Galleria Blanchaert, Milano; nel 2007 “Incontri”, Spazio San Gottardo, Lugano; nel 2006 “Tiziana Priori”, Spazio Diego della Palma, Milano; “Tiziana Priori”, Spazio Anna Maria Cova, Milano;

Informazioni al pubblico:

Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei, tel. 02 7740.6315

www.provincia.milano.it/cultura

*****

Officina lombarda 

un laboratorio di idee una factory del terzo millennio

Francesca Anastasi   Vanni Bellea   Gladys Colmenares Antonio Fittipaldi   Massimo Fontana   Luca Ghielmi Ruggero Marrani       Ezio Pinciroli         Giuseppe Sassi Marida Tagliabue

             espongono a    Mantova - Galleria Arianna Sartori nella mostra

"Officina Lombarda BABYLON" (im)possibile scenario del futuro prossimo

28 marzo - 16 aprile 2009

e

a Venezia

in concomitanza della 53° Biennale di Arti Visive

nella mostra 

Officina Lombarda  IN/OUT BIENNALE” 

Luogo:        Venezia - Galleria Terzo Millennio - San Marco 1047, Rio Terà De Le Colonne

Periodo:      dal 6 giugno al 20 giugno 2009

Inaugurazione:    sabato 6 giugno 2009, dalle ore 18 alle 21

 Catalogo in  mostra

fficina Lombarda. Denominazione di origine controllata? Nonostante le difficoltà, circoscrivere l'universo artistico è una sfida alla quale non ci si può sottrarre. Pensiero in costante evoluzione, materie e modalità che investono spazi nuovi, della geografia e della mente, alleanze in percorsi paralleli.E gli artisti?Francesca Anastasi è una la giovane artista che nel dipingere predilige l'uso di acrilici "mixato" ai più svariati materiali, dalla sabbia alla stoffa, da scarti di metalli ad avanzi di stampi plastici.Tutto questo crea un sottile dialogo tra materia e colore, per uno stile originale ed informale. Vanni Bellea, finalista al Premio Arte Mondadori 2001, predilige una scomposizione pittorica della realtà tra il ludico e il favolistico, nel procedere combinatorio del "puzzle" con tessere e campiture che implodono ed esplodono a piacimento in una illusione di ottica frantumata. Gladys Colmenares, venezuelana, si presenta con un repertorio di opere dove la libertà espressiva sprigionata attraverso le colorazioni vivaci e multiformi: sono assemblages, installazioni, pitture-oggetto dove si incontrano surrealtà, divertimento, invenzione, pieni di felicità e di colore. Antonio Fittipaldi trasforma l’idea di ‘rappresentazione’ che riprendono senza limiti ispirativi brani di culture piene di mistero, ossessioni ricorrenti nei contorni decisi delle figure così come nelle astrazioni simboliche di una primordialità vicina a tanta arte contemporanea.. Nella forte sensorialità dei rossi le opere testimoniano la precarietà esistenziale nel disarticolarsi della superficie con inserimenti di ferro, lamiere e altro di recupero, sigla anche delle sculture in un legno ferito da mille graffi. Massimo Fontana nelle sue tele vive una comunicatività immediata, con una materia ricca di fermenti e un segno forte, esaltante, a volte angoscioso, a volte ludico, che si avvicina a un graffitismo di frontiera. E’ ardita mescolanza di tendenze moderne e arcaici riferimenti nei quali non esistono regole e schemi. Luca Ghielmi privilegia la gestualità rimanendo saldamente figurativo. Egli sente la necessità che la vita entri di prepotenza dentro le sue opere, per trasmettere emozioni nel ritmo del non-colore e in una sorta di stenografia bruciata dall’ansia di una visione velocizzata sulla carta in un particolare viaggio esistenziale.Ruggero Marrani, allievo dell’ aerofuturista Gerardo Dottori, un lungo curriculum al suo attivo, dopo una ricerca rivolta alle planimetrie, si dedica allo studio della ceramica con una soluzione artistica particolare chiamata "Scultura Interattiva", in quanto coinvolge l'osservatore e lo stimola ad intervenire e modificare l'opera.Ezio Pinciroli, estrapolando sogni ed emozioni dall’inconscio, approda all’astrattismo,affiancando alla pittura anche la scultura. La musica "Rythm and Blues"ispira spesso le composizioni dove colori e luci attivano un'esaltazione della casualità segnica nella materia che privilegia il colore Oro.Giuseppe Sassi affronta tematiche diverse fondendo istanze figurali e astrazioni metaforiche, vivacemente ritmate in guizzanti cromie. Un’arte poliedrica, la sua, affidata a una grande sensibilità e vivo senso del colore, per raccontare il suo tempo interiore, in un sapiente equilibrio spaziale e prospettico. Marida Tagliabue ha l’Africa nel cuore, un mondo di accensioni coloristiche improvvise, che riprendono senza limiti ispirativi brani di culture piene di mistero, ossessioni ricorrenti nei contorni decisi delle figure così come nelle astrazioni simboliche di una primordialità vicina a tanta arte contemporanea.
Info: 335 5443223

********

"NON SOLO FIORI…." sette artiste per l’otto marzo Rita Bertrecchi  Gladys Colmenares  Liliana Farini Anita Mandelli  Daniela Quaglia Marida Tagliabue Bruna Zanon Varese - Sala Veratti  8 - 20 marzo 2009  

Enti Promotori: Comune di Varese; Circolo degli Artisti di Varese

Protagoniste della mostra per l’Otto Marzo, sette donne,  artiste affermate, in una proiezione trasversale alle varie culture del vivere. Lontani gli anni del femminismo militante, ora le donne possono tranquillamente dar vita ad una mostra "al femminile", senza innescare contrastanti provocazioni. Ed è l’opera d’arte in sé a superare ogni barriera dell’antitesi maschile/femminile in un dirompente linguaggio, come questo presentato, che chiama ad un confronto intenso, anche a distanza, offrendo altri segnali per una ulteriore possibile comprensione della nostra epoca. Rita Bertrecchi usa una tecnica polimaterica per dissolvenze misteriose e inquietanti, mixando colori con molteplici raffinati materiali che riportano al fascino e alle alchimie dei codici medievali.Gladys Colmenares crea grandi o piccoli manufatti colorati, pitture-oggetto, assemblaggi, installazioni, dove è ben presente l'aspetto ludico e in cui si incontrano surrealtà, divertimento, invenzione. Liliana Farini dilata superfici cromatiche in tessiture di luce nell’affermarsi della consistenza volumetrica informale. dove si percepiscono vitalità nascoste piene di interrogazioni irrisolte. Anita Mandelli lavora con "la terra", ricreando forme in una figurazione che innesca magie di vita e interiorità in una dimensione immaginativa intensamente lirica, scaturita dalla realtà. Daniela Quaglia vive intensamente le emozioni di un paesaggio amato in uno scandaglio cromatico in cui la materia corposa dà una febbrile sensazione di continui contrasti sotterranei.Marida Tagliabue dipinge l’Africa della savana sconfinata con i tramonti, i Maasai, gli animali, le donne con i loro splendidi ornamenti: un colorato inno all’unicità e alla bellezza del Continente nero. Bruna Zanon rinnova in modo personale l’appassionato messaggio di una tradizione classica della scultura che incontra la precarietà del vivere nelle sfide esistenziali rispecchiate nei personaggi.

*****

MARIDA TAGLIABUE e ANTONIO GESMUNDO

Una pittrice e un fotografo con L’AFRICA NEL CUORE  

Varese - Villa Baragiola - via Caracciolo 46 /loc. Masnago            dal 22 novembre al 21 dicembre 2008

Marida Tagliabue asserisce "Dipingo l’Africa della savana sconfinata punteggiata da alberi di acacia, i colori del cratere di Ngorongoro, i tramonti, i Maasai, gli animali, le donne con i loro splendidi ornamenti: trasferisco sulla tela l’amore che questa terra ed i suoi popoli mi ispirano, affidando al pennello ciò che le parole non sanno dire".La sua arte è un colorato inno all’unicità e alla bellezza del Continente nero, dal fascino indistruttibile, dove i tamburi devono continuare a suonare nonostante le mille minacce alla sua cultura e ai suoi popoli. L’artista ha esposto con successo in molte mostre a Milano, Locarno, St. Moritz e in altre gallerie della Svizzera e di recente al Museo Nazionale d’Arte Moderna di Marrakech.(sito: www.laleonessa.org) Antonio Gesmundo ribadisce: "Sono stato per brevissimo tempo in Africa, in un altro mondo, sospeso tra la paradisiaca preistoria del suo mondo selvaggio e l’incertezza del futuro di un intero popolo. Ma è stato abbastanza per ritornare in questo mondo con "l’Africa dentro!"La sua fotografia dedicata all’Africa, realizzata rigorosamente in bianco/nero, con banchi ottici di grande formato, sviluppata e stampata con metodi artigianali, è stata oggetto di un libro "Inside Africa" e di una mostra di molto successo, in cui si coglie la sintesi di questa esperienza nella sua ricerca sulle forme e sugli elementi naturali. Gesmundo ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali con altrettanti portfolio espositivi: nel 2008 il Prix de la Photographie di Parigi e l’International Photography Awards di New York (sito: www.antoniogesmundo.com)

*****

Arte senza confini  dal 13 settembre al 26 ottobre 2008       VANZAGO (MI) - Fondazione Ferrario 
Via Vittorio Emanuele II

15 Nazioni rappresentate – 50 artisti da tutto il mondo

Si apre a Vanzago (Milano) presso la Fondazione Ferrario la grande mostra collettiva di pittura e scultura "Arte senza confini", come scambio culturale internazionale. Scrive il critico d’arte Fabrizia Buzio Negri nella presentazione in catalogo: "Un’esposizione come questa appartiene a quel dialogare necessario per conoscere meglio se stessi e gli altri, in un confronto di appartenenze geografiche e di comunità di pensiero, mantenendo forte la propria identità. Vuole essere un ritorno all'arte come espressione della società contemporanea, multietnica e cosmopolita, con gli artisti da sempre interpreti dei sogni, delle utopie, dei problemi dell'uomo d'oggi. Ma non solo.Oggi l’arte è da considerarsi pure come strumento di scambio economico, in grado di muovere significativi flussi turistici, coinvolgere entità finanziarie (vedi: investimenti e collezioni) incrementando settori ad essa collegati (editoria, servizi).La domanda di consumo d’arte è grande; fondamentale è una visibilità allargata in un momento in cui la crisi della società del consumo un po’ ovunque nel mondo riporta il focus su quanto "non" si può comprare, cioè il talento e il ruolo della sperimentazione.Ecco quindi il punto d’incontro di questa multiforme manifestazione artistica, a significare tutto questo e molto altro di più." La storica Villa Ferrario, che ha ospitato nel passato Carlo Porta, sede della Fondazione Ferrario; circondata da un parco secolare, con il suo splendido scalone d’onore e le sale affrescate nel Settecento, ospita opere di 50 artisti, pittori e scultori, di 15 Nazioni, che hanno attraversato mezzo mondo per non mancare all'appuntamento.La manifestazione, che ha il patrocinio della Regione Lombardia, traccia così un filo ideale fra espressioni artistiche diversificate, avvalendosi di un lessico universale come quello dell'arte, in momenti di scambio e confronto tra artisti italiani e internazionali.

********

Fabrizia Buzio Negri per il Campionato del mondo di Ciclismo su Strada 2008. Queste le mostre organizzate:

"Vetrine d’arte"- Il Circolo degli Artisti di Varese per il Campionato del Mondo di Ciclismo su Strada 2008

Opere d’arte nelle vetrine del Centro di Varese 

13 - 28 settembre 2008

In terra varesina torna il grande ciclismo. Ritornano le grandi imprese della bicicletta con il progetto "Varese 2008", nato su una tradizione ben consolidata dallo storico Campionato del Mondo disputatosi a Varese nel 1951. Il fascino della maglia iridata sembra inesauribile. Forte della sua storia culturale e artistica, il Circolo degli Artisti di Varese, che nel 2010 celebrerà il novantesimo anno dalla fondazione, ha inteso avere un coinvolgimento importante nel Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada 2008.In collaborazione con la Confesercenti della provincia di Varese, è nata la manifestazione "Vetrine d’arte" nel centro di Varese. Un progetto insolito. Una grandiosa MOSTRA ANTOLOGICA,  delocalizzata nei negozi che vedono lo shopping più prestigioso.Un percorrere le vie centrali di Varese anche con una motivazione di scoperta dell’arte.Opere artistiche dedicate al ciclismo vengono esposte nelle vetrine: gli artisti raccontano il proprio immaginario sulle due ruote con dipinti, sculture, fotografie.Senza dover entrare in gallerie o musei, sarà facile per tutti ritrovare l’arte sia con un catalogo importante, dove tutte le opere sono riportate, sia con la brochure-mappa distribuita in migliaia di copie ovunque.

Una caccia al tesoro? Ebbene sì, ma con l’ARTE. Questi gli artisti partecipanti:Gino Amadei;Francesca Anastasi; Antonio Bandirali; Vanni Bellea; Luciano Bernocchi; Rita Bertrecchi; Italo Bolognese; Roselia Bonù; Eduardo Brocca Toletti; Emanuela Campani;Walter Capelli; Paola Carabelli; Franca Carra; Gianpiero Castiglioni; Donatella Coira;Gladys Colmenares; Sergio Colombo; Sonia Conti; Roberto Cozzi; Raphael De Vittori Reizel; Dodo (Fabrizio Menotti); Gilberto Facchinetti; Massimo Fergnani; Silvana Feroldi; Liliana Farini; Massimo Fontana; Antonio Franzetti; Vittore Frattini; Flora Fumei; Fabrizio Galli; Luca Ghielmi; Piera Limido; Sergio Longhi; Nicoletta Lunardi; Nicoletta Magnani; Anita Mandelli; Ruggero Marrani; Fabio Milani; Enrico Milesi; Alberto Nicora; Giulio Palamara;Laura Pasquetti; Ugo Perini; Elisabetta Pieroni; Ezio Pinciroli; Marco Saporiti; Ernesto Saracchi; Celeste Solari; Alessia Tortoreto; Stefano Volpe; Bruna Zanon; Simona Zonca.

INFO: 335 5443223 www.circolodegliartistivarese.it; www.cat-confesercenti.va.it                       Conferenza Stampa: lunedì 8 settembre 2008 alle ore 10.30, presso la sede della CONFESERCENTI di Varese, via Mercantini 15 .

******

Per la Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo: mostra  "RUOTE"

L’antico Maglio Pavoni, di Ghirla,bene unico e inestimabile della civiltà contadina della Valganna, riproposto in una serie di mostre d’arte da alcuni anni, è ancora fulcro artistico per opere pittoriche e scultoree sul tema del ciclismo. Un gruppo di noti artisti della provincia di Varese interpreta in libertà di tecniche e di espressività, il tema della bicicletta nella sfida dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada. Sono: Francesca Anastasi; Luciano Bernocchi; Gianpiero Castiglioni; Sergio Colombo; Roberto Cozzi; Dodo (Fabrizio Menotti); Liliana Farini; Antonio Franzetti; Fabrizio Galli; Luca Ghielmi; Piera Limido; Enrico Milesi:, Alberto Nicora; Giulio Palamara; Elisabetta Pieroni; Ezio Pinciroli; Marco Saporiti; Alessia Tortoreto; Simona Zonca.

Dal 6 al 28 settembre 2008          Inaugurazione: sabato 6 settembre, ore 17

 

Mostra "IN CORSA"- L’Atelier di Jo (il luogo d’incontro e di esposizioni in via Garibaldi 24 a Biumo Inferiore, creato da Luca e Rita Ghielmi) ha riservato il periodo 17 settembre – 1 ottobre incluso per una mostra dedicata agli artisti del Circolo degli Artisti di Varese, in occasione dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada 2008.alle 21 del 17 settembre inaugurazione. Presentazione di Fabrizia Buzio Negri. 

Terminato l’evento "Vetrine d’Arte", il Circolo degli Artisti è stato invitato al Sacro Monte (per valorizzare questa splendida testimonianza d’arte con eventi particolari) a portare le opere sul Ciclismo all’Albergo Ristorante Sacro Monte e presso gli altri ristoranti del borgo che hanno aderito alla manifestazione. Così le opere ‘ciclistiche’ continueranno a vivere ancora per un po’!! Le prime due settimane di ottobre.

*******

 

NOTTE BIANCA A VARESE "Giardini e meraviglie"  Sabato 28 giugno dalle 18.30 alle 2.00

"NATURA MERAVIGLIOSA"  mostra d'arte con opere di Vanni Bellea; Walter Capelli; Paola Carabelli; Sergio Colombo; Roberto Cozzi; Alberto David; Liliana Farini; Luca Ghielmi; Gina Montani; Giulio Palamara; Elisabetta Pieroni; Marco Saporiti

Varese - Salone Estense - via Sacco nello splendido Palazzo Estense fatto costruire nella seconda metà del XVIII secolo da Francesco III d'Este, duca di Modena e signore di Varese, su disegno di Giuseppe Bianchi.  

*****

NOTTE BIANCA A COMO "Luci d'acqua" Sabato 14 giugno dalle 19 alle 2.00 

COMO - CORTILE ANTICO DI PALAZZO CERNEZZI

nello splendido edificio sede del Municipio, nel cuore della città in corso Vittorio Emanuele II.

"Iridescenze tra Natura e astrazione"

mostra d'arte con opere di

Francesca Anastasi, Alberto David, Nicoletta Magnani.

Nell’ambito della serata, l’Orchestra Giovanile dell’Accademia Europea di Musica - Erba terrà due concerti di musica classica (ore 20.30 e ore 22).

******

 

ART CROSSING

traversamento dell’arte contemporanea, tra figurazione e astrazione, materia e colore

ROBERTO COZZI, ANTONIO FITTIPALDI, GINA MONTANI, ELISABETTA PIERONI

Milano - Spazio Lattuada

Via Lattuada 2 (ang. Viale Montenero) MM3 fermata Porta Romana

Orario: da lunedì a sabato 10 -19. Ingresso libero    14-24 maggio 2008

Vernissage: MERCOLEDI’ 14 MAGGIO dalle 18.30 alle 21. Cocktail

Tra contaminazioni e transiti, l’arte del XXI secolo incrocia modi e storie differenti, cortocircuitando l’utopia moderna di traversamenti culturali nell’eclettismo di variate tensioni artistiche. Emerge ancora la figurazione, accanto al polimaterico e alla non-forma, così come si evidenzia la manualità dell’arte applicata: il tutto da riconsiderarsi nel più significante potenziale espressivo, alla luce del dilagante nomadismo culturale. Gli artisti della mostra ART CROSSING sono dentro questo momento storico, in una libera traiettoria di creatività, puntando sia sulla sperimentazione soggettiva, sia sull’allusività citazionale.

 ******

"  L’alba  del   giorno nuovo"

8 giovani artiste per l'8 Marzo

 Patrocinio del Comune di Varese e del Soroptimist Club Varese

Varese – Sala Veratti dall’8 al 16 marzo 2008

Francesca Anastasi, Alessandra Brambilla, Gabriela Carbognani Hess, Nicoletta Magnani Elisabetta Pieroni, Elena Rizzardi, Alessia Tortoreto, Simona Zonca

Arte e solidarietà: 8 giovani artiste per l’8 marzo potrebbe essere il titolo alternativo per questa esposizione, che ha il Patrocinio del Comune di Varese e del Soroptimist Club Varese. "L’alba del giorno nuovo" è il titolo scelto per dare una speranza in tante direzioni, non solo per le giovani artiste convocate tra le più motivate nella ricerca in una eccellente multiformità espressiva, ma perché l’8 marzo arrivi anche con una intenzione di solidarietà per dare un aiuto alla meritoria associazione "Varese Con Te".Oltre alle opere in esposizione, c’è la disponibilità da parte delle artiste di un’opera a quotazione più limitata da offrire per aiutare i volontari di questa importante associazione che cura a domicilio i malati terminali.  Esiste oggi l’arte "al femminile" e "al maschile"? Di certo la risposta è negativa; "l’altra metà del cielo" ha scardinato la ristretta visione culturale-artistica dei secoli passati, in un confronto che vuole ritessere nel "nuovo" le trame dell’arte. Nell’espressione dei diversi mondi creativi, nell’evoluzione dell’arte giovane nella provincia di Varese, dall’Alto Milanese alla vicina Svizzera, ciò che si vuole indagare e cercare nelle innumerevoli forme dello sguardo artistico al femminile, è la donna come libera protagonista accanto all’uomo, entrambi narratori della propria proiezione culturale, in rappresentazioni-simbolo trasversali alle diverse culture del mondo. E l’opera artistica, tout court, ancora una volta è chiamata ad esprimere la realtà in maniera universale, superando ogni barriera: il dirompente giovane linguaggio dell’arte contemporanea ha oggi più che mai il compito di affermare una migliore comprensione del nostro tempo.

Dall’8 al 22 marzo la mostra continua nello SHOW-ROOM DI RODA - GAVIRATE Via Tinella 2 (superstrada lago) 

*******

A GENOVA   DAL  26  GENNAIO  AL 3 FEBBRAIO  2008   LA 14ª EDIZIONE DI ANTIQUA

Nei padiglioni della Fiera di Genova, 70 espositori selezionati e una rara esposizione di porcellane Compagnie delle Indie. le antiche porcellane cinesi nate per l’esportazione verso l’Europa a cura di Fabrizia Buzio Negri

Nove giorni di alto antiquariato in Fiera a Genova con settanta espositori altamente qualificati e una vera chicca: come mostra collaterale, Antiqua 2008 presenterà infatti una rara esposizione di porcellane "Compagnie delle Indie", ovvero antiche porcellane cinesi realizzate appositamente per i paesi europei tra il XVI e il XVIII secolo.  L’appuntamento con l’antiquariato di alta epoca in programma dal 26 gennaio al 3 febbraio giunge alla sua quattordicesima edizione secondo una formula consolidata che vede l’organizzazione di Symposium in collaborazione con Fiera di Genova SpA. Selezionatissime le presenze, fra cui spiccano prestigiosi nomi italiani e stranieri. Il percorso della mostra, completamente rinnovato, si snoderà tra dipinti antichi, mobili di valore storico e artistico, tappeti antichi, gioielli ricercati, orologi da collezione e argenteria pregiata. E ancora, stampe, vetri, ceramiche e maioliche, pizzi e tessuti ricamati.

"Porcellane Compagnia delle Indie (XVI-XIX secolo) Meraviglie e rarità da un’importante collezione privata" sarà una scoperta di autentiche meraviglie provenienti da una collezione privata, oggetto per la prima volta di una mostra aperta al pubblico proprio in occasione di Antiqua 2008. Curata da Fabrizia Buzio Negri, la mostra presenta una trentina di porcellane cinesi in perfetto stato di conservazione, con rare raffigurazioni esclusivamente "all’europea". Le relazioni commerciali con la Cina iniziarono nel 1514 con l’arrivo dei Portoghesi a Guangzhou (Canton) e continuarono con gli Olandesi, diventati in seguito i principali esportatori di porcellana cinese verso l’Europa.Le scene rappresentate spaziano in tutte le direzioni: soggetti mitologici, temi biblici, soggetti galanti, argomentazioni marinare, scene di caccia e di sport, emblemi massonici fino ai soggetti religiosi, detti della "Compagnia del Gesù". Famiglia Rosa, Kraak Porcelain, Porcellana Grisaille: queste le principali caratterizzazioni dei manufatti in mostra, datati come epoca di esecuzione tra il regno di Wan-Li, 1573-1619 (dinastia Ming) e il regno di Jiaqing, 1796-1820 (dinastia Qing), in particolare sotto i regni di Kangxi (1662-1722), Yongzheng (1723-1735), Qianlong (1736-1795).Da questa esposizione si comprende come la porcellana cinese abbia conosciuto tanto successo nei Paesi dell’Occidente per le sue rare qualità estetiche, tali da suscitare l’interesse di Papi, Re, Imperatori, diventando status symbol nella nobiltà e nelle classi particolarmente abbienti. Artisti europei tra i più famosi inviarono bozzetti, cartoni, disegni, per essere eseguiti in Cina su porcellana. Il nome più celebrato è quello del pittore Cornelis Pronk (1691-1759) nato a Groningen, Olanda, di cui sono esposti alcuni pezzi importanti.

Tra le porcellane presentate, caratteristici gli esemplari ‘animalier’; della Famiglia Rosa, un raro piatto rettangolare "Re Salomone e architetti" e "He-He" ovvero i gemelli sorridenti, personificazione di unione e prosperità; in grisaille una splendida coppa commemorativa dedicata a "Sua Grandezza" Guglielmo IV d’Orange; particolare il piatto "Il Pescatore" decorato in camaieu rosa, derivato da un disegno di Abraham Bloemaert. Poi, zuppiere, brocchette e teiere dai delicati soggetti naturalistici e dalle colorazioni brillanti.Gli esemplari esposti, per la maggior parte pubblicati sulle più autorevoli monografie, sono accompagnati da schede esplicative con annotazioni di chiaro interesse storico e curiosità anche per i non addetti ai lavori.

Nel quadro della collaborazione pluriennale con il Distretto Lions 108 IA2 di Genova il vernissage a inviti di Antiqua, in programma per venerdì 25 gennaio, si aprirà alle 16 con una conferenza su "Collezionisti e Mercanti d’Arte in Liguria tra ‘800 e ‘900", relatrice Maria Flora Giubilei, direttore della Galleria di Arte Moderna di Genova e Raccolte Frugone.

 

***************

"GRANDE GRANDE GRANDE" 

Varese - Villa Baragiola ///  dal 10 novembre al 9 dicembre 2007

Due eventi - Due appuntamenti d’arte, cultura e ambiente con il Patrocinio del Comune di Varese, la collaborazione dei Musei Civici e della Provincia di Varese

Premio "Circolo degli Artisti di Varese" 2007 - ottava edizione- Varese - Villa Recalcati -Piazza Libertà/Casbeno  Consegna Premio (medaglia in argento del Maestro Floriano Bodini) al prof. Salvatore Furia per la competenza scientifica nella salvaguardia della Natura e per avere realizzato la "Cittadella di Scienze della Natura" al Campo dei Fiori //Conferenza: "Il clima che cambia".

"Grande Grande Grande": uno spaccato emozionale fatto di 50 opere d’arte dalle libere dimensioni. Riprendendo, con altre significazioni, il titolo di un successo della cantante Mina, la rassegna prende avvio da una infinita e inesplorata temperie di scene artistiche dell’oggi, per convergere su di una situazione di territorialità, a specchio di una più vasta espressione di creatività. Ogni opera sarà lì a parlare per sé, ma anche a indicare modi e tempi più allargati: nelle corrispondenze e nei confronti tra ricerche artistiche individuali e diversificate, armoniose o dissonanti.  Installazioni, scultura, pittura, fotografia, per gli artisti di "GRANDE GRANDE GRANDE":Antonio Bandirali - Vanni Bellea - Carola Benzi - Luciano Bernocchi - Rita Bertrecchi - Floriano Bodini - Giorgio Bongiorni - Roselia Bonù - Eduardo Brocca Toletti - Emanuela Campani - Walter Capelli - Paola Carabelli - Franca Carra -Gianpiero Castiglioni - Donatella Coira - Sergio Colombo - Sonia Conti - Francesca Cottini - Roberto Cozzi - Raphael De Vittori Reizel - Gilberto Facchinetti - Massimo Fergnani - Silvana Feroldi - Massimo Fontana - Vittore Frattini - Flora Fumei - Fabrizio Galli - Luca Ghielmi - Sergio Longhi - Nicoletta Lunardi – Nicoletta Magnani - Ruggero Marrani - Gigi Mascetti - Emanuela Mercandelli - Enrico Milesi - Helen Claire Mitchell - Alberto Nicora - Giulio Palamara - Laura Pasquetti - Diego Penacchio Ardemagni - Ezio Pinciroli - Agostino Pisani - Marco Saporiti - Ernesto Saracchi – Celeste Solari - Alessia Tortoreto - Lino Trevisin - Stefano Volpe - Bruna Zanon - Simona Zonca

                                 **********************

RHYTHM & COLORS

Vanni Bellea, Luca Ghielmi, Fabio Milani, Stefano Calderara

Milano - Spazio Lattuada  Via Lattuada 2 (ang. Viale Montenero)  

4-13 ottobre 2007  Vernissage: giovedì 4 ottobre dalle 18.30 alle 21. Cocktail e Performance musicale: Michelangelo Decorato.  

Per gli artisti della mostra Rhythm & Colors più che mai vale il concetto di "opera aperta", di "work in progress", a svelare l’energia della creatività nell’espressione della più alta specificità estetica. La loro ricerca muove verso quell’immaginazione fortemente personalizzata in grado di variare ritmi espressivi nella pluralità dialettica di istanti creativi. Quasi scarica elettrica percettiva, l’avvertimento vibrante del colore e della materia si fa esperienza sensoriale e mentale insieme, coinvolgendo pensiero e istinto.

VANNI BELLEA agita una febbrile tensione del colore nel procedere combinatorio del "puzzle" con tessere e campiture che fa implodere o esplodere a piacimento. Pare di sentire il frastuono del vivere in questa illusione ottica frantumata, che delira per l’astrattismo e per una sorta di dissoluzione linguistica; la sua fantasia tutto divora in una pittura magicamente intrisa di un genuino canto primitivo, rimbalzante nelle rifrazioni della luce di un caleidoscopio vorticante.

LUCA GHIELMI, dopo una ventata di colori liberi, sente la necessità che la vita entri di prepotenza dentro le sue opere, per trasmettere altre emozioni nel ritmo del non-colore. Nasce così una sorta di stenografia bruciata dall’ansia di una visione velocizzata sulla carta di giornale nel senso di un "presto"musicale e nel gesto audace dell’olio. E’ il "quotidiano" di un viaggio esistenziale che stringe cinematograficamente su interni e annotazioni di situazioni particolari.

FABIO MILANI verifica la determinante inversione di polarità che nel contemporaneo annulla la supremazia della rappresentazione sui materiali impiegati: dalla scrittura veloce del Dripping, rito della tribalità pollockiana, sperimentato nel progetto "Styrenics" (materiali plastici, schiume, colori acrilici) l’artista è arrivato a uno srotolarsi lento di mutazioni formali inaspettate, nell’oro e nell’argento, con tracce in positivo/negativo per raccontare il "non-tempo"interiore.

STEFANO CALDERARA è un giovane artista, figlio del nostro tempo: il suo lavoro parte da un materiale come la plastica, che pur di uso comune, può offrire fascino e suggestioni. "Una rosa è una rosa è una rosa…" E’ sempre e comunque una rosa nella trasparenza della materia polimerica modellata, unita a stelo e foglie prese dalla natura e irretite nella staticità dell’oggetto. Una lavorazione sapiente che utilizza fogli di acetato, trasformati dal calore, tra ironia e sogno.

******

 

 

Loredana Raciti "La Stanza dell’Artista"

Venezia - Chiostro del Presidio Militare - Riva degli Schiavoni

Mostra a cura di Fabrizia Buzio Negri 

nell’ambito degli Eventi Collaterali della 52. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia

Catalogo Ed. Leonardo Mondadori International  che riporta  saggi di Fabrizia Buzio Negri, Claudio Strinati, Valerio Dehò

9 giugno- 21 novembre 2007

Orari: da martedì a domenica 9.30-13.30 / 15.30-19.  Fino al 30 settembre apertura prolungata giovedì e venerdì alle 21.30 Chiuso il lunedì - Ingresso libero

Presentazione stampa: giovedì 7 giugno 2007, ore 20.30 Venezia, Piccolo Teatro Arsenale, Calle della Tana

Conferenza stampa: venerdì 8 giugno 2007, ore 18.30  alla presenza del curatore Fabrizia Buzio Negri e dei proff. Claudio Strinati e Valerio Dehò, Venezia, Presidio Militare, Riva degli Schiavoni

Inaugurazione: sabato 9 giugno 2007 – ore 19.00

Nell’ambito degli Eventi Collaterali della 52. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia, è presentata "La Stanza dell’Artista" di Loredana Raciti, a cura della Soprintendenza al Polo Museale Romano e del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo.All’interno della prestigiosa cornice del Presidio Militare di Riva degli Schiavoni a Venezia, la grande installazione darà modo al visitatore di entrare in stretto contatto con l’intima ispirazione dell’artista, in uno spazio dove lo spirito creativo trova espressione.

Racchiusa in un cubo dalle spiccate caratteristiche multimediali e tecnologiche, la visione emozionale dell’opera prende forma in questa Stanza ideale, dove ogni singolo oggetto è significativo e simbolico, nel preciso intento dell’artista di ricreare l’atmosfera della propria personale ricerca, coinvolgendo lo spettatore in un multiforme percorso di emozioni visive e intellettive. "La Stanza non solo è il laboratorio dove l’opera viene pensata elaborata e formulata, ma è anche l’opera stessa, nel momento della sua presentazione e spiegazione nella sua perfetta compiutezza. E’ una sorta di epifania interiore dell’artista che tuttavia non ha lo scopo di creare uno spazio di contemplazione o di sosta dell’ immaginazione, ma, al contrario , intende sollecitare un discorso "attivo" in cui la Stanza funge da scrigno di aspettative ben concrete, attraverso le quali si possa recuperare quella sorta di stupefazione cui il processo creativo è implicitamente legato, ma in una prospettiva di felicità e di reale coinvolgimento emotivo". Prof. Claudio Strinati L’installazione è stata sviluppata come un unico progetto, sincresia tra arte, elementi tecnologici e materiali d’avanguardia.

"Un nomadismo aperto a culture intriganti, lungo l’asse Oriente-Occidente, - descrive Fabrizia Buzio Negri - deposito di potenzialità espressive dalla soggettività autobiografica alle prospettive spesso contraddittorie del presente. Con la libertà di viaggiare nei territori sconfinati della fantasia.Il tempo scorre inarrestabile: "La Stanza dell’Artista" materializza il suo sentire e il suo pensare, inizio e fine di una profonda intimità, luogo della dispersione emozionale/intellettuale e, insieme, unicum su cui poggia l’energia della creatività"  Loredana Raciti approda a questo progetto dopo un lungo percorso artistico, iniziato nel 1996 con la ripresa della tecnica collage di matrice cubista, reinterpretata con fotogrammi cartacei che emergono da sfondi cromatici. La sua cultura eclettica e cosmopolita la porta ad abbracciare il Metropolismo di Achille Bonito Oliva e le sperimentazioni che riflettono la moderna comunicazione mediatica e il condizionamento rispetto alla coscienza collettiva; una battaglia contro la pressione psicologica e contro i luoghi comuni.

Il viaggio artistico a partire dal 2000 compie un ulteriore trasformazione emotiva, impossessandosi della materialità della natura e dei vivi colori della terra: intensi cromatismi dal giallo ocra al rosso pompeiano compongono i lavori, dove l’animo intimista dell’artista emerge, scalfito da rigidi chiodi che contornano le cornici. L’apice coloristico e la pienezza delle forme travolgenti si esprimono nella mostra del 2003 alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, felice momento creativo e d’ispirazione. Nel novembre 2005 la sinuosità del movimento corporeo affascina lo spettatore nella mostra-spettacolo al Teatro Nazionale dell’Opera di Bucarest. Ora il viaggio interpretativo dell’artista, sempre in continuo evolversi, giunge qui a Venezia alla visione tridimensionale della sua ispirazione, "La Stanza dell’Artista".

Nell’interno, agli elementi artistici, la Porta luminosa, la Lampada di Aladino, il Tavolo del Bosco, unità reali ed emblematiche, proposti "in una sorta di laboratorio della surrealtà" fa da controcanto YellowTale, video-frame di un minuto e otto secondi dal ciclo P/Art, a painting in motion."Un progetto universale, democratico, contemporaneo, funzionale, dilagante, altamente emotivo e comunicativo", totalmente fruibile e libero potendo essere infatti scaricato in formato MP3 e su qualsiasi altro supporto digitale, proponendosi come modulo d’arte che non si nega alla tradizione, ma si evolve. Come ben spiega il critico Valerio Dehò: "i frames del video vengono così composti secondo associazioni e rimandi di tipo pittorico, dando una chiave di lettura indicativa della volontà dell’artista di stabilire un rapporto fisico tra le immagini in movimento e l’opera. Una nuova forma di arte in movimento sintetizzata da tratti pittorici di impatto di colore, un ragionamento per immagini in cui il colore di volta in volta detta la tonalità".

Come descritto in catalogo, nel testo antologico dalla curatrice della mostra, il critico Fabrizia Buzio Negri: "P/Art rifugge l’univocità convergente dello schermo attraverso una diaspora cromatico/musicale di brani che guidano entro l’idea stessa dell’immagine, come cifra di riferimento di un mondo interiore. YellowTale è il grano maturo simbolicamente riferito, con il vento che scompiglia le meraviglie della Natura, a un’Essenza divina generosamente disposta verso l’animo umano".

La multimedialità dell’installazione e l’uso di avanzate tecnologie per la realizzazione di questo progetto di contaminazione artistica non si discostano dunque "dall’intensità emozionale dell’opera ripercorsa attraverso una estensione tridimensionale che non si allontana dalla sua radice concettuale". Le pareti blu cobalto accentuano l’atmosfera onirica, il mondo visionario di magia e mistero che La Stanza racchiude. La Lampada di Aladino, faro di luce nell’ombra, rappresenta l’avverarsi di un desiderio di sentimento, un messaggio di risveglio; la Porta luminosa infonde il senso di precarietà dell’esistenza, dove le due libellule, simboli del misticismo e dell’aldilà, cercano di porsi come spiriti guida dell’anima; il Tavolo del Bosco rimanda alla Natura, nell’inscindibile legame che ogni uomo ha con gli altri esseri viventi e dunque un monito al rispetto della vita e all’animo infantile di ognun; il Letto giapponese con cuscino di legno simboleggia il rigore e il dolore del sacrificio dal quale lo spirito dell’artista sfugge grazie agli Stivali volanti per cavalcare la libertà espressiva e artistica del proprio pensiero.

L’impianto emozionale-ideale della Stanza ben si concilia dunque con l’avveniristica tecnologia applicata per la costruzione della struttura, realizzata da 3M, con l’utilizzo per la parte interna di una particolare pellicola a stratificazione di colore che ripropone fedelmente in stampa, a seguito di una campagna fotografica effettuata, il pavimento dello studio romano di Loredana Raciti. L’obiettivo di sincresia tra opera d’arte, tecnologia e innovazione è accentuato anche dall’applicazione per l’esterno di un progetto di nanotecnologia sviluppato da Euromed e consolidato da ricerche del Politecnico di Milano: i moduli costruttivi di base della struttura della Stanza sono stati rivestiti con mattonelle ceramiche fotocatalizzatrici, che grazie al processo di ossidazione della pellicola di titanio della quale sono ricoperte, consentono l’abbattimento delle sostanze inquinanti presenti nell’ambiente.

v

*****

Per la prima volta in Italia

 Madeleine Paternot "Sogni d'Oriente"

Milano - Galleria Arte Reale - Via Sant'Andrea 10/A   11-21 settembre 2007

Oriente/Occidente: contaminazioni e transiti /testo in catalogo di Fabrizia Buzio Negri

Più antropologa o più sognatrice? Difficile dire. Madeleine Paternot ha incrociato storia e geografia di molti Paesi, cortocircuitando l’utopia moderna di traversamenti culturali tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud del mondo. Di cultura americana, svizzera di nazionalità, viaggiatrice di un Grand Tour contemporaneo perché nomade di vocazione, conosce a fondo diversificati modi di vivere e l’eclettismo di variate tensioni artistiche.La sua formazione avviene dopo i tempi della "smaterializzazione" dell‘arte quando, terminato il primato dei valori concettuali affermatisi negli Anni Settanta/Ottanta, emerge ancora la figurazione, da riconsiderarsi e da interrogarsi nel suo potenziale più significante, alla luce di un nuovo dilagante nomadismo culturale.Madeleine Paternot è figlia di questo momento storico; affronta la rinnovata scena dell’arte da autodidatta lungo una libera traiettoria di creatività, puntando sia sulla sperimentazione soggettiva, sia sull’allusività citazionale tra esotismo e razionalit Nell’archivio della sua mente, agli studi di antropologia si affiancano contaminazioni stilistiche tra Orientalismo ed Espressionismo, movimenti di grande ‘appeal’ mai disattesi dall’inizio del Novecento in poi: nello slittamento attuale dei linguaggi, l’artista inizia a sviluppare personali condizioni di un sensibile transito verso un circuito creativo innescato tra pittura e interior design.Pragmatismo e sogno appartengono al ’background’ esistenziale che Madeleine riversa nella pittura, in cui la figuralità vive in una duplice valenza, pittorica e mentale.Una "téchne" raffinata riesce a dare connotazioni straordinariamente originali alle opere, sottratte ai tradizionali riferimenti pittorici, in una disciplina di visione tutta orientale riscontrabile nel non-luogo. Inventa un procedere pittorico in cui la lacca cinese a base di gusci di scarabeo si mescola all’oro zecchino, un utilizzo sapiente di tecniche antiche per creare morbidezze simili alla seta.Il nudo femminile, liberato da obblighi referenziali spazio-temporali, si offre, sensuale, a variazioni imprevedibili nell’oro di fondo, emergendo in un freddo colore antinaturalistico fortemente connotato nella linea scura del contorno, in una serie infinita di toni verde Celadon, riferiti a una preziosa porcellana di Cina.Anche se mitigata dalla presenza floreale stilizzata, l’intensità del contrasto coloristico segnala l’isolamento della figura, spesso dedicata all’autoritratto, riflettendo in essa un profondo senso di solitudine. Accanto, brani calligrafici di ideogrammi cinesi: non elementi a sé stanti, ma un completamento vicendevole alla composizione.E anche per chi non è in grado di comprendere il sistema ideografico in uso in Cina, fondato su una forte astrazione compenetrata alla concettualizzazione delle immagini, l’intento narrativo della Paternot è percepibile emotivamente con l’intuito e i sensi.Piccole e grandi tele spesso divengono paraventi oppure svolgono il loro raccontare in dittici e trittici: i nudi di donna, immersi in un indistinguibile passato/presente/futuro, riportano l’eco lontana di visioni d’Oriente, nel gesto fermo di una individualità psicologico/esistenziale derivata dal mondo occidentale.

 ****

Estate 2007-le mostre allo Spazio d’Arte "Il Maglio di Ghirla"con il Patrocinio della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo

A  Ghirla, lungo la Statale Valganna, all’altezza del bivio Ghirla/Cunardo/Ponte Tresa, nell’antica costruzione che accoglie lo splendido vetusto Maglio e nell’edificio contiguo, anche per l’estate 2007, è prevista una serie di eventi artistici, per continuare un discorso iniziato negli scorsi anni con successo.L’antico Maglio Pavoni (XV-XVI secolo) mosso dalle acque del torrente Margorabbia, era il luogo dove avveniva la lavorazione del ferro per gli attrezzi agricoli del tempo e per la ferratura dei cavalli.Il suggestivo complesso di edifici dell’antica officina è stato restaurato per l’impegno della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo: il presidente Maria Sole De Medio e l’assessore alla Cultura Umberto Favella sottolineano la volontà di fare apprezzare nel modo più ampio un bene unico e inestimabile della civiltà contadina del territorio.

Questo il programma delle mostre d’arte per l’estate 2007:

"L’arte del fare: la terracotta policroma di Ruggero Marrani e le tecniche miste di Toni Vetrano". Nelle sculture "interattive" di Marrani, da manipolare da parte del visitatore, coesistono magie, umanesimo, esoterismi di antiche tecniche operative, mentre la pittura di Vetrano vive nel canto e controcanto di una temporalità suggestionata dalla materia cromatica.  Dal 14 al 27 luglio. Inaugurazione:  14 luglio, ore 17.30.

"Tra pittura e scultura: i confini del linguaggio artistico". Opere di GianPiero Castiglioni e Pietro Sormani. Sono due artisti che tendono a superare la divisione tradizionale tra pittura e scultura. Castiglioni muove l’esplorazione pittorica dell’astrazione verso la tridimensionalità e Sormani, già giornalista del Corriere della Sera, si concentra su segni elementari, parole e immagini, in un procedere pittorico evocativo di una sorprendente leggerezza dell’essere.dal 29 luglio al 30 agosto. Inaugurazione:  29 luglio, ore 17.30.

"Enigma Donna. Roselia Bonù - Nicoletta Magnani". Ecco due artiste dalle insolite espressioni, tra i frammenti di cristalli colorati a individuare terre, acque, vulcani, nel fluire naturalistico della Bonù e l’emergere di figure di donna nella visionarietà di spazi luminescenti creati dalla Magnani. dal 2 al 16 settembre. Inaugurazione: 2 settembre, ore 17.30

Orario di apertura: mercoledì 15.30 -18.30; sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.30-18.30 Ingresso libero. Info: 0332 590224; 335 5443223.

All’inaugurazione, si vedrà il Maglio in funzione

 

************

 

Adriano Bozzolo NEL SEGNO DELLA FRATERNITA’

Varese - Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago  31 marzo - 27 maggio 2007

Apre il 31 marzo nelle antiche sale del Castello di Masnago, la grande mostra antologica dedicata allo scultore ADRIANO BOZZOLO (Varese, 1927 - ). L’artista, le cui opere sono state esposte in più di cento esposizioni in Italia e in Europa, rimane profondamente legato al territorio di Varese e della Svizzera, in cui ha vissuto e intensamente lavorato, lasciando segnali molto interessanti nel cammino della scultura del secolo scorso.Promossa dal Comune di Varese e dal Circolo degli Artisti di Varese, la mostra si avvale del Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo. Il curatore ha attuato uno studio approfondito anche negli aspetti meno conosciuti dell’operatività dello scultore.

Proveniente da un’antica famiglia di pittori, scultori, decoratori che dalla Val Marchirolo andava a decorare palazzi di Lucerna, Strasburgo, Vienna, Adriano Bozzolo, che nel 2007 compie ottant’anni, si è diplomato a Milano presso il Liceo Artistico di Brera.. Ben presto incomincia a scolpire, creando subito una vasta produzione di statue a soggetto sacro, iniziata con la posa di un S. Gerolamo in marmo di Candoglia su una delle guglie del Duomo di Milano.Da quel momento ha allestito più di cento esposizioni personali, in Italia, in Svizzera, in Germania: molte le committenze private e pubbliche di prestigio, tra cui il Monumento "Per la fraternità dei popoli" alla dogana italo-svizzera di Ponte Tresa inaugurata nel 1987 dal presidente del Consiglio degli Stati Svizzeri e dall’allora presidente del Senato italiano Giovanni Spadolini.Nel percorso dell’esposizione sono presentate più di trenta sculture anche di grande dimensione, in un repertorio che prende avvio dalle opere storiche, "Danza della Fraternità","Sete di luce","Voce d’eterno", per continuare con le importanti serie "Raggi di Sole", "Grande sole" e le figure femminili ricorrenti nella creatività dello scultore, culminanti nella "Maternità". Alle pareti un paio di bassorilievi "Coro", "Sette note", disegni preparatori e alcuni dipinti a olio. Nel catalogo, che riporta le immagini di tutte le opere esposte, nonché un’antologia critica e gli apparati biografici, Fabrizia Buzio Negri scrive in un testo dal titolo: "Il canto della luce nella trascendenza scultorea di Adriano Bozzolo":"…Per capire a fondo quali siano state le urgenze nelle scelte fondanti della scultura di Adriano Bozzolo, bisogna "leggere" le fenomenologie confluite nella sua ricerca. Bozzolo si avvia al lavoro scultoreo utilizzando regole e tecniche tradizionali, necessario fondamento per prendere poi le distanze dalle valenze più classiche, da mettere in discussione, da disconoscere, per conseguire un’elaborazione formale soggettiva e psicologicamente intrigante...Per Bozzolo la soluzione dei problemi formali appare sempre in funzione di una lucida coscienza espressiva ed introspettiva. Lo spazio rimane ‘attorno’ alla scultura dando la sensazione di uno spazio ambientale, direi, trasparente, aria, vento e nella lontananza un paesaggio immaginato… Lo slancio utopistico si genera dal "Tema della Fraternità", sogno che appartiene alla storia dello spirito umano e in cui l’artista crede strenuamente, pur conoscendo il lungo tormentato itinere dell'uomo. La "Danza della Fraternità", 1978, una prova iniziale che gli serve per misurarsi subito sul tema, si concentra in tre figure di adolescenti, pudiche e leggiadre, convincenti nella plastica nitida, a innescare un simbolismo assolutamente non banale. Una narrazione acuta e vibrata segue nel procedere artistico successivo, ricco di intuizioni preziose, come nell’altra versione datata 1990 della "Danza della Fraternità", siglata da un’ardita verticalità. Sarà il monumento del 1987 "Per la Fraternità dei Popoli", tuttora visibile alla frontiera italo-svizzera, a rimanere fondamentale per l'essenzialità emblematica convergente nelle due figure agganciate nello spazio, in una precisa vocazione all'antimonumentalità, nel tocco scultoreo sensibile alla luce e, soprattutto, nei caratteristici passaggi di matericità tra levigature e superfici scabre… Nella tanto agognata immaterialità, l'arte di Adriano Bozzolo si svela messaggio rivolto al sentimento sacro della vita, alla fratellanza universale, a quella religiosità intrinseca all'animo dell'Uomo. La corporeità non si articola in orientamenti spaziali, liberata com’è quasi totalmente del suo peso, nella dimensione straordinaria dell’elemento luce e nelle possibilità offerte dalle direzioni compositive dominanti, verticale, orizzontale, ortogonale, privilegio in più per ricondurre le sculture a orchestrazioni di pensiero assoluto.."Grande Sole" s’inventa, più volte, una sfida aperta alle leggi della gravità terrestre nell’evoluzione di un cerchio frantumato a definirsi perimetro e superficie. Si accentua una sorta di rigenerazione spirituale universale, nell'ossessiva presenza della luce solare folgorante da cui uscire o a cui tendere...."

*****

MALPENSART, L'ARTE NEL TEMPO DELLA GLOBALIZZAZIONE.

A  MalpensaFiere, dieci gallerie e un gruppo di artisti raccontano l'arte oggi.

Dieci gallerie e una ventina gli artisti in mostra a MalpensArt 2007: diversi per tecniche, espressività e riflessioni, hanno in comune lo sguardo sul Terzo Millennio. La mostra racconta l’arte dentro gli aspetti di un tempo globalizzante e globalizzato, che consuma rapidamente. Le dieci gallerie selezionate, presenti lungo la direttrice che va da Milano a Varese, espongono lavori assolutamente emblematici del nostro tempo. Le opere, in mostra da sabato 24 febbraio a domenica 4 marzo all'interno della manifestazione ArredoeCasa, potranno essere acquistate dai visitatori. Orari: da lunedì a venerdì 18-23; sabato 15-23; domenica 10-20.

Il percorso offerto da MalpensArt si apre sulla scena artistica contemporanea, sintetizzata in modo rappresentativo in questa manifestazione. Infatti le opere sono un riassunto di quanto avviene nel panorama nazionale e internazionale, attraverso diversi linguaggi ed espressività. Nelle opere esposte non è presente quella centralità che aveva ispirato nel passato, quando l’opera ci rivelava eventi, personaggi o visioni. Qui, invece, al centro di tutto è il linguaggio.

Dichiara Fabrizia Buzio Negri, critico d'arte curatrice della mostra: "Gli artisti presenti a MalpensArt 2007 hanno evitato da tempo la facile operatività, per muoversi verso un procedere creativo inscritto nell’ambito di ricerche impegnate e vivaci. Un segnale da tener presente riguarda la qualità e l’originalità delle scelte creative presentate: differenti espressività, molteplici tendenze derivate da tecniche diversificate offrono al pubblico opportunità di riflessione sui contenuti che mai si allontanano dalla dimensione odierna del vivere. Il reale si mescola alla fantasia, affascina la componente ludica, si radicano tensioni arcane, nascono vibrazioni fortemente emozionali da colore e materia. Non vi sono più Manifesti, né ‘diktat’ di tendenze. L’opera d’arte della contemporaneità si interroga, individuando in modo autonomo le tante risposte possibili."

MalpensArt 2007/ elenco degli artisti: VANNI BELLEA, CAROLA BENZI, ADELIO CAIMI, SILVIA CALDINELLI, FRANCA CARRA, MAURO COIRA, GINO CORSANINI, ROBERTO COZZI, MILO FAZIO, FRANCESCA LUCCHINI,  MASCETTI DA MONVALLE, ENRICO MILESI, STEFANIA M.T. PELLEGATTA, EZIO PINCIROLI, MARCO SAPORITI,  TUTTAFANTASIA, GRAZIELLA ZANABONI.

********

 

"Albero, mistero e vita"  Dipinti di Marco Saporiti

Chiostro di Voltorre - Gavirate dal 2 al 31 dicembre 2006

Un approccio particolare al tema naturalistico è la testimonianza pittorica di Marco Saporiti, artista che vive e lavora a Gavirate. La singolarità della sua pittura si pone nel linguaggio, che si sviluppa ‘oltre’ la realtà, per giungere a una lettura di tipo metafisico.Saporiti ha sempre lavorato ‘dentro la Natura’, per rivivere con il cuore e la mente certe emozioni tra luci e colori. L’albero è protagonista assoluto della scena, sia che sullo sfondo si intravvedano le verdi colline del Varesotto, sia che compaia uno scorcio di mare, sia che si scorgano le acque del lago.Poco importa quale sia la stagione.

Dalle nevicate al rigoglio floreale della primavera, Saporiti insinua nel dipinto la riflessione del silenzio, affinché l’albero possa riuscire a dialogare con chi osserva, nella dolcezza di un colore mai gridato con i toni che tramutano l’uno nell’altro.Scrive in catalogo il curatore, Fabrizia Buzio Negri: "Un’allusione alla realtà che diventa poesia. Una pittura che dice di lunghe attese segrete, davanti allo spettacolo naturale, nelle attenuazioni cromatiche filtrate da un’emozione contenuta. Ovunque, si coglie il distillarsi di una scrittura estetica che si esprime entro il misterioso imprendibile senso dell’esistenza…Non più tempo-chronos, ma una sensazione di atmosfere sospese pur nella disciplina di forme e volumi chiaramente distinguibili…

Un lavoro lentissimo, con le velature progressive, per un rarefatto colorismo con le ombre appena accennate dagli effetti di luce. Una naturalità malinconicamente messa a fuoco nelle suggestioni dei ritmi compositivi. La prima impressione che si prova, guardando un dipinto di Saporiti, è di quiete, lontano dallo stordimento della rumorosità quotidiana. Eppure c’è il fremito di un rinnovamento vitale nell’albero, simbolo di continuità nella Natura, per il tempo infinito al di là del vivere umano. Pensieri, memorie, visioni. I luoghi dell’anima, la fragilità dell’esistere, la forza dello spirito. Attorno all’albero si coagulano suggestioni e percezioni arcane. Metafora letteraria e favolistica: dalla foresta incantata dell’ "Orlando Furioso" al fantasioso mondo arboreo del "Barone rampante" di Calvino, senza trascurare la tradizione delle fiabe..."

*******

Lavena Ponte Tresa

Sala Esposizioni Biblioteca Comunale

A un passo dalla Svizzera, sulle rive del fiume Tresa la cui passeggiata lungofiume è stata di recente rinnovata, si apre la Sala Esposizioni della Biblioteca Comunale di Lavena Ponte Tresa, nel centro storico della ridente cittadina, sempre molto animata per la vicina frontiera, per i variegati mercati e le occasioni di incontro, soprattutto nei fine-settimana.Prende avvio tra ottobre e novembre, a cura del critico d’arte Fabrizia Buzio Negri, una serie di mostre per presentare situazioni significative nella ricerca artistica contemporanea.Questo il calendario:

"Il tempo della memoria" - dipinti di Roberto Cozzi e Luciano Bernocchi /27 ottobre - 2 novembre 2006  I muri raccontano…"Vecchi muri, con la loro storia fatta dagli uomini, tracce di contatti anche casuali…". Una carica espressiva inquietante emerge dalla pittura di Roberto Cozzi, per quel mix di elementi arcani, di memorie affioranti nel magma di una tecnica mista simile all’affresco. Figurazione nella vitalità del colore. Un’energia particolare vive nel mondo poetico di Luciano Bernocchi: la leggibilità solare dei cromatismi muove con lievità verso l’introspezione emotiva, nelle evocazioni sensibili di una realtà che sulle tele riprende forma e riconoscibilità.

"Materia Colore Forma" - Gianpiero Castiglioni 10 - 19 novembre 2006  Nella libertà interpretativa di Gianpiero Castiglioni, la polimatericità rimane il dato fondamentale: nelle superfici geometricamente definite, i tagli e gli inserimenti modulano gli spazi entro cromatismi dai toni del magenta, mentre il fondo si muove come agitato da turbamenti improvvisi. Dalla tridimensionalità delle opere a parete, si giunge a vere e proprie sculture scaturite da riscontri di emozioni esistenziali, superando la tradizionale modellazione plastica.

"Vanni Bellea - Carmelo Tallarita: Le sfide dell’arte" 24 - 30 novembre 2006 L’arte s’inventa sfide aperte a tensioni, ironie, immaginazioni senza limiti.A riflettersi nei dipinti di Vanni Bellea è la vita in tutte le sue molteplici trasformazioni: personaggi, oggetti, atmosfere perdono la loro fissità memoriale, per acquistare lo strano fascino, di un ‘puzzle’ infinitamente mobile nel gioco combinatorio degli elementi, sottilmente destabilizzante. Una forte soggettività segna le opere di Carmelo Tallarita: sono colore e materia in una pittura aggressiva, nel segno evidente di un’assoluta audace libertà narrativa tra spessori, gocciolature e graffi.La tecnica mista accumula sabbie, polveri, gessi, per arrivare fino ai conglomerati di espanso.

Orari apertura mostre: feriali 15-18; sabato e domenica 10.30-12.30 / 15-18. Ingresso libero.

********

 

"TEMALIBERO" - Circolo degli Artisti di Varese mostra a cura di Fabrizia Buzio Negri

con il Patrocinio del Comune di Varese

Sala Veratti/via Veratti - Varese dal 9 settembre al 1° ottobre 2006

Antonio Bandirali - Vanni Bellea - Carola Benzi - Rita Bertrecchi - Floriano Bodini - Giorgio Bongiorni - Roselia Bonù - Lorella Bottegal - Eduardo Brocca Toletti - Emanuela Campani - Walter Capelli - Paola Carabelli - Gianpiero Castiglioni - Donatella Coira - Sergio Colombo - Riccardo De Alberti - Raphael De Vittori Reizel - Gilberto Facchinetti - Massimo Fergnani - Silvana Feroldi - Massimo Fontana - Vittore Frattini - Flora Fumei - Fabrizio Galli - Luca Ghielmi - Sergio Longhi - Nicoletta Lunardi - Gaia Maggioni - Ruggero Marrani - Gigi Mascetti - Luisa Minorini - Helen Claire Mitchell - Alberto Nicora - Giancarlo Ossola - Giulio Palamara - Diego Penacchio Ardemagni - Ezio Pinciroli - Agostino Pisani - Marco Saporiti - Ernesto Saracchi - Carmelo Tallarita - Alessia Tortoreto - Lino Trevisin - Bruna Zanon - Marco Zanzottera - Simona Zonca

Il catalogo che riporta le immagini di tutte le opere presentate in mostra, riporta i testi del sindaco di Varese avv. Attilio Fontana, del direttore dei Musei Civici dott. Alberto Pedroli e una introduzione critica del curatore Fabrizia Buzio Negri dal titolo: "temalibero: segnali da riconoscere".Scrive il curatore:Infinite sono le strade dell’arte nel nostro tempo, nelle ramificazioni difficili da rintracciare, incerte nelle percorrenze.Si rincorrono sentieri espressivi accidentati, lastricati da verità esistenziali che portano a luoghi dell’anima indefiniti e indefinibili, autonomi e indipendenti nel pensiero diversificato.Questo, perché l’arte del Terzo Millennio ha perduto quella cosiddetta indicativa centralità del passato, quando l’opera raccontava eventi, personaggi, visioni.Ora l’artista rivolge la sua attenzione alle problematiche del linguaggio e, anche quando si parla di figurativo, pur sempre prevale un rispecchiamento di tipo emozionale, in una sorta di ansia di espressività che si coglie ovunque.E’ un segnale rilevante di comportamento ideativo, attraverso il quale colui che crea nell’arte dell’oggi si avvale di veri e propri ‘agganci’ trasversali alla Storia dell’Arte per muovere, attraverso tali ideali contatti, il proprio immaginario.Né manifesti, né diktat di tendenze.L’opera d’arte della contemporaneità si chiude in un cortocircuito di autosufficienza. Si interroga dandosi già tutte, le tante risposte possibili.Ancora un segnale, dunque.Tanti artisti sono passati sul territorio varesino, lasciando segnali di tutto rispetto nella memoria storica e nel presente. La Storia della nostra Associazione è costellata da tali stelle luminose che dal 1920 hanno fatto luce su un cammino certamente non facile e, in tanti momenti, molto accidentato. Di recente (in un tempo troppo vicino che fa dolore ricordare) ci hanno lasciato Floriano Bodini, Enrica Turri, Lino Trevisin e, qualche tempo fa, Carluccio Nava. Presenze inderogabili alle nostre esposizioni, contributi di grande rilievo per il loro prestigio ma soprattutto per l’affetto partecipativo con cui seguivano la vita del Circolo.In un periodo di difficoltà della società, della cultura, con la prevalenza di segni tanto spesso negativi nei comportamenti della collettività, sono da rivalutare quelle poche iniziative, mandate avanti tra mille incertezze affinché ci si accorga della volontà di fare, della libera inesauribile creatività artistica. Questo, perché non tutto è andato perduto nell’invadenza delle televisioni, dalle programmazioni scadentissime e volgari, acquisite in un letargo culturale evidente.Nella marea inquinante dell’indifferenza, in uno sconfortante scenario siglato da mille violenze pubbliche e private, qualcosa si muove. E’ la riconferma del "Premio Circolo degli Artisti di Varese", giunto coerentemente alla settima edizione. E’ la grande esposizione programmata dall’Associazione presso uno dei luoghi istituzionali varesini più affascinanti e prestigiosi, la Sala Veratti, gentilmente concessa dalle Autorità del Comune di Varese .Un segnale, dunque, per configurare i terreni espressivi su cui transitano molti artisti del Varesotto. Sono tutti autori che hanno evitato da tempo la ‘bella forma’ e la facile operatività per andare verso l’imprevedibile, nell’instabilità di un procedere creativo inscritto nell’àmbito di ricerche impegnate e vivaci.La scena artistica emergente a Varese e dintorni, emblematicamente sintetizzata in questa mostra, assolutamente non distante da quanto avviene a livello nazionale, offre al pubblico aggiornamenti generalizzati e particolari. Facendo, in più, conoscere parecchi giovani artisti emergenti per una larga conoscenza delle nuove leve attive nella provincia.Altro segnale importante riguarda la qualità e l’originalità delle scelte creative presentate. Un’esposizione collettiva, si sa, sempre un momento di coesione e di forte confronto. Differenti tendenze artistiche, molteplici espressività derivate da variegate tecniche offrono possibilità di riflessione sui contenuti che mai si allontanano dalla dimensione odierna del vivere. Il reale si mescola alla fantasia, alla componente ludica, con inserimenti di tensioni arcane o di vibrate denunce di orrori mai sopiti. Così l’Arte parla nella sua unicità dentro gli aspetti di un tempo ‘globalizzante’ dove tutto sembra consumarsi troppo in fretta, dominato e fagocitato dai ‘media’.

******

Nell’antico Maglio di Ghirla, per il 2006 un’estate d’arte

Nel suggestivo complesso di edifici dell’antica officina, restaurati per l’impegno della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo, sono programmate per l’estate 2006 quattro mostre d’arte. Gli eventi in calendario intendono continuare un discorso iniziato con successo nel 2005, al fine di fare apprezzare sempre più un bene unico e inestimabile della civiltà contadina della Valganna: il Maglio di Ghirla.In fondo alla via delle Chiuse, a sinistra della provinciale venendo da Varese, si trova l’antico Maglio Pavoni (XV-XVI secolo) mosso dalle acque del torrente Margorabbia: qui avveniva la lavorazione del ferro per gli attrezzi agricoli del tempo.

Calendario delle mostre: Spazio d’Arte "Il Maglio di Ghirla" - estate 2006

"L’arte del vetro: Diego Penacchio Ardemagni" Dal 29 luglio al 23 agosto E’ un artista molto noto, che ha lavorato non solo in Italia, utilizzando antiche tecniche su vetro e nella pittura per creare opere d’arte particolari. Sue opere sono in collezioni di musei.

"Paesaggio lombardo e oltre" Opere di Alberto Nicora – Paola Carabelli – Giulio Palamara. Dal 26 agosto al 7 settembrei. Sono tre noti artisti, che hanno come fonte di ispirazione sia il suggestivo paesaggio del nostro territorio, sia un paesaggio più idealizzato e sognato, per suggestioni diverse, ma ugualmente coinvolgenti.

Divertissement: Vanni Bellea - Luca Ghielmi"Dal 10 settembre al 23 settembre   Due artisti per insolite espressioni, tra il ludico e il sorprendente, con ricerche innervate nelle tensioni e nell’immaginazione più libera e aperta del nostro tempo. Danno vita a espressioni oscillanti tra la realtà e la fantasia con molti richiami all’arte più attuale.

*****

I

Busto Arsizio / Museo del Tessile -Via Galvani Filippo Montalto 

"Un nuovo concetto di Natura"       dal 28 gennaio al 5 febbraio 2006

     Filippo Montalto, di origini siciliane, dagli Anni Cinquanta vive a Busto Arsizio, dove si è affermato professionalmente e sotto il profilo artistico.Gli è stato consegnato di recente a Venezia il Leone d’oro alla carriera assegnatogli dalla Scuola San Zaccaria, un riconoscimento che sottolinea l’impegno e l’operatività estesa a livello anche internazionale nel campo dell’arte. L’esposizione  si può considerare come un diario interiore, appunti sul nostro tempo attraverso la pittura di Montalto che presenta oggi sviluppi inattesi, rispetto a un decennio fa, quando la prevalenza ispirativa riguardava un naturalismo paesaggistico di forte emozionalità. Conchiglie abbandonate sulle rive, sassi dalle forme più strane quasi umanizzate, carte, viti corrose, brandelli di gomma e altro materiale di recupero, attraverso il meccanismo del collage, finiscono col trasformarsi in opera pittorica di calibrata compositività e in un ordine strutturale che l’astrazione cromatica di fondo coordina e definisce. 

*****

Malpensa Arte 2005

22 noti artisti dalla provincia di Varese e da Milano espongono in un grande SPAZIO D’ARTE CONTEMPORANEA  

Prende avvio la prima edizione di MALPENSA ARTE 2005, mostra mercato di arte moderna e contemporanea, che si terrà a Malpensa Fiere, Busto Arsizio (Va), dal 25 al 27 novembre 2005, nella nuovissima innovativa sede all’uscita dell’autostrada Laghi A8, per Busto Arsizio e all’imbocco della superstrada per l’aeroporto hub di Malpensa. Note gallerie presenzieranno alla manifestazione: vi sono adesioni importanti per una vetrina significativa nell’arte moderna e contemporanea, in quanto l’evento è punto d’incontro tra artisti, galleristi, appassionati d’arte, collezionisti, in una zona ricca di fermenti e iniziative. Ci sarà un grande SPAZIO D’ARTE CONTEMPORANEA a cura del critico d’arte Fabrizia Buzio Negri, dove sono stati chiamati ad esporre, in un discorso culturale che coinvolge un’ampia area lungo le direttrici Varese/Milano/Alessandria, 22 artisti, di rilievo per la loro ricerca e per la qualità delle proposte. Di tecniche e ispirazioni diversificate, essi ben rappresentano la molteplicità di tendenze che costituisce il panorama artistico della nostra epoca, con una ripresa precisa della manualità e un personalissimo utilizzo delle tecniche esecutive.Questi i nomi degli artisti presenti nello Spazio d’Arte Contemporanea a Malpensa Arte 2005: Vanni Bellea - Rita Bertrecchi  Giorgio Bongiorni - GianPiero Castiglioni –Alessandro Docci – Milo Fazio – Silvana Feroldi – Piera Limido –Cristina Maddalena – Ruggero Marrani – Gigi Mascetti da Monvalle Franca Maschio –  Giovanni Oteri – Diego Penacchio Ardemagni – Penelope (Daniela Ghetti Cantelmo) - Ezio Pinciroli – Claudio Rubino - Carmelo Tallarita – Sandro Vanoni – Annamaria Vitale - Graziella Zanaboni – Bruna Zanon

 

                                                                      *******

Ezio Pinciroli: Segno e colore nell’anima del blues   

Varese - Creo 2 – Spazio d’Arte -Chiostro S. Antonino -   24 settembre – 8 ottobre 2005  Concerto Blues della "After Eight Band"

Castiglione Olona - Castello di Monteruzzo-  20 maggio - 4 giugno 2006- Concerto della "After  Eight Band"

In tempi come questi, dove tutto si muove a velocità sorprendente, in cui gli eventi vorticosamente appaiono per subito scomparire, in tempi come questi, dicevamo, gli artisti catturano dai forti sentimenti e nelle grandi emozioni di sempre le idee interpretative per il proprio lavoro. E’ il caso di Ezio Pinciroli, per il quale i contatti con la musica (e non solo quelli, ma anche con la poesia) diventano un fatto d’arte. Non con intenti superficialmente illustrativi, bensì nell’inafferrabile varietà dei gesti e delle note legate al Blues.Nulla di costruito: l’opera vive "nell’anima del Blues", come dice il titolo della mostra, in una sensualità d’espressione, in cui l’indefinito si mescola al reale per rendere la musicalità, la luce, il suono, in una dimensione di effervescente intensità.

**********

L’estate 2005 al MAGLIO DI GHIRLA 

Spazio d’Arte "Il Maglio di Ghirla" tra pittura e scultura

Mostra di Scultura: "Eduardo Brocca Toletti: il legno, materia dell’anima" L’artista presenta alcune grandi sculture dove una sapiente operatività in un materiale antico come il mondo si fonde con l’ispirazione esistenziale Dal 17 luglio al 18 agosto - 

Mostra di Pittura: "Il Maglio di Ghirla e dintorni, tra materia e colore". Opere di Alessia Tortoreto e Simona Zonca Le due giovani, ma già affermate artiste, con la loro originalità compositiva daranno vita a un paesaggismo oscillante tra realtà e fantasia con richiami a differenti materiali. Dal 21 agosto al 15 settembre 

 

*******

Comune di Varese -Museo d’arte contemporanea – Castello di Masnago

Sabato 25 giugno - ore 20 nell’ambito della manifestazione "Una notte al Museo"

NOTTE AL CASTELLO TRA ARTE E MUSICA:: una Mostra d’Arte e un Concerto

"DUE ASSOCIAZIONI D’ARTE PER LA CITTA’ DI VARESE"

Mostra collettiva a cura di Fabrizia Buzio Negri

Circolo degli Artisti di Varese / Associazione Artisti Indipendenti 

 25 giugno – 24 luglio 2005

********

NUMERO ZERO  - Varese - Creo 2 Spazio d’arte

28 maggio – 24 giugno 2005

IPittura, scultura, installazioni: Vanni Bellea - Eduardo Brocca Toletti – GianPiero Castiglioni-Riccardo De Alberti– Silvana Feroldi  Viviana Molinari

  *******

 

"L'esprit du temps" -Como - Galleria Como Arte

Opere di Rita Bertrecchi - Cristina Maddalena - Bruna Zanon

dal 18 al 30 giugno 2005

Dal catalogo. stralci del testo critico di F.B.N. - L'Eesprit du temps Fabrizia Buzio Negri

Ovvero le ragioni di una mostra. Non bisogna stupirsi se all’orizzonte del linguaggio artistico compaiono aperture verso procedimenti creativi perturbanti.Che cosa dice l’arte oggi? Parla di una profonda metamorfosi dei codici linguistici finora conosciuti verso una libertà/liberazione sostanziale di tecniche e tematiche.Nell’azzeramento semantico delle avanguardie storiche e dei movimenti in atto nel XX secolo, l’opera d’arte oggi comunica sostanzialmente un Iper-Io individualizzato alla ricerca di personali rinvii di valenze intrinseche alla percezione, per far usare non soltanto l’occhio, bensì la mente e il pensiero.Cancellazioni e sovrapposizioni. Sedimentazioni e modificazioni. Rita Bertrecchi si basa sull’espansione emotiva di interpretazioni analitiche derivate dalla conoscenza di antichi codici medievali. Libri d’Ore, Evangelari, Libri Liturgici appartengono alla inarrestabile catalogazione della sua mente, come in una immensa ideale biblioteca sospesa su una spiritualità millenaria. La fisicità del colore. La pittura protesa verso il tridimensionale. Cristina Maddalena sperimenta le transizioni verso il punto-limite dell’astrazione, nel sentimento di una misteriosa finalità. L’estensione del colore libera passaggi imponderabili di sagome e segni, affidati ai titoli che non rinunciano all’aggancio del reale.Sensibilità e ascolto interiore. Condizione umana e riflessione psicologica. Le sculture di Bruna Zanon rinnovano in modo personale l’appassionato messaggio di una tradizione classica che incontra la precarietà e le tensioni del vivere contemporaneo.Di fronte alla produzione dell’artista, lo sguardo non si distrae mai, concentrato su presenze nel segno di una continuità plastica.

*****

SURPRISING" -Milano – Galleria Postart  

10 – 20 marzo 2005 - Orari: tutti i giorni 15.30 – 19

Opere e installazioni di

Giorgio Bongiorni - Roselia Bonù - Eduardo Brocca Toletti Francesca Lucchini - Cristina Maddalena - Diego Penacchio Ardemagni Pietro Sormani - Gian Reverberi

Momento musicale con le composizioni dei M.i Massimo Belloni e Daniela Rossi

n nuovo progetto espositivo, dopo quello del 2004 allestito nel medesimo spazio, si rivolge all’approfondimento del lavoro di alcuni protagonisti emergenti nell’arte contemporanea.Ben delineato il coinvolgente sottile gioco dei percorsi artistici in cui prevale il discorso del sorprendente. La complessità formale e linguistica presentata in mostra è l’occasione non solo per precisare sguardi critici, ma per l’esplorazione emozionale di atmosfere che prevedono sorpresa.Surprising. Non più paradigmi totalizzanti, bensì una "mise-en-scène" fuori dai luoghi comuni: l’artista, oggi, delinea ricerche non più appartenenti alle riflessioni convenzionali dell’estetica. 

**********

PREMIO CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI VARESE 2004

MOSTRA ANTOLOGICA COLLETTIVA "Per Floriano Bodini"

 20 novembre – 8 dicembre 2004

Gemonio (Va) / Civico Museo Bodini e Sala Esposizioni Municipio

A conclusione del programma 2004, il Circolo degli Artisti di Varese ha organizzato un evento espositivo che si terrà nel prestigioso Civico Museo Bodini di Gemonio. La manifestazione si colloca nella ricorrente annuale consegna del Premio Circolo degli Artisti di Varese (sesta edizione). Per il 2004 è stato designato lo scultore FLORIANO BODINI, grande artista famoso a livello internazionale, generoso figlio della nostra terra che ha voluto un importante segno di cultura e di arte nel suo paese d’origine, con la donazione della sua collezione d’arte al Museo Bodini. L'’evento si configura sia nella consegna del Premio allo scultore (una medaglia sbalzata in argento con la raffigurazione delle Tre Marie di San Vittore in Varese), sia in una mostra che vede impegnati tutti gli artisti del Circolo, con una presenza di altri artisti della provincia di Varese, invitati per l’occasione. Sono opere di pittura, scultura, grafica, fotografia, una per ogni artista, opere significative nella ricerca personale, inserite nelle sale del Museo Bodini a Gemonio, accanto alle opere storiche di Floriano Bodini.Il CATALOGO riporta, oltre alle foto di tutte le opere esposte, una parte critica, foto di opere di Bodini e alcune presentazioni istituzionali.Questi gli artisti partecipanti alla mostra "Per Floriano Bodini":Antonio Bandirali - Rita Bertrecchi – Giorgio Bongiorni - Roselia Bonù - Lorella Bottegal – Wanda Broggi - Walter Capelli - GianPiero Castiglioni - Sergio Colombo – Riccardo De Alberti - Giulia Degli Alberti - Raphael De Vittori Reizel - Gilberto Facchinetti - Massimo Fergnani - Silvana Feroldi - Massimo Fontana - Vittore Frattini - Flora Fumei – Renato Galbusera - Fabrizio Galli – ria Jannelli – Piera Limido - Sergio Longhi – Enzo Lucenz - Nicoletta Lunardi – Cristina Maddalena - Ruggero Marrani - Luisa Minorini – Viviana Molinari – Marcello Morandini - Carluccio Nava - Alberto Nicora – Giancarlo Ossola - Diego Penacchio Ardemagni – Agostino Pisani - Giancarlo Pozzi - Ernesto Saracchi - Sergio Sarri – Alessandra Signorini - Anna Siva – Pietro Sormani - Carmelo Todoverto - Alessia Tortoreto - Lino Trevisin - Enrica Turri – Massimo Villa - Stefano Volpe - Bruna Zanon - Marco Zanzottera - Simona Zonca

******

FOTOGRAFIA digitale. Il dubbio dell’immagine Varese: Sala Veratti – Via Veratti  dal 9 al 30 Maggio 2004

Opere di Francisco Baccaro – Alessandra Caccia e Francesca Grilli – Antoine Duhamel Giorgio Ghisolfi - Marina Giannobi – Davide Tosco

Orari: martedì-sabato 10.30-12.30 / 14.30-18.30. Domenica 10.30-18.30. Chiuso Lunedì

Inaugurazione: sabato 8 maggio – ore 17

Incontro-Tavola rotonda:

Varese - Palazzina della Cultura – Via Sacco - Mercoledì 19 maggio – ore 21

su "Clonazione-manipolazione-transmediazione nella fotografia digitale"con i curatori della mostra e la presenza di ospiti dal mondo della fotografia, del video e della critica d’arte

Patrocini: Assessorato alla Cultura del Comune di Varese- Fondazione Italiana della Fotografia; Torino-DAMS, Torino

http://www.varesenews.it/fotografiadigitale/index.htm

 

Una mostra-laboratorio, sulla fotografia digitale. Esplorare le novità che coinvolgono il mondo dell’arte contemporanea, attraverso un evento espositivo di sei artisti-fotografi di provenienza internazionale, è introdurre un discorso ampio e approfondito sulla dubitabilità dell’immagine, in quanto frutto di possibile clonazione, manipolazione, transmediazione, per via dell’utilizzo delle innovazioni tecnologiche digitali. Una trentina, le opere previste, progetti studiati in una valenza ‘in progress’. Scrive Fabrizia Buzio Negri nella brochure della mostra: "Ogni incontro con la fotografia digitale acuisce il desiderio di interrogazione. A rinnovare la netta frattura rispetto alla fotografia chimica, a cui si potevano applicare concetti esclusivi e ‘chiusi’. Ora appare un’aperta re-invenzione dei moduli fotografici, nell’ambiguità della dubitabilità dell’immagine…Un’intensa valenza metaforica rientra nelle chiavi di accesso per più livelli di lettura delle opere presentate." Alessandro Gini ribadisce: " Eliminato il processo chimico, decade tutto il discorso sulla capacità certificatoria della pellicola che, diceva Barthes, entra in contatto diretto con la luce riflessa da un oggetto, e quindi ne testimonia l’esistenza tramite un processo ottico e chimico. Ora il contatto della luce avviene con una superficie non asportabile, che genera un segnale elettrico opportunamente decodificato in informazioni numeriche (digitale=numerico dall’inglese digit=numero)." Entriamo, dunque, in un ‘ultramondo’ virtuale costituito dai pixel dell’informatica nell’itinerario espositivo, trascorrendo dal brasiliano Francisco Baccaro, che ragiona sul mezzo digitale giocando sui concetti alla base della tecnologia, all’accoppiata Alessandra Caccia e Francesca Grilli, due fotografe che lavorano in sinergia sulla reciprocità della figura; dal giovanissimo parigino Antoine Duhamel che ha attivato ‘ad hoc’ un progetto surreale a Giorgio Ghisolfi, che propone manipolazioni tra digitale e non, su forme reali e memoriali; da Marina Giannobi nota per saper ricreare percorrenze reali in ritrovamenti di suggestione, fino a Davide Tosco, che si è mosso su ‘mixage’ tra reale e virtuale a cui aggiunge interventi grafici personali. A completamento, verrà esposta un’approfondita ricerca bibliografica e saranno presentati alcuni video.

*****

Milano/ Provincia di Milano-Spazio Guicciardini/ Via Guicciardini 6

Il percorso artistico di Graziella Zanaboni 

Una ricerca liberata da ogni costrizione formale, puntualizzata dall’uso di materiali originali: l’antologica dal titolo "La soglia del trascendente" presenta l’itinerario completo dell’artista, dai "Frammenti-Donna", dove dipinge figure femminili su organza raccogliendo ‘impronte’ sui fogli sottostanti, ai "Dialoghi", collage pittorici di camicie usate, fino alle recenti utilizzazioni delle lastre di piombo e la ripresa coloristica di paesaggi visionari. Un transito ‘oltre’ la soglia del visibile, in prospettive precariamente inquiete.

dal 21 aprile al 21 maggio orari: da lunedì a venerdì 9.30-12.30 / 14.30-18.30. Sabato e festivi chiuso

*****

Sandro Vanoni - "Mitica Hollywood"

Varese- Sala Veratti, Via Veratti dal 5 al 30 giugno 2004

Inaugurazione: sabato 5 giugno - ore 17

Orari: da martedì a sabato 10.30-12.30 / 14.30-18.30 Domenica: 10.30-18.30. Lunedì chiuso

Il mito di Hollywood, nell’arte di Sandro Vanoni, con i personaggi più amati di uno ‘star system’ d’oltreoceano, che ha fatto sognare milioni di spettatori.La sensibilità ritrattistica di Vanoni ha colto celebri attori e attrici nel momento magico della caratterizzazione di un particolare canone di bellezza, in una tangenza estetica assoluta, nella fisionomia e nell’interiorità espressiva. Immagini, che oggi diremmo fortemente mediatiche.Adoperando gli effetti del linguaggio fotografico, nell’utilizzare le tecniche pittoriche del pastello, della grafite, della china, l’artista produce immagini assolutamente identificabili per chi ha conoscenza della filmografia hollywoodiana degli Anni Quaranta/Cinquanta/Sessanta. Ci troviamo di fronte a un campo iconografico dalla sorprendente connotazione iperrealistica, senza manipolazioni di sorta.Una chiave di lettura sicuramente maliziosa e forse velatamente ironica, frutto di una privatissima riflessione. Può esistere confronto dell’oggi – sembra chiedersi Vanoni - con quel tempo magico, vissuto dalla ‘Decima Musa’, dominato allora da un celebrato divismo internazionale? Esistono ancora ‘mostri sacri’ del calibro di John Wayne, Gary Cooper, Cary Grant, Clark Gable, Marlon Brando o con il fascino indiscusso di Marilyn Monroe, Grace Kelly, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman? I nuovi divi resisteranno nei tempi a venire? 

*****

 

"TRA IL DIRE E IL FARE"

Evento d’arte a cura di Fabrizia Buzio Negri

Milano – Galleria Postart – via Giannone 10 (MM Moscova)

11 – 21 marzo 2004   Orari: tutti i giorni 15.30 – 19

Opere e installazioni :Lorella Bottegal; Donatella Coira; Riccardo De Alberti; Massimo Fergnani; Ruggero Marrani; Viviana Molinari;  Roberto Panzeri; Anna Siva

Inaugurazione: giovedì 11 marzo – ore 18 / Cocktail  

Momento musicale con le composizioni del M° Massimo Belloni  

Sempre più rari i momenti di aggregazione. L’individualità delle ricerche ha scompaginato anche gli eventi a più voci. Va guardata con interesse questa esposizione che si rivolge a pubblico e critica nell’intenzione di sottolineare l’evoluzione del linguaggio artistico contemporaneo, in uno scenario di mutamenti insistiti e velocizzati dai tempi della tecnologia mediatica.Forti le identità personali. Le formulazioni creative presentano scorrimenti trasversali tra le varie discipline artistiche. "Tra il dire e il fare": l’accento va al ‘fare’, con la voglia di trasgredire anche con la mente.  Gli Artisti: Lorella Bottegal rivisita, attraverso l’installazione, intendimenti simbolici inscrivibili, inaspettatamente, entro gli oggetti d’uso, in un duchampiano intervenire su di essi, nell’infinito disperdersi e ritrovarsi delle cose, a specchio del vivere.Per Donatella Coira, la polimatericità fortemente emozionale induce un’incredibile epifania in cui coesistono magia, umanesimo, intuizioni esoteriche, innocenza, in contrappunti di fuga e di riemersione dall’arcano. Materiali insoliti, come la plastica, per la creatività di Riccardo De Alberti, il cui principio pittorico nella strutturazione del quadro si libera della rappresentazione realistica, per mirare a rapporti diretti tra spazialità e pigmenti.Massimo Fergnani ha attivato un processo di riflessione,caratterizzando la sua scultura con un vocabolario interpretativo figurale, al cui interno si annotano attenzioni non solo descrittive, bensì partecipate psicologicamente.La grande installazione di Ruggero Marrani - artista formatosi alla scuola di Gerardo Dottori, da cui ha mediato le sue ‘Aerosculture’ – conferma il profondo interesse per la terracotta policroma, in una dimensione simbolico-concettuale, estremizzata nelle risonanze di una temporalità ancestrale.Ha l’arcobaleno nell’anima Viviana Molinari: impulsi di trasfigurazioni vivono nell’immersione coloristica più imprevedibile, canto e controcanto pittorico per variegate tematiche, legate al pensiero balenante dell’attimo.Il mondo visionario di Roberto Panzeri declina in modo serrato prospettive affascinanti, con mescolanze di effetti visivi in cui l’aggressione cromatica ricerca la selvaggia energia ‘fauve’,gioco di incastri a esorcizzare il male di vivere.Nei volti, dipinti da Anna Siva in una tecnica mista d’effetto, si leggono indicazioni che scivolano nel vissuto: sono ingrandimenti ispirati a linguaggi fotografici o cinematografici, enigmatiche icone del nostro tempo nell’impatto del ‘primo piano’.Dal testo in catalogo

* * * * 

 

Albisola futurista

La grande stagione degli Anni Venti e Trenta. Dagli Anni Cinquanta alle rivisitazioni ceramiche di oggi: Nespolo/Lodola/Laveri/Marsiglia

Mostra a cura di Fabrizia Buzio Negri e Riccardo Zelatore

Civica Galleria d’Arte Moderna - Gallarate (Varese)dal 23 marzo al 4 maggio 2003

Castello di Priamar - Savona - dal 12 luglio al 31 agosto 2003

La  Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate e il Castello di Priamar a Savona sono lo scenario di una importante esposizione "Albisola Futurista": la mostra dà un sostanziale significativo contributo alla valorizzazione culturale di un lungo periodo storico, attraverso una sperimentazione di pratica artistico-artigianale che ha visto Albisola luogo di riferimento fondamentale nell’ambito di un rinnovamento delle Arti Applicate.Due le sezioni espositive della mostra: una prima sezione di grande rilievo vede l’argomento storico-didattico finalizzato a ricostruire un ampio spaccato della produzione albisolese negli anni Venti e Trenta. E’ il periodo in cui avviene, attraverso il movimento del Secondo Futurismo, una netta frattura con le forme e i decori del passato per aprirsi in quegli anni all’evoluzione, al rinnovamento dei mezzi espressivi e alle avanguardie più avanzate.Il rinnovamento passa soprattutto attraverso le sperimentazioni compiute nel campo della ceramica, terreno tradizionalmente considerato secondario. Protagonista e primo promotore ne è Tullio Mazzotti che, superati i tentativi di adeguamento al gusto decò importato ad Albisola dal pittore ceramista Manlio Trucco, ha saputo concentrare attorno a sé l’estro e la vivacità di artisti quali Fortunato Depero, Fillia, Farfa, Bruno Munari, Nicolaj Diulgheroff, Tato, Prampolini, Nino Strada, Alf Gaudenzi, Dino Gambetti, Romeo Bevilacqua, Ivos Pacetti, G.B. De Salvo, ecc., i quali hanno offerto alcuni degli esempi più avanzati di ricerca plastica tra la fine degli anni Venti e buona parte degli Anni Trenta. Una seconda sezione prende l’avvio dalla produzione degli Anni Cinquanta, con la presenza di nomi illustri come Fontana, Lam, Capogrossi, Sassu, Fabbri, Crippa, Scanavino e altri, per proporre il lavoro di un gruppo di artisti contemporanei di valore internazionale che, se pur diversi di estrazione, educazione e linguaggio espressivo, sono uniti nell’intento di perpetuare la tradizione artigianale di Albisola. Sono Ugo Nespolo, discendente illuminato della corrente futurista (Balla e Depero sono muse ispiratrici); Marco Lodola, fondatore del movimento Nuovo Futurismo, Giorgio Laveri e Vincenzo Marsiglia, figure emergenti del territorio savonese, reduci da una serie di personali in Italia e all’estero.Un complesso di oltre cento opere – molte delle quali inedite racconta la storia singolare di Albisola, forte di una tradizione plurisecolare nella produzione ceramica realizzata da moltissimi artisti che sono scesi sulle rive del Sansobbia a cimentarsi nell’arte figula. Quell’arte, che ha fatto di Albisola una grande capitale del mondo ceramico.

******

    

Galleria POSTART - Milano - Via P. Giannone, 10/ "VENUS REVOLUTION " 

-Dipinti di ALESSANDRO PRESBITERO - dal 12 al 23 dicembre 2003 

All'inaugurazione, una conversazione su Eros e Arte con gli autori del libro Espressioni diverse del desiderio Eros arte differenza, a cura di L.M.Lorenzetti e G.Baldissera, Angeli, Milano, 2000.

Alessandro Presbitero ha individuato per la sua creatività pittorica una particolare libertà immaginativa in cui l'aspetto ludico appare prevalente: i suoi nudi femminili si legano ad un mondo fantastico, tra l'onirico e il kitsch. Il che significa, per l’architetto-pittore milanese, aver determinato l’essenza di un linguaggio soggetto a infinite, possibili variazioni e combinazioni sul tema.Le donne di Presbitero appaiono intessute di cromatismi gioiosi, mutevoli, audacemente espressive di un sogno che la fantasia dell’artista rincorre, senza ombre, quasi a voler rintuzzare una monotona, sbiadita quotidianità. Sentimenti e pensieri si cristallizzano nel colore in una lontananza dal reale che evita ogni insidia del vivere.

*******                 

"Alexander Satel – Opere scelte" - dall’8 al 23 novembre 2003

Lonate Pozzolo-S.Antonino Ticino- Via Montello-Consorzio Depurazione delle Acque Torrente Arno-Rile-Tenore

Nella genetica di Alexander Satel. russo di Samarcanda, c’è la pittura. E’, infatti, nato nella famiglia di due pittori, Alexandra Kolganova e Gheorgy Satel, trasferitisi in Russia dalla Svizzera francofona. Laureatosi in scenografia per il cinema presso l’Istituto Nazionale Cinematografico di Mosca, dal 1969, Satel è iscritto all’Unione Pittori della Russia.Una tecnica particolare lo ha imposto all’attenzione del pubblico e della critica: è la tecnica di pittura a due strati, da lui stesso chiamata "da arazzo". Anche Marc Chagall commentò favorevolmente i lavori dell’allora giovane Satel. Il nome dell’artista è ben conosciuto non solo a Mosca e in Uzbekistan, dove molti musei espongono sue opere; egli è noto anche in Germania, Giappone, Stati Uniti e in Italia.

*******

Varese/Spazio Creo,Corso Matteotti-Chiostro S. Antonino

Da Oriente a Occidente - dal 30 novembre al 24 dicembre 2003

Scultura e pittura per verificare le contaminazioni delle immagini e delle culture del nostro tempo. Pino Ceriotti e i suoi volti, ritratti di un’umanità di differenti etnie, ma ugualmente espressivi nelle vibrazioni del colore e nelle sensazioni delle stoffe che fanno da supporto. Laura Branca e la plasticità delle opere scultoree, con accostamenti rigorosi di diversi materiali, terracotta e legno, pietra e corda, marmo e ferro, in una allusività alla poetica zen.

***

Varese/ Spazio CREO – Corso Matteotti 53- Chiostro S. Antonino- dal 23 settembre al 6 ottobre         "Aequinoctialis"

Un che di arcano circonda l’equinozio d’autunno, quando il Sole, il 23 settembre, si viene a trovare esattamente sull’equatore celeste, per cui l’arco diurno è pari all’arco notturno. Antiche leggende narrano come il Sole sia in precario equilibrio, prima della discesa verso le tenebre dell’inverno. Sette artisti hanno interpretato, attraverso tecniche e ispirazioni diversificate, visioni, segreti, misteri insiti nell’equinozio d’autunno. Gaia Clerici ha lavorato con il feltro e il tessile, Riccardo De Alberti con la plastica trasparente e il colore, Rod Dudley con le sue figurazioni in legno, Eva Hodinovà ha tracciato un percorso nella tecnica Raku, Piera Limido si è espressa in una materia densa segnata dalla spatola, Ruggero Marrani ha inseguito la propria visionarietà nella terracotta policroma, Graziella Zanaboni ha ricreato sensazioni con le lastre di piombo. Suggestivo il momento musicale di Harp&Flute con Stefano Cerea (flauto) e Consuelo Gilardoni (arpa).

****

Castellanza/Villa Pomini -dal 6 al 21 settembre 2003

Le alchimie pittoriche di Rita Bertrecchi

Si chiama "Accumuli e dispersioni" la mostra che ripercorre l’affascinante ‘iter’ artistico di Rita Bertrecchi. Un’antologica densa di significati creativi, innestata su intensi riflessi emozionali provenienti dal patrimonio artistico-letterario di Libri Liturgici o Evangelari dell’Alto Medioevo. Dalle iniziali miniate evocate sulla tela nella tecnica mista che coinvolge ritrovati cartigli, sabbie, gessi, in un costante dissolvimento interpretativo, si passa ad antichi scritti musicali, affascinanti ripensamenti sul tempo che fugge, espressione di una personalissima alchimia pittorica.

                                      *******

"Chiare fresche dolci acque. Il sogno, la realtà"

Il Circolo degli Artisti di Varese, con pittura, scultura e installazioni al Consorzio di Depurazione delle Acque del Torrente Arno-Rile-Tenore- Lonate Pozzolo (Va)

dal 22 giugno al 6 luglio 2003

****

ARTEMATERIA-opere di Massimo Fontana e Piera Limido

Gallarate - On The Road Art Gallery- dal 19 marzo al 6 aprile 2003 -

Affinità elettive per Massimo Fontana e Piera Limido, in una forte sperimentazione di tecniche nella materia. Massimo Fontana si è portato in situazioni in cui viene bandita ogni sovrastruttura estetica, per catturare un divertissement assoluto che affonda nell’inconscio dell’irrazionalità, pronto a stratificare, in una efficace trasposizione nella tecnica mista, segni d’impulso, geroglifici. Piera Limido  vive pittoricamente tra realtà e immaginazione: quelle cose, quegli oggetti che dipinge sono evocazioni fantasmatiche, pronte a vibrare su una superficie graffiata, aggredita con il raschietto, stratificata nei cromatismi più audaci. Emozioni, impressioni, pensieri.  In margini labili entro la materia fluttuante, in una scelta coloristica sempre pregnante. 

****

PITTURA E... OLTRE- opere di Francesca Lucchini e di Graziella Zanaboni

Gallarate - On The Road Art Gallery dal 9 al 27 aprile 2003 

In Francesca Lucchini, la tavolozza si profila densa di contrasti cromatici, attivati dalla gestualità della spatola, in grado di strutturare la percorrenza narrativa dell’opera, anche attraverso una superficie scabra talora predisposta in precedenza. La matericità del gesto adombra una personalissima narrazione, in cui la tecnica sapiente mai sopravanza l’autenticità dell’emozione, lasciando fluire tracce sedimentate nell’interiorità. L’affabulazione, intrinseca alle  opere o alle installazioni di Graziella Zanaboni, scaturisce da un mondo segreto, vivo e pulsante, che si squarcia all’improvviso. Sono fenditure provocate dai materiali che l’artista utilizza, come il piombo, capace di produrre sulla superficie lunghe fenditure, forse ferite aperte o inattese fessure rivelatrici di livelli sotterranei da scoprire. Il tema della Natura ricorre nei titoli delle opere, in cui si alternano, oltre al piombo, altri materiali inusuali, il gesso, il bitume, la plastica, il vetro, a offrire forti consistenze e spessori coloristicamente evocativi. 

*******

Effetto Donna  con: Rita Bertrecchi; Donatella Coira; Raphael De Vittori Reizel; Eva Hodinovà; Sonia Naccache; Stefania Pellegatta – Pelle; Lidia Pezzimenti; Anna Sala; Anna Siva; Alessia Tortoreto

On The Road Art Gallery – Gallarate (Va)  dal 26 febbraio al 16 marzo 2003

Non esiste, a mio avviso, l’arte al maschile o al femminile. Il talento creativo non istituisce limitazioni, né frontiere. Se c’è, non sopporta discorsi sull’antitesi uomo/donna. Ma è innegabile che una mostra di dieci artiste, dalla collaudatissima ricerca personale, susciti un forte EFFETTO. E questo "EFFETTO DONNA" è sempre più destinato ad avere ampia eco nella contemporaneità. Rita Bertrecchi si muove all’interno di una pittura visionaria e misteriosa a evocare l’azione disgregante del tempo su antichi codici miniati. Donatella Coira agita magiche fantasie in un eclettismo surreale in cui plastica, tessuti, oggetti, vivono i ritmi dell’arcano. Raphael De Vittori Reizel declina nella scultura una costante figurazione femminile che rimanda a ritmi e pulsioni di pura soggettività. Eva Hodinovà utilizza l’antica tecnica Raku, alternandola alla pittura, per cogliere appieno il sentimento di una cultura mitteleuropea entro cui è vissuta. Sonia Naccache, tra acquarello e pittura a olio, ‘sente’ l’emotività tonale dei paesaggi e delle figure in sospensioni irreali. Stefania Pellegatta, "Pelle", rivela nell’alchimia della materia le potenzialità espressive offerte dagli inusuali impasti coloristici. Lidia Pezzimenti nella vocazione informale lascia vibrare la sensazione pulsante dell’oro. Anna Sala tende a interiorizzare una sapienza cromatica particolare, in visioni ed enigmi di culture differenti in dipinti di piccolo formato. Anna Siva intreccia alla precarietà esistenziale i mille volti della vita, catturati in primi piani quasi cinematografici. Alessia Tortoreto sostiene l’immagine astratta in un’architettura compositiva che sembra sconfinare dal quadro verso la tridimensionalità.

 

"Trame di libera creatività"  Sculture di Agostino Pisani-Dipinti di Roberto Panzeri

On The Road Art Gallery - Gallarate -  dal 6 al 24 novembre 2002. 

Due singolari personalità: Agostino Pisani e Roberto Panzeri, artisti che si muovono in "Trame di libera creatività", sia nel profilo ispirativo, che in quello tecnico, scorrendo dalla sapiente manualità della scultura in legno di Pisani alla tecnica mista e al polimaterico cromaticamente aggressivi sulle tele di Panzeri. Una grande stagione scultorea connota la ricerca di Pisani iniziata nel gruppo milanese di Azimuth (con Piero Manzoni, Enrico Castellani e altri).Effetto  fusion. Il mondo visionario di Roberto Panzeri" è il titolo della recensione che la curatrice Buzio Negri ha dedicato all’artista Panzeri. "La principale chiave stilistica dei quadri di Panzeri si avvale di una serrata declinazione 'fusion', affascinanti linguaggi della contemporaneità in cui culture trasversali  portano a mescolanze di effetti visivi resi in interni senza tempo, né luogo, nell’aggressione cromatica molto vicina alla selvaggia energia ‘fauve’…

 

"Stagioni di emozione" - 16 dipinti di Massimo Villa

Bonaparte Galleria d'Arte - Milano - Via Pontaccio 8/10 - dal 9 ottobre all'11 novembre 2002. Inaugurazione: mercoledì 9 ottobre - ore 18

Paesaggio lombardo per un giovane artista meno che trentenne. Massimo Villa si presenta artisticamente con un raccontare visivo che riflette un forte legame geografico con la sua terra, il Varesotto. Il riferimento unico è il 'suo' lago, nelle stagioni della Natura e delle emozioni coloristiche. In catalogo (che riporta anche uno scritto di Mauro Della Porta Raffo) il testo di Fabrizia Buzio Negri evidenzia: "... un legame del cuore e della mente, che non dimentica la riconoscibilità del luogo, ma si muove in un'autonomia di linguaggio, pronto a tenere in equilibrio diverse esigenze espressive... Non solo l'acqua, ma anche il canneto, l'intricarsi della vegetazione..."

 

"Cinque Volte Paesaggio Lombardo" - dipinti di Sergio Colombo - Ettore Liuzzi -Enrica Turri - Massimo Villa - Simona Zonca.

On The Road Art Gallery -Gallarate (Va) - Via S. Giovanni Bosco 9 - 

dal 25 settembre al 13 ottobre 2002 

Sono le suggestioni di un raccontare visivo che riscopre con sguardi non casuali scenari 'plein air'. Ancora oggi, inesauribile è il desiderio di paesaggio nella pittura contemporanea: una risonanza interiore fa da 'leit-motiv' nelle opere di 5 artisti, che usano svariate tecniche per orchestrare il paesaggio lombardo, dall'acquarello alla pittura a olio, fino alla tecnica mista. I pittori appartengono a differenti generazioni: ad artisti affermati e conosciutissimi come Enrica Turri, Sergio Colombo, Ettore Liuzzi si afffiancano giovani emergenti come Simona Zonca e Massimo Villa.

****

-"Emozioni" - Dipinti di Gigi Mascetti da Monvalle

Castellanza - Villa Pomini / dal 2 al 17 marzo 2002-Inaugurazione: sabato 2 marzo - ore 18 / Incontro conferenza: giovedì 7 marzo ore 21

Folgorazioni dal nulla, in una luce che vibra appassionatamente. Un'atmosfera addensata di un'arcana temporalità per i nudi femminili del pittore Mascetti, presentati in un'ampia retrospettiva negli spazi di Villa Pomini. Raffinata la tecnica della pittura a olio, che si avvale di  velature tono-su-tono in suggestioni coloristiche cupe, aleggianti la pittura fiamminga, con il contrasto dei candidi fiori, a dialogare sull'effimero fulgore dell'atimo..

****

- "Le Fate di Fuoco" - Dipinti di Mara Lorenzini

Varese - Sala Nicolini / dal 3 al 10 marzo 2002- 

La giovanissima Mara si presenta al pubblico varesino con una nuova sequenza di dipinti dedicati al nudo femminile, apparizioni sospese in una dimensione di mistero e di febbrile complicità. Pregnanti di forza vitale, figuralità sottilmente erotiche, queste donne-fate inducono alle meraviglie di un mondo che diviene miraggio, come la loro bellezza.

****

- "Ritratti di Villa Della Porta Bozzolo" -16 dipinti di Sergio Colombo

Casalzuigno-Villa Della Porta Bozzolo  dal 20 aprile al 12 maggio 2002- in collaborazione con il FAI, Fondo per l'Ambiente italiano

Della nobile dimora di campagna che il FAI ha riportato all'antico splendore, gli ampi spazi verdi, il prezioso giardino a terrazze, la splendida scalinata, gli interni con gli affreschi rococò, i rustici con le cantine e le stalle, sono stati momenti di forte ispirazione per Sergio Colombo e i suoi 16 grandi dipinti. L'artista varesino ha da tempo inteso declinare nella sua pittura molti tra i più affascinanti esempi tratti dal patrimonio artistico del territorio, attraverso una suggestiva gestualità cromatica.

****

- "Alberi, predicatori. Alberi, santuari" "...grandi uomini solitari,. come Beethoven e Nietzsche. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, percepisce la verità" H.Hesse - "Vagabondaggio", 1920

Isabella Bai - Dipinti / Stefano Volpe - sculture

On The Road Art Gallery-Gallarate (Varese)-Via S. Giovanni Bosco 9 dal 3 al 21 aprile 2002- Inaugurazione: mercoledì 3 aprile - ore 19 - Incontro-lettura su Hermann Hesse - mercoledì 10 aprile - ore 21. 

Due artisti dalla forte personalità, uno scorrimento trasversale verso uno straordinario percorso letterario e umano, quello di Hermann Hesse. L'albero. Gli alberi.L'infinito fluire delle cose in un autobiografismo evidente, che da Hesse arriva alle opere della Bai e di Volpe. Una dimensione onirico-naturalistica  nella pittura di Isabella Bai, per la quale i soggiorni in Australia hanno innescato immaginarie antropomorfizzazioni in complicati grovigli di rami. Una impaginazione figurale-simbolica nelle sculture di Stefano Volpe, su cui aleggiano arcane valenze per sondare l'immenso mistero del vivere.

****

- "Donna/Colore - Donna/Materia" 

Dipinti di Alessandro Presbitero-Sculture di Giovanni Blandino

On The Road Art Gallery-Gallarate (Varese)-Via S. Giovanni Bosco 9 

dall'8 al 26 maggio 2002 

Donna. Infinita valenza immaginativa, che i due artisti hanno inseguito nelle loro ricerche, pittoriche e scultoree. Per Alessandro Presbitero è la visione surreale, venata di ironia,  di un'apparizione al di fuori della realtà, in un contesto di prospettiva intrigante e provocatoria. Per Giovanni Blandino è la Maternità che ispira le sue sculture in legno di cirmolo, dalla rara forza espressiva, a identificazione di una vocazione femminile, quella materna, che si offre in un taglio plastico accentuato nel mistero della fecondità universale.

                                                            ****

- AGOSTINO PISANI - ANTOLOGICA

Civica Galleria d'Arte Moderna - Gallarate (Varese) /dal 7 ottobre all'11 novembre 2001 

dal catalogo:"L'INFINITA STORIA DELL'UOMO E DELLE COSE"

La riconsiderazione attuale della produzione scultorea di Agostino Pisani coglie con evidenza l'ampiezza delle precoci sollecitazioni verso la scultura, in una continua messa a punto degli strumenti linguistici, nel potenziamento delle capacità evocative di elementi inseriti nelle strutture plastiche, con valenze intensamente liriche. Si delinea, intrecciata a una grande perizia esecutiva, l'individuazione dell'interiorità dell'oggetto, paradigma non autorefente, che va oltre la funzione rappresentativa del reale per ricondursi a un approdo ideale. Mai gesti o ardimenti legati all'arbitrio: si scopre il limite, mai finito, della condizione umana, nella complessa stratificazione di memorie, aspirazioni, spiritualità, bisogno di trascendenza, rispondenti all'evoluzione dei tempi. Dopo il momento dell'aggregazione al Gruppo Azimuth di Piero Manzoni, l'artista ligure allenta la tensione delle tormentate forme astratte generate dai metalli, per approfondire le ragione vere connesse alla poetica del quotidiano, in un incontro diretto, inedito, con le cose dell'uomo. Una ricchezza di vita che urge dentro. Una molteplicità di mutazioni combinatorie assimilate nelle esplorazioni di una materia duttile come il legno. Un senso di inconfessata 'pietas' per il travaglio dell'esistere. I nodi di una temporalità individualmente risentita permangono inalterati in ogni pensiero e in ogni azione artistica di Pisani, entro i temi, ricorrenti e ripetuti, meditati a lungo, nel silenzio di una creatività di deciso impegno personale, sempre integro, mai disceso nell'evasione. ......................

 

 - CATERPILLAR - Milano - Spazio Culturale LA POSTERIA - Via Sacchi 

dal 31 maggio al 15 giugno 2001 

Dieci Artisti espongono nei grandi spazi de LA POSTERIA:Isabella Bai- Rita Bertrecchi- Walter Capelli- Gilberto Facchinetti- Massimo Fontana- Fabrizio Galli- Ruggero Marrani- Luigi Ravizzoli- Carmelo Todoverto- Stefano Volpe 

Un'azione nell'arte contemporanea per SOMMOVIMENTI/SCAVI/RIVOLGIMENTI/AFFIORAMENTI.

Ricerche artistiche molto differenziate spaziano dalla fotografia d'autore alla pittura con tecniche e tematiche legate all'attualità fino alla scultura e alla terracotta, in nuove dimensioni creative. Lo spazio espositivo, sito in una zona eminentemente culturale - a poca distanza vi sono il Teatro Strehler e la Fondazione Mazzotta - nelle grandi dimensioni di un 'open space' connesso all'arte, al design, alla moda, offre l'opportunità di una importante visibilità su Milano degli artisti invitati.

 

"ARTE ED EDITORIA - nel ricordo di un amico scomparso" realizzata per conto del Circolo degli Artisti di Varese

sede LATIVA - Via Tonale 55 - Varese / 24 novembre - 9 dicembre 2001

L'inaugurazione della mostra vede anche la consegna del Premio Circolo degli Artisti di Varese (terza edizione) alla memoria di Ernesto Redaelli, imprenditore, uomo di cultura il quale ha promosso attraverso la sua casa editrice Lativa la cultura a Varese.46 artisti, tra i più noti della varesinità, espongono negli spazi di archeologia industriale dell'azienda in un allestimento inedito di grande suggestione. E' pubblicato un catalogo con le immagini a colori di tutte le opere, precedute dal testo critico del curatore Fabrizia Buzio Negri dal titolo "Fare cultura a Varese" e dal testo storico sulle opere edite dalla Lativa, scritto dal prof. Luigi Ambrosoli.

 

"ON THE ROAD - NUMBER ONE" 

On The Road Art Gallery - Gallarate - dal 6 al 23 dicembre 2001

Nasce a Gallarate una nuova galleria, il cui nome, attraverso il riferimento alla Beat Generation, vuole indicare una propensione alla ricerca, all'avventura. L'attivazione di un Club, la costituzione di una Biblioteca d'arte consentono il maggiore coinvolgimento del pubblico. La prima mostra "On the road -number one" è allestita nei grandi luminosi spazi della Galleria (150 mq); il curatore Fabrizia Buzio Negri ha chiamato 7 artisti di sicuro interesse, sia per confronti generazionali di tematiche, sia per conoscenze tecniche le più diverse, dalla pittura alla tecnica mista pittorica, alla scultura in terracotta e in vetro. I nomi: Rita Bertrecchi; Sergio Colombo; Riccardo De Alberti; Valeria Fosca Lavalle; Fabrizio Galli; Anna Siva; Daniele Verucchi.