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MOSTRE
curate da Fabrizia Buzio Negri
Per il CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI VARESE (di cui è direttore artistico dal 1993)
si aggiungono le seguenti mostre con catalogo e presentazione critica:
- “Biandronno Atmosfere” – Biandronno – Villa Borghi (2011)
- “Mostra benefica per il terremoto del Giappone” - Varese – Castello di Masnago Musei Civici (2011)
- “Dopo Novanta” - Gallarate (Va) - Spazio Zero (2011) – due esposizioni
- “La poetica del lago tra Vittorio Sereni e Piero Chiara” - Luino – Palazzo Verbania (2012) nel centenario della nascita dei due scrittori
- “Velocità – Design e… molto altro” -Varese - Museo Flaminio Bertoni ( 2012)
- “GREEN – non è solo un colore…” - Cassano Magnano (Va) - Villa Oliva (2013)
- “LIBRO D’ARTISTA” - Luino- Palazzo Verbania (2013)
- “Paesaggio, Natura, Emozioni” – Besozzo, Palazzo Comunale, Sala Mostre (2014)
- “Tempo e Luogo. La realtà e il Mistero” – Castiglione Olona – Palazzo Branda (2014)
Fabrizia ha curato inoltre:
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Liliana Patti
“COLORA LE TUE PAURE”
progetto espositivo dedicato al testo di una canzone di Tiziano Ferro “La paura non esiste”
15 febbraio - 11 marzo 2012
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GRAZIELLA ZANABONI
Percorso d’artista
Luce e Ombra: tra spazio certo e luoghi del mistero.
Palazzo Calderara - Vanzago (MI)
Dal 19 maggio al 13 giugno 2012
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“NATURA”
Bolognese - Saletta - Vanoli
Dal 14 al 22 dicembre 2013
Sede Circolo Artisti- via Rainoldi 14- Varese
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nel 2014 la grande antologica
ENEA BOLZONI
Dalla dimensione lirica all’evoluzione della materia
Chiostro di Voltorre - Gavirate (Va)
Dal 22 maggio al 19 giugno 2014
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Dal Sol Levante all’Europa”
Mostra d’arte
Giorgio Gessi:incisione su vetro Antonella Gessi:pittura su porcellana
Due Artisti - fratello e sorella - un ideale Atelier d’arte
Sede Circolo Artisti- via Rainoldi 14- Varese
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Donatella Stolz: “Francobollo, protagonista di figure”
Luigi Ratti: “Figure di Donne”
Mostra d’arte
Due Artisti giunti da Como per un incontro ideale con Varese
Dal 27 settembre all’8 ottobre 2014
Sede Circolo Artisti- via Rainoldi 14- Varese
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Spazio Futuro Anteriore
Varese – via Speri Della Chiesa 6
BENITO MONTI – “Carissima Varese e oltre”
La magia del colore di marca chiarista
Dal 18 al 30 ottobre 2014
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Morazzone (VA) – Palazzo Comunale, Sala Mazzucchelli
"Personaggi, acrilico-plastico". Opere di Giovanni Femia
dal 6 dicembre al 20 dicembre 2014
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nel 2015 la retrospettiva
“ENERGIA PER LA VITA”
ENEA BOLZONI in occasione di EXPO Milano 2015
Spazio Arte UNIPOLSAI – Varese – Piazza Monte Grappa 12
dal 9 aprile al 30 settembre 2015
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“Officina Lombarda
ALERT BERLIN!”
un laboratorio di idee
una factory del terzo millennio
ALERT
è un segnale di attenzione, di comunicazione, di
informazione.
a cura di FABRIZIA BUZIO NEGRI
Francesca
Anastasi Pierangela
Cattini Gladys
Colmenares Antonio
Fittipaldi Luca
Ghielmi Peter
Hide Ruggero Marrani Giordano
Redaelli Francesco
Salvi Giuseppe
Sassi
Massimo Sesia
Berlin (Mitte) -
Infantellina Contemporary
- Taubenstrasse 20-22
(am Gendarmenmarkt)
dal 16 aprile al 30 aprile 2011
Inaugurazione: sabato
16 aprile, alle ore 18. Cocktail
Orario:
14.00 – 19.00 da martedì a
sabato.
Info:
tel. +49 030 92210407 / + 39 335 5443223 www.infantellina-contemporary.com
Tel.+49 030 92210407
Catalogo in
mostra
Officina Lombarda:
un laboratorio di idee; una factory del terzo
millennio.
E’ un gruppo di artisti che operano dal 2009
con un importante programma espositivo che li ha visti a Mantova,
nella grande vetrina internazionale di Venezia, in
concomitanza della 53° Biennale di
Venezia e
nel 2010 con molto successo a Roma.Il gruppo è nato
attorno al critico d’arte Fabrizia Buzio Negri (due
Biennali di Venezia, oltre duecento mostre in Italia e
all’estero).
Ora si presentano a BERLINO, la più dinamica
delle capitali europee, con opere innovative
che riflettono la multiforme varietà di questa epoca segnata
da incessanti cambiamenti globali.
Chi sono gli artisti di ALERT BERLIN !
Francesca Anastasi è la giovane artista che nel
dipingere predilige l'uso di colori acrilici "mixati"
ai più svariati materiali, ricreando un sottile dialogo
tra materia e colore, per uno stile molto personale. Pierangela Cattini e la figura femminile declinata in modo
serrato entro un mondo visionario di personaggi,
dipinti in una tecnica mista d’effetto, con indicazioni che
scivolano nel vissuto più enigmatico. Gladys
Colmenares, venezuelana,
si presenta con un ampio repertorio di assemblages,
installazioni, pitture-oggetto dove si incontrano surrealtà,
divertimento, invenzione,
pieni di felicità e di colore.Antonio
Fittipaldi trasforma l’idea della precarietà
esistenziale nel disarticolarsi della superficie con inserimenti
di ferro, lamiere e altro di recupero, sigla anche delle
sue recenti sculture in legno.Luca
Ghielmi trasmette emozioni tra luci e ombre in una sorta
di stenografia bruciata dall’ansia, visioni
velocizzate sulla carta in un viaggio esistenziale con la
gestualità del “cuts out” o dello smalto industriale. Peter Hide (alias Franco Crugnola, architetto) oscillando tra Peter Pan
e Mister Hyde ironizza e
diverte i visitatori con il denaro messo in scatole-vetrina,
quasi fosse reliquia della società contemporanea. Ruggero Marrani, allievo dell’aerofuturista Gerardo
Dottori, un lungo curriculum al suo attivo, dedica la sua
ricerca alla terracotta policroma con la "Scultura
Interattiva", che stimola l'osservatore ad
intervenire, modificando la prospettiva dell’opera.Giordano Redaelli,
art
director, approda a uno sfavillante Neo-Pop nel segno
della globalizzazione mass-mediatica dei consumi, con un
originale collage ad accumulazione del packaging più
noto.Francesco Salvi e la fotografia, ‘medium’
sensibile e mutevole. Una descrizione, la sua, che rende visibili storie di
luoghi e non-luoghi, sottintendendo uomini e cose, tra
fantasie, emozioni e interiorità.Giuseppe Sassi si
affida a una grande sensibilità e vivo senso del colore, per raccontare il suo
tempo interiore, vissuto tra istanze figurali e astrazioni metaforiche, sempre
ritmate in guizzanti cromie. Massimo Sesia rende omaggio alla
Pittura con i colori ad olio scelti accuratamente per
catturare espressioni tonali e intense gradazioni di luce, in
una magia visiva dove tutto assume una dimensione metafisica.
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Il novantennale
del Circolo degli Artisti di
Varese:
dal 1920, in una continuità ideale, le
finalità dell’associazione sono dedicate all’arte
E’ un momento storico culturale della città di Varese:
il Circolo degli Artisti di Varese, associazione molto amata e
seguita in un ampio territorio tra l’Alto Milanese e la
vicina Svizzera, ha sempre dimostrato la propria varesinità
in ogni sua manifestazione e nell’occasione del
novantesimo anno dalla sua fondazione organizza insieme al
Comune di Varese e a VareseVive (con il patrocinio della
Provincia di Varese e della Regione Lombardia) una serie di
mostre celebrative dal titolo:
"Circolo degli Artisti di Varese: 90
anni di storia e attualità".
Questa la sequenza espositiva:
Civico Museo d’Arte Moderna - Castello di Masnago -
Varese - via Cola di Rienzo, 42
Sezione Attualità, dedicata a tutti i soci
attualmente facenti parte del Circolo e distinta in due parti,
per consentire progetti espositivi più ampi e significativi,
esplicati con installazioni, pittura, scultura, fotografia:
Contemporary: 19 giugno - 25 luglio 2010
Young/New Entry:
29 luglio - 26 settembre 2010
curatore: Fabrizia Buzio Negri
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Sala Veratti - Varese - Via Veratti, 20
Sezione storica, dedicata in modo preminente agli
artisti che hanno fondato il 26 giugno 1910 "Amici dell’Arte",
di cui il "Circolo degli Artisti di Varese" è
diretta promanazione senza soluzione di continuità dei
principi e delle finalità. Le opere esposte alla Sala Veratti
sono prevalentemente di proprietà delle istituzioni varesine
con alcune presenze da collezioni private.
Musei Civici : riscoperte 1920 - 1940 10
luglio - 29 agosto 2010
curatore: Daniele Cassinelli con la collaborazione di
Cristina Pesaro
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Il Circolo, divenuto nel tempo custode della memoria
storica della cultura e dell'arte in provincia di Varese,
continua ad attivare coerentemente presso sedi prestigiose
esposizioni variegate, attraverso testimonianze di arte
giovane e di arte consolidata e ben nota, individuando
altresì il ruolo della cultura artistica del territorio
come valore essenziale della condizione umana.
Gli artisti di Contemporary: Antonio
Bandirali;Vanni Bellea; Rita Bertrecchi;Floriano Bodini;Giorgio
Bongiorni;Eduardo Brocca Toletti;Walter Capelli;Franca Carra;Gianpiero
Castiglioni;Sergio Colombo;Raphael De Vittori Reizel;Gilberto
Facchinetti;Massimo Fergnani;Silvana Feroldi;Max
Fontana;Vittore Frattini;Flora Fumei;Luca Ghielmi;Ruggero
Marrani;Helen Claire Mitchell;Alberto Nicora;Giulio Palamara;Laura
Pasquetti;Agostino Pisani;Marco Saporiti;Ernesto
Saracchi;Bruna Zanon.
Gli artisti di Young/New Entry: Francesca
Anastasi;Luciano Bernocchi;Paola Carabelli;Agostina Carrara;Livia
Carraro;Veronica Casagrande;Pierangela Cattini;Sonia
Conti;Roberto Cozzi;Liliana Farini;Ezio Foglia;Antonio
Franzetti;Raffaello Giunti;Piera Limido;Nicoletta Lunardi;Nicoletta
Magnani;Piero Magnani;Anita Mandelli;Enrico Milesi;Elena
Mosconi;Alida Novelli Drovandi; Elisabetta Pieroni;Daniela
Quaglia;Giuseppe Sassi;Massimo Sesia;Celeste Solari;Alessia
Tortoreto;Simona Zonca.
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LOMBARDIA
arte&salute Vivere·
Sognare· Star Bene
Esposizione
collettiva itinerante promossa dal Circolo degli Artisti di
Varese
in
collaborazione con la Regione Lombardia - Assessorato alla
Sanità
Sedi
espositive:
Ospedale
Niguarda Ca’ Granda di Milano
Azienda
Ospedaliera della Provincia di Lodi
Azienda
Ospedaliera Sant’Anna di Como
Azienda
Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese
“L’organizzazione
di una prestigiosa esposizione collettiva itinerante delle
opere di artisti appartenenti al Circolo degli Artisti di
Varese - che si confrontano e si esprimono sul tema del
contributo che l’arte, e la conseguente contemplazione del
bello, possono dare al benessere psicofisico delle persone
malate - risponde ad un’indicazione non ancora iscritta nei
protocolli di cura, ma ampiamente condivisa dalla comunità
medico-scientifica.” Così
scrive nel catalogo della mostra il dott.
Luciano Bresciani, Assessore alla Salute della Regione
Lombardia. E
il critico d’arte Fabrizia Buzio Negri, curatore degli
eventi, ribadisce, sempre nelle pagine del catalogo che
riporta le immagini di tutte le opere in esposizione:
“Oggi l’arte intende diventare appropriazione da parte di
un numero sempre maggiore di persone, conquistando una visione
globale e disseminando nel quotidiano segnali della propria
presenza. Nel progetto
“LOMBARDIA Arte & Salute”, con opere d'arte esposte
negli ospedali, “Vivere - Sognare - Star bene” è il
sottotitolo con cui ho inteso offrire una speranza di vita, di
riacquisizione di salute.”
Ecco, dunque,
avviarsi un percorso di integrazione dell’arte negli spazi
ospedalieri.
ll Circolo
degli Artisti di Varese, glorioso sodalizio di artisti
affermati, con l’apporto costruttivo di giovani emergenti
(un prossimo “compleanno” d’eccezione nel 2010 con i
novant’anni dalla fondazione), ha sempre attivato
esposizioni d’arte in luoghi prestigiosi - gallerie, musei,
antichi palazzi, chiese e battisteri - ma anche in situazioni
non proprio istituzionali. E oggi la
delocalizzazione è ampiamente in atto. Quattro
importanti Aziende Ospedaliere della Lombardia (a partire
dall’Ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano, per poi passare
all’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lodi,
all’Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como e in chiusura
all’Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo e Fondazione
Macchi di Varese) diventano sedi espositive di questa
rilevante rassegna d’arte, con cinquantatre opere,
tra pittura, scultura, fotografia, grafica,
realizzate da altrettanti artisti tra i più noti di un
vasto territorio, tutti appartenenti alla storica
Associazione, arricchitasi di recente grazie all’immissione
di un nutrito gruppo di giovani emergenti, con forti riscontri
a livello nazionale ed estero, artisti che
si confrontano ed esprimono sul tema comune
“Arte&Salute”.
Conclude il curatore in catalogo: “Anche nella contenuta
misura di 50x50 cm e con la piccola scultura, per via del
format necessario per facilitare la mostra itinerante in più
sedi ospedaliere, si comprende come l’arte contemporanea sia
un fenomeno estremamente articolato, in costante
trasformazione, innestata su una sperimentazione che assume un
ruolo di rilievo concettualmente e operativamente
nell’ambito del terzo millennio e che riposiziona l’arte
all’interno della realtà e della vita.La condizione storica
è travolgentemente mutata. Non si può parlare di arte senza
considerare il divenire dell’opera (work in
progress), nella decisività dei materiali e delle tecniche.
Ma risulta sempre fondamentale il coinvolgimento
plurisensoriale dello spettatore.”
Info:
www.circolodegliartistivarese.it
- tel. 335 5443223
Alcune tra le Mostre Terminate
La doppia
elica della vita
Opere
di Tiziana
Priori
mostra
promossa da Provincia di Milano/Settore beni culturali, arti
visive e musei
La
mostra nasce dall’incontro di tre persone di diversa
formazione culturale (il
critico d’arte Fabrizia Buzio Negri, la ricercatrice
genetista Maria Grazia Tibiletti e l’artista Tiziana Priori)
le quali, tra rigore scientifico, interpretazioni cromatiche e
rielaborazioni emotive, hanno dato vita a due
percorsi che si intersecano: l’uno scandito da tappe
scientifiche, l’altro innestato su visioni pittoriche
ispirate dalle incalzanti scoperte sul genoma e dalle nuove
tecnologie della genetica umana.
Scrive il critico Buzio Negri nel testo di
presentazione: “Attraverso il medium della creatività,
questa sorta di scrittura segreta nel procedere alchemico
espositivo, tra razionale ed emozionale, si trasforma in una
grande esperienza di conoscenza tra dipinti e sezioni
didattiche esplicative delle tecniche più raffinate che hanno
consentito di giungere a decodificare il codice genetico e a
costruire la mappa fisica del DNA
.”
Tiziana Priori
nasce a Cremona
in una famiglia di artisti: il padre Ercole Priori è
scultore, come il prozio Alceo Dossena. La
sua formazione artistica parte quindi da una visione classica,
che respira in famiglia. Frequenta poi l’Accademia di Brera
e approfondisce l’arte moderna e contemporanea. Dopo una
ricerca legata alla relazione tra psicologia, arte e
spiritualità, approda negli Anni Novanta ad un’espressione
astratta di cui il colore è protagonista. Per
il cromatismo i suoi maestri sono Mark
Rothko e Gerhard
Richter, per la lezione materica Fontana
e Burri, per la ricerca spirituale Kandinsky e Yves
Klein. Attratta dall’arte povera e
ambientale, utilizza materiali come ferro, legno, cemento,
marmo, che contrappone alla delicatezza di carte fatte a mano,
dipinte ad acrilico, in un gioco alchemico di contrasti yin e
yang. Alcune delle più recenti mostre: nel 2009 “La Marrana
ArteAmbientale”, Montemarcello; “Phro’nesis” Giardino
Calderini, Milano; nel 2008 “Trasparenze”, Galleria
Blanchaert, Milano;
nel 2007 “Incontri”, Spazio San Gottardo, Lugano;
nel 2006 “Tiziana Priori”, Spazio Diego della
Palma, Milano; “Tiziana Priori”, Spazio Anna Maria Cova,
Milano;
Informazioni
al pubblico:
Provincia
di Milano/Settore beni culturali, arti visive e musei, tel. 02
7740.6315
www.provincia.milano.it/cultura
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Officina lombarda
un
laboratorio di idee una factory del terzo
millennio
Francesca Anastasi
Vanni Bellea Gladys Colmenares
Antonio
Fittipaldi Massimo Fontana Luca
Ghielmi Ruggero
Marrani Ezio Pinciroli
Giuseppe Sassi Marida Tagliabue
espongono a Mantova
- Galleria Arianna Sartori
nella mostra
"Officina Lombarda BABYLON"
(im)possibile scenario del
futuro prossimo
28 marzo - 16 aprile 2009
e
a
Venezia
in
concomitanza della 53° Biennale di Arti Visive
nella
mostra
“Officina Lombarda IN/OUT
BIENNALE”
Luogo:
Venezia - Galleria Terzo Millennio - San Marco 1047,
Rio Terà De Le Colonne
Periodo:
dal 6 giugno al 20 giugno 2009
Inaugurazione: sabato
6 giugno 2009, dalle ore 18 alle 21
Catalogo
in mostra
fficina Lombarda. Denominazione di origine controllata?
Nonostante le difficoltà, circoscrivere l'universo artistico
è una sfida alla quale non ci si può sottrarre. Pensiero in
costante evoluzione, materie e modalità che investono spazi
nuovi, della geografia e della mente, alleanze in percorsi
paralleli.E gli artisti?Francesca Anastasi è una la
giovane artista che nel dipingere predilige l'uso di acrilici "mixato"
ai più svariati materiali, dalla sabbia alla stoffa, da
scarti di metalli ad avanzi di stampi plastici.Tutto questo
crea un sottile dialogo tra materia e colore, per uno stile
originale ed informale. Vanni
Bellea, finalista al Premio Arte Mondadori 2001, predilige
una scomposizione pittorica della realtà tra il ludico e il
favolistico, nel procedere combinatorio del "puzzle"
con tessere e campiture che implodono ed esplodono a
piacimento in una illusione di ottica frantumata. Gladys
Colmenares, venezuelana, si presenta con un repertorio di
opere dove la libertà espressiva sprigionata attraverso le
colorazioni vivaci e multiformi: sono assemblages,
installazioni, pitture-oggetto dove si incontrano
surrealtà, divertimento, invenzione, pieni di felicità e di
colore. Antonio Fittipaldi trasforma l’idea di ‘rappresentazione’
che riprendono senza limiti ispirativi brani di culture piene
di mistero, ossessioni ricorrenti nei contorni decisi delle
figure così come nelle astrazioni simboliche di una
primordialità vicina a tanta arte contemporanea.. Nella forte
sensorialità dei rossi le opere testimoniano la precarietà
esistenziale nel disarticolarsi della superficie con
inserimenti di ferro, lamiere e altro di recupero, sigla anche
delle sculture in un legno ferito da mille graffi. Massimo
Fontana nelle sue tele vive una comunicatività immediata,
con una materia ricca di fermenti e un segno forte, esaltante,
a volte angoscioso, a volte ludico, che si avvicina a un
graffitismo di frontiera. E’ ardita mescolanza di tendenze
moderne e arcaici riferimenti nei quali non esistono regole e
schemi. Luca Ghielmi
privilegia la gestualità rimanendo saldamente figurativo. Egli
sente la necessità che la vita entri di prepotenza dentro le
sue opere, per trasmettere emozioni nel ritmo del non-colore e
in una sorta di stenografia bruciata dall’ansia di una
visione velocizzata sulla carta in un particolare viaggio
esistenziale.Ruggero Marrani, allievo dell’
aerofuturista Gerardo Dottori, un lungo curriculum al suo
attivo, dopo una ricerca rivolta alle planimetrie, si dedica
allo studio della ceramica con una soluzione artistica
particolare chiamata "Scultura Interattiva",
in quanto coinvolge l'osservatore e lo stimola ad intervenire
e modificare l'opera.Ezio Pinciroli, estrapolando
sogni ed emozioni dall’inconscio, approda all’astrattismo,affiancando
alla pittura anche la scultura. La musica "Rythm and
Blues"ispira spesso le composizioni dove colori e luci
attivano un'esaltazione della casualità segnica nella materia
che privilegia il colore Oro.Giuseppe Sassi affronta
tematiche diverse fondendo istanze figurali e astrazioni
metaforiche, vivacemente ritmate in guizzanti cromie. Un’arte
poliedrica, la sua, affidata a una grande sensibilità e vivo
senso del colore, per raccontare il suo tempo interiore, in un
sapiente equilibrio spaziale e prospettico. Marida
Tagliabue ha l’Africa nel cuore, un mondo di accensioni
coloristiche improvvise, che riprendono senza limiti
ispirativi brani di culture piene di mistero, ossessioni
ricorrenti nei contorni decisi delle figure così come nelle
astrazioni simboliche di una primordialità vicina a tanta
arte contemporanea.
Info: 335 5443223
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"NON SOLO FIORI…." sette
artiste per l’otto marzo Rita
Bertrecchi Gladys Colmenares Liliana Farini Anita
Mandelli Daniela Quaglia
Marida Tagliabue Bruna Zanon Varese
- Sala Veratti 8 - 20 marzo
2009
Enti Promotori: Comune di Varese; Circolo
degli Artisti di Varese
Protagoniste della mostra per l’Otto
Marzo, sette donne, artiste affermate, in una proiezione
trasversale alle varie culture del vivere. Lontani gli anni
del femminismo militante, ora le donne possono tranquillamente
dar vita ad una mostra "al femminile", senza
innescare contrastanti provocazioni. Ed è l’opera d’arte
in sé a superare ogni barriera dell’antitesi
maschile/femminile in un dirompente linguaggio, come questo
presentato, che chiama ad un confronto intenso, anche a
distanza, offrendo altri segnali per una ulteriore possibile
comprensione della nostra epoca. Rita
Bertrecchi usa una
tecnica polimaterica per dissolvenze misteriose e
inquietanti, mixando colori con molteplici raffinati
materiali che riportano al fascino e alle alchimie dei codici
medievali.Gladys Colmenares crea grandi o piccoli manufatti
colorati, pitture-oggetto, assemblaggi, installazioni,
dove è ben presente l'aspetto ludico e in cui si incontrano
surrealtà, divertimento, invenzione. Liliana Farini dilata
superfici cromatiche in tessiture di luce nell’affermarsi
della consistenza volumetrica informale. dove si
percepiscono vitalità nascoste piene di interrogazioni
irrisolte. Anita
Mandelli lavora con "la terra", ricreando
forme in una figurazione che innesca magie di vita e
interiorità in una dimensione immaginativa intensamente
lirica, scaturita dalla realtà. Daniela Quaglia vive
intensamente le emozioni di un paesaggio amato in uno
scandaglio cromatico in cui la materia corposa dà una
febbrile sensazione di continui contrasti sotterranei.Marida
Tagliabue dipinge l’Africa della savana sconfinata con i
tramonti, i Maasai, gli animali, le donne con i loro splendidi
ornamenti: un colorato inno all’unicità e alla bellezza
del Continente nero. Bruna Zanon rinnova in modo
personale l’appassionato messaggio di una tradizione
classica della scultura che incontra la precarietà del
vivere nelle sfide esistenziali rispecchiate nei
personaggi.
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MARIDA
TAGLIABUE e ANTONIO GESMUNDO
Una
pittrice e un fotografo con
L’AFRICA
NEL CUORE
Varese - Villa Baragiola - via Caracciolo 46 /loc. Masnago
dal
22 novembre al 21 dicembre 2008
Marida
Tagliabue
asserisce "Dipingo l’Africa della savana sconfinata
punteggiata da alberi di acacia, i colori del cratere di
Ngorongoro, i tramonti, i Maasai, gli animali, le donne con i
loro splendidi ornamenti: trasferisco sulla tela l’amore che
questa terra ed i suoi popoli mi ispirano, affidando al
pennello ciò che le parole non sanno dire".La sua arte
è un colorato inno all’unicità e alla bellezza del
Continente nero, dal fascino indistruttibile, dove i tamburi
devono continuare a suonare nonostante le mille minacce alla
sua cultura e ai suoi popoli. L’artista ha esposto con
successo in molte mostre a Milano, Locarno, St. Moritz e in
altre gallerie della Svizzera e di recente al Museo Nazionale
d’Arte Moderna di Marrakech.(sito: www.laleonessa.org)
Antonio
Gesmundo
ribadisce: "Sono stato per brevissimo tempo in Africa, in
un altro mondo, sospeso tra la paradisiaca preistoria del suo
mondo selvaggio e l’incertezza del futuro di un intero
popolo. Ma è stato abbastanza per ritornare in questo mondo
con "l’Africa dentro!"La sua fotografia dedicata
all’Africa, realizzata rigorosamente in bianco/nero, con
banchi ottici di grande formato, sviluppata e stampata con
metodi artigianali, è stata oggetto di un libro "Inside
Africa" e di una mostra di molto successo, in cui si
coglie la sintesi di questa esperienza nella sua ricerca sulle
forme e sugli elementi naturali. Gesmundo ha ricevuto numerosi
riconoscimenti internazionali con altrettanti portfolio
espositivi: nel 2008 il Prix de la Photographie di Parigi e l’International
Photography Awards di New York (sito: www.antoniogesmundo.com)
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Arte senza confini
dal 13
settembre
al
26 ottobre 2008
VANZAGO (MI) - Fondazione Ferrario
Via Vittorio Emanuele II
15 Nazioni rappresentate – 50 artisti da
tutto il mondo
Si apre a Vanzago
(Milano) presso la Fondazione Ferrario la grande mostra
collettiva di pittura e scultura "Arte senza
confini", come scambio culturale internazionale. Scrive il critico d’arte Fabrizia Buzio Negri nella
presentazione in catalogo:
"Un’esposizione come questa appartiene a quel dialogare
necessario per conoscere meglio se stessi e gli altri, in un
confronto di appartenenze geografiche e di comunità di
pensiero, mantenendo forte la propria identità. Vuole essere
un ritorno all'arte come espressione della società
contemporanea, multietnica e cosmopolita, con gli artisti
da sempre interpreti dei sogni, delle utopie, dei problemi
dell'uomo d'oggi. Ma non solo.Oggi l’arte è da considerarsi
pure come strumento di scambio economico, in grado di muovere
significativi flussi turistici, coinvolgere entità
finanziarie (vedi: investimenti e collezioni) incrementando
settori ad essa collegati (editoria, servizi).La domanda di
consumo d’arte è grande; fondamentale è una visibilità
allargata in un momento in cui la crisi della società del
consumo un po’ ovunque nel mondo riporta il focus su
quanto "non" si può comprare, cioè il talento e il
ruolo della sperimentazione.Ecco quindi il punto d’incontro
di questa multiforme manifestazione artistica, a significare
tutto questo e molto altro di più." La storica Villa Ferrario, che ha ospitato nel passato
Carlo Porta, sede della Fondazione Ferrario; circondata da un
parco secolare, con il suo splendido scalone d’onore e le
sale affrescate nel Settecento, ospita opere di 50 artisti,
pittori e scultori, di 15 Nazioni, che hanno attraversato
mezzo mondo per non mancare all'appuntamento.La
manifestazione, che ha il patrocinio della Regione
Lombardia, traccia così un filo ideale fra
espressioni artistiche diversificate, avvalendosi di un
lessico universale come quello dell'arte, in momenti di
scambio e confronto tra artisti italiani e internazionali.
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Fabrizia Buzio Negri per
il Campionato del mondo di Ciclismo su Strada 2008. Queste
le mostre organizzate:
"Vetrine
d’arte"- Il Circolo
degli Artisti di Varese per il Campionato del Mondo di
Ciclismo su Strada 2008
Opere d’arte nelle vetrine del Centro di
Varese
13 - 28
settembre 2008
I n terra varesina torna il grande ciclismo. Ritornano le
grandi imprese della bicicletta con il progetto "Varese
2008", nato su una tradizione ben consolidata dallo
storico Campionato del Mondo disputatosi a Varese nel 1951. Il
fascino della maglia iridata sembra inesauribile. Forte
della sua storia culturale e artistica, il Circolo degli
Artisti di Varese, che nel 2010 celebrerà il novantesimo
anno dalla fondazione, ha inteso avere un coinvolgimento
importante nel Campionato Mondiale di Ciclismo su Strada
2008.In collaborazione con la Confesercenti della provincia
di Varese, è nata la manifestazione "Vetrine
d’arte" nel centro di Varese. Un progetto insolito.
Una grandiosa MOSTRA ANTOLOGICA, delocalizzata
nei negozi che vedono lo shopping più prestigioso.Un
percorrere le vie centrali di Varese anche con una motivazione
di scoperta dell’arte.Opere artistiche dedicate al ciclismo
vengono esposte nelle vetrine: gli artisti raccontano il
proprio immaginario sulle due ruote con dipinti, sculture,
fotografie.Senza dover entrare in gallerie o musei, sarà
facile per tutti ritrovare l’arte sia con un catalogo
importante, dove tutte le opere sono riportate, sia con la
brochure-mappa distribuita in migliaia di copie ovunque.
Una caccia al tesoro? Ebbene sì, ma con l’ARTE.
Questi
gli artisti partecipanti:Gino Amadei;Francesca Anastasi;
Antonio Bandirali; Vanni Bellea; Luciano Bernocchi; Rita
Bertrecchi; Italo Bolognese; Roselia Bonù; Eduardo Brocca
Toletti; Emanuela Campani;Walter Capelli; Paola Carabelli;
Franca Carra; Gianpiero Castiglioni; Donatella Coira;Gladys
Colmenares; Sergio Colombo; Sonia Conti; Roberto Cozzi;
Raphael De Vittori Reizel; Dodo (Fabrizio Menotti); Gilberto
Facchinetti; Massimo Fergnani; Silvana Feroldi; Liliana Farini;
Massimo Fontana; Antonio Franzetti; Vittore Frattini; Flora
Fumei; Fabrizio Galli; Luca Ghielmi; Piera Limido; Sergio
Longhi; Nicoletta Lunardi; Nicoletta Magnani; Anita Mandelli;
Ruggero Marrani; Fabio Milani; Enrico Milesi; Alberto Nicora;
Giulio Palamara;Laura Pasquetti; Ugo Perini; Elisabetta
Pieroni; Ezio Pinciroli; Marco Saporiti; Ernesto Saracchi;
Celeste Solari; Alessia Tortoreto; Stefano Volpe; Bruna Zanon;
Simona Zonca.
INFO: 335 5443223 www.circolodegliartistivarese.it; www.cat-confesercenti.va.it
Conferenza Stampa: lunedì 8 settembre 2008 alle ore
10.30, presso
la sede della CONFESERCENTI di Varese, via Mercantini 15 .
******
Per la Comunità Montana della Valganna e
Valmarchirolo: mostra "RUOTE"
L’antico
Maglio Pavoni, di Ghirla,bene unico e inestimabile
della civiltà contadina della Valganna, riproposto in una
serie di mostre d’arte da alcuni anni, è ancora fulcro
artistico per opere pittoriche e scultoree sul tema del
ciclismo.
Un gruppo di
noti artisti della provincia di Varese interpreta in libertà
di tecniche e di espressività, il tema della bicicletta nella
sfida dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada. Sono: Francesca
Anastasi; Luciano Bernocchi; Gianpiero Castiglioni; Sergio Colombo; Roberto
Cozzi; Dodo (Fabrizio Menotti); Liliana Farini; Antonio
Franzetti; Fabrizio Galli; Luca Ghielmi; Piera Limido; Enrico
Milesi:, Alberto Nicora; Giulio Palamara; Elisabetta Pieroni;
Ezio Pinciroli; Marco Saporiti; Alessia Tortoreto; Simona
Zonca.
Dal 6 al 28 settembre
2008
Inaugurazione: sabato 6 settembre,
ore 17
Mostra "IN CORSA"-
L’Atelier di Jo
(il luogo d’incontro e di esposizioni in via Garibaldi 24 a
Biumo Inferiore, creato da Luca e Rita Ghielmi) ha riservato
il periodo 17 settembre – 1 ottobre incluso per una
mostra dedicata agli artisti del Circolo degli Artisti di
Varese, in occasione dei Campionati Mondiali di Ciclismo su
strada 2008.alle
21 del 17 settembre inaugurazione. Presentazione di Fabrizia Buzio Negri.
Terminato l’evento
"Vetrine d’Arte", il Circolo degli Artisti
è stato invitato al Sacro Monte (per valorizzare
questa splendida testimonianza d’arte con eventi
particolari) a portare le opere sul Ciclismo all’Albergo
Ristorante Sacro Monte e presso gli altri ristoranti del borgo
che hanno aderito alla manifestazione. Così le opere ‘ciclistiche’
continueranno a vivere ancora per un po’!! Le prime due
settimane di ottobre.
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NOTTE
BIANCA A
VARESE "Giardini e
meraviglie" Sabato
28 giugno dalle
18.30 alle 2.00
"NATURA MERAVIGLIOSA"
mostra d'arte con opere
di Vanni
Bellea; Walter Capelli; Paola Carabelli; Sergio Colombo;
Roberto Cozzi; Alberto David; Liliana Farini; Luca Ghielmi;
Gina Montani; Giulio Palamara; Elisabetta Pieroni; Marco
Saporiti
Varese - Salone Estense - via Sacco
nello splendido Palazzo Estense
fatto costruire nella seconda metà del XVIII secolo da
Francesco III d'Este, duca di Modena e signore di Varese, su
disegno di Giuseppe
Bianchi.
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NOTTE
BIANCA A
COMO "Luci d'acqua" Sabato
14 giugno dalle 19 alle 2.00
COMO - CORTILE ANTICO
DI PALAZZO CERNEZZI
nello splendido edificio sede del Municipio, nel cuore della città
in corso Vittorio Emanuele II.
"Iridescenze tra
Natura e astrazione"
mostra d'arte con opere
di
Francesca Anastasi,
Alberto David, Nicoletta Magnani.
Nell’ambito della serata, l’Orchestra
Giovanile dell’Accademia Europea di Musica - Erba terrà due
concerti di musica classica (ore 20.30 e ore 22).
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ART CRO SSING
traversamento dell’arte contemporanea,
tra figurazione e
astrazione, materia e colore
ROBERTO COZZI, ANTONIO FITTIPALDI, GINA
MONTANI, ELISABETTA PIERONI
Milano - Spazio Lattuada
Via Lattuada 2 (ang. Viale Montenero) MM3
fermata Porta Romana
Orario :
da lunedì a sabato 10 -19. Ingresso libero
14-24 maggio 2008
Vernissage :
MERCOLEDI’ 14 MAGGIO dalle 18.30 alle 21. Cocktail
T ra contaminazioni e transiti, l’arte del XXI secolo
incrocia modi e storie differenti, cortocircuitando l’utopia
moderna di traversamenti culturali nell’eclettismo di
variate tensioni artistiche. Emerge
ancora la figurazione, accanto al polimaterico e alla
non-forma, così come si evidenzia la manualità dell’arte
applicata: il tutto da riconsiderarsi nel più significante
potenziale espressivo, alla luce del dilagante nomadismo
culturale. Gli artisti
della mostra ART CROSSING sono dentro questo
momento storico, in una libera traiettoria di creatività,
puntando sia sulla sperimentazione soggettiva, sia sull’allusività
citazionale.
******
" L’alba del
giorno nuovo"
8
giovani artiste per l'8 Marzo
Patrocinio del Comune di Varese e
del Soroptimist Club Varese
Varese – Sala Veratti dall’8 al 16 marzo
2008
Francesca Anastasi, Alessandra Brambilla,
Gabriela Carbognani Hess, Nicoletta Magnani Elisabetta
Pieroni, Elena Rizzardi, Alessia Tortoreto, Simona Zonca
Arte e solidarietà: 8 giovani artiste per l’8 marzo
potrebbe essere il titolo alternativo per questa esposizione,
che ha il Patrocinio del Comune di Varese e del Soroptimist
Club Varese.
"L’alba del giorno nuovo" è il titolo scelto
per dare una speranza in tante direzioni, non solo per
le giovani artiste convocate tra le più motivate nella
ricerca in una eccellente multiformità espressiva, ma perché
l’8 marzo arrivi anche con una intenzione di solidarietà
per dare un aiuto alla meritoria associazione "Varese Con
Te".Oltre alle opere in esposizione, c’è la
disponibilità da parte delle artiste di un’opera a
quotazione più limitata da offrire per aiutare i volontari di
questa importante associazione che cura a domicilio i malati
terminali. Esiste oggi l’arte "al femminile" e "al
maschile"? Di certo la risposta è negativa; "l’altra
metà del cielo" ha scardinato la ristretta visione
culturale-artistica dei secoli passati, in un confronto che
vuole ritessere nel "nuovo" le trame dell’arte.
Nell’espressione dei diversi mondi creativi, nell’evoluzione
dell’arte giovane nella provincia di Varese, dall’Alto
Milanese alla vicina Svizzera, ciò che si vuole indagare
e cercare nelle innumerevoli forme dello sguardo artistico al
femminile, è la donna come libera protagonista accanto all’uomo,
entrambi narratori della propria proiezione culturale, in
rappresentazioni-simbolo trasversali alle diverse culture del
mondo. E l’opera
artistica, tout court, ancora una volta è chiamata ad
esprimere la realtà in maniera universale, superando ogni
barriera: il dirompente giovane linguaggio dell’arte
contemporanea ha oggi più che mai il compito di affermare una
migliore comprensione del nostro tempo.
Dall’8 al 22 marzo
la mostra continua nello SHOW-ROOM DI RODA - GAVIRATE
Via Tinella 2 (superstrada lago)
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A GENOVA DAL 26
GENNAIO AL 3 FEBBRAIO 2008 LA
14ª EDIZIONE DI ANTIQUA
Nei padiglioni della Fiera di Genova,
70 espositori selezionati e
una rara esposizione di porcellane Compagnie delle Indie. le
antiche porcellane cinesi nate per l’esportazione verso l’Europa
a cura di Fabrizia Buzio Negri
N ove giorni di alto antiquariato in Fiera a
Genova con settanta espositori altamente qualificati e una
vera chicca: come mostra collaterale, Antiqua 2008 presenterà
infatti una rara esposizione di porcellane "Compagnie
delle Indie", ovvero antiche porcellane cinesi realizzate
appositamente per i paesi europei tra il XVI e il XVIII
secolo. L’appuntamento
con l’antiquariato di alta epoca in programma dal 26 gennaio
al 3 febbraio giunge alla sua quattordicesima edizione secondo
una formula consolidata che vede l’organizzazione di
Symposium in collaborazione con Fiera di Genova SpA.
Selezionatissime le presenze, fra cui spiccano prestigiosi
nomi italiani e stranieri. Il percorso della mostra,
completamente rinnovato, si snoderà tra dipinti antichi,
mobili di valore storico e artistico, tappeti antichi,
gioielli ricercati, orologi da collezione e argenteria
pregiata. E ancora, stampe, vetri, ceramiche e maioliche,
pizzi e tessuti ricamati.
"Porcellane Compagnia delle Indie (XVI-XIX
secolo) Meraviglie e rarità da un’importante collezione
privata" sarà una scoperta di autentiche meraviglie
provenienti da una collezione privata, oggetto per la prima
volta di una mostra aperta al pubblico proprio in occasione di
Antiqua 2008. Curata da Fabrizia Buzio Negri, la
mostra presenta una trentina di porcellane cinesi in perfetto
stato di conservazione, con rare raffigurazioni esclusivamente
"all’europea". Le relazioni commerciali con la
Cina iniziarono nel 1514 con l’arrivo dei Portoghesi a
Guangzhou (Canton) e continuarono con gli Olandesi, diventati
in seguito i principali esportatori di porcellana cinese verso
l’Europa.Le scene rappresentate spaziano in tutte le
direzioni: soggetti mitologici, temi biblici, soggetti
galanti, argomentazioni marinare, scene di caccia e di sport,
emblemi massonici fino ai soggetti religiosi, detti della
"Compagnia del Gesù". Famiglia Rosa, Kraak
Porcelain, Porcellana Grisaille: queste le principali
caratterizzazioni dei manufatti in mostra, datati come epoca
di esecuzione tra il regno di Wan-Li, 1573-1619 (dinastia Ming)
e il regno di Jiaqing, 1796-1820 (dinastia Qing), in
particolare sotto i regni di Kangxi (1662-1722), Yongzheng
(1723-1735), Qianlong (1736-1795).Da questa esposizione si
comprende come la porcellana cinese abbia conosciuto tanto
successo nei Paesi dell’Occidente per le sue rare qualità
estetiche, tali da suscitare l’interesse di Papi, Re,
Imperatori, diventando status symbol nella nobiltà e
nelle classi particolarmente abbienti. Artisti
europei tra i più famosi inviarono bozzetti, cartoni,
disegni, per essere eseguiti in Cina su porcellana. Il nome
più celebrato è quello del pittore Cornelis Pronk
(1691-1759) nato a Groningen, Olanda, di cui sono esposti
alcuni pezzi importanti.
Tra le porcellane presentate,
caratteristici gli esemplari ‘animalier’; della Famiglia
Rosa, un raro piatto rettangolare "Re Salomone e
architetti" e "He-He" ovvero i gemelli
sorridenti, personificazione di unione e prosperità; in
grisaille una splendida coppa commemorativa dedicata a
"Sua Grandezza" Guglielmo IV d’Orange; particolare
il piatto "Il Pescatore" decorato in camaieu rosa,
derivato da un disegno di Abraham Bloemaert. Poi, zuppiere,
brocchette e teiere dai delicati soggetti naturalistici e
dalle colorazioni brillanti.Gli esemplari esposti, per la
maggior parte pubblicati sulle più autorevoli monografie,
sono accompagnati da schede esplicative con annotazioni di
chiaro interesse storico e curiosità anche per i non addetti
ai lavori.
Nel quadro della collaborazione pluriennale
con il Distretto Lions 108 IA2 di Genova il vernissage a
inviti di Antiqua, in programma per venerdì 25 gennaio, si
aprirà alle 16 con una conferenza su "Collezionisti e
Mercanti d’Arte in Liguria tra ‘800 e ‘900",
relatrice Maria Flora Giubilei, direttore della Galleria di
Arte Moderna di Genova e Raccolte Frugone.
***************
"GRANDE GRANDE GRANDE"
Varese - Villa Baragiola /// dal 10
novembre al 9 dicembre 2007
Due eventi - Due appuntamenti d’arte,
cultura e ambiente con il Patrocinio del Comune di Varese, la
collaborazione dei Musei Civici e della Provincia di
Varese
Premio "Circolo degli Artisti di
Varese" 2007 - ottava edizione- Varese - Villa Recalcati -Piazza
Libertà/Casbeno Consegna Premio (medaglia in argento del
Maestro Floriano Bodini) al prof. Salvatore Furia per
la competenza scientifica nella salvaguardia della Natura e
per avere realizzato la "Cittadella di Scienze della
Natura" al Campo dei Fiori
//Conferenza: "Il clima che
cambia".
"Grande Grande Grande": uno spaccato emozionale
fatto di 50 opere d’arte dalle libere dimensioni. Riprendendo,
con altre significazioni, il titolo di un successo della
cantante Mina, la rassegna prende avvio da una infinita e
inesplorata temperie di scene artistiche dell’oggi, per
convergere su di una situazione di territorialità, a specchio
di una più vasta espressione di creatività. Ogni opera sarà
lì a parlare per sé, ma anche a indicare modi e tempi più
allargati: nelle corrispondenze e nei confronti tra ricerche
artistiche individuali e diversificate, armoniose o
dissonanti. Installazioni, scultura, pittura,
fotografia, per gli artisti di "GRANDE GRANDE
GRANDE":Antonio Bandirali - Vanni Bellea - Carola Benzi -
Luciano Bernocchi - Rita Bertrecchi - Floriano Bodini -
Giorgio Bongiorni - Roselia Bonù - Eduardo Brocca Toletti -
Emanuela Campani - Walter Capelli - Paola Carabelli - Franca
Carra -Gianpiero Castiglioni - Donatella Coira - Sergio
Colombo - Sonia Conti - Francesca Cottini - Roberto Cozzi -
Raphael De Vittori Reizel - Gilberto Facchinetti - Massimo
Fergnani - Silvana Feroldi - Massimo Fontana - Vittore
Frattini - Flora Fumei - Fabrizio Galli - Luca Ghielmi -
Sergio Longhi - Nicoletta Lunardi – Nicoletta Magnani -
Ruggero Marrani - Gigi Mascetti - Emanuela Mercandelli -
Enrico Milesi - Helen Claire Mitchell - Alberto Nicora -
Giulio Palamara - Laura Pasquetti - Diego Penacchio Ardemagni
- Ezio Pinciroli - Agostino Pisani - Marco Saporiti - Ernesto
Saracchi – Celeste Solari - Alessia Tortoreto - Lino
Trevisin - Stefano Volpe - Bruna Zanon - Simona Zonca
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RHYTHM & COLORS
Vanni Bellea, Luca Ghielmi, Fabio Milani,
Stefano Calderara
Milano - Spazio Lattuada
Via Lattuada 2 (ang. Viale Montenero)
4-13 ottobre 2007
Vernissage:
giovedì 4 ottobre dalle 18.30 alle 21. Cocktail e Performance
musicale: Michelangelo Decorato.
Per gli artisti della mostra Rhythm
& Colors più che mai vale il concetto
di "opera aperta", di "work in progress",
a svelare l’energia della creatività nell’espressione
della più alta specificità estetica. La loro ricerca muove
verso quell’immaginazione fortemente personalizzata in grado
di variare ritmi espressivi nella pluralità dialettica di
istanti creativi. Quasi scarica elettrica percettiva, l’avvertimento
vibrante del colore e della materia si fa esperienza
sensoriale e mentale insieme, coinvolgendo pensiero e istinto.
VANNI BELLEA agita una febbrile
tensione del colore nel procedere combinatorio del
"puzzle" con tessere e campiture che fa implodere o
esplodere a piacimento. Pare di sentire il frastuono del
vivere in questa illusione ottica frantumata, che delira per l’astrattismo
e per una sorta di dissoluzione linguistica; la sua fantasia
tutto divora in una pittura magicamente intrisa di un genuino
canto primitivo, rimbalzante nelle rifrazioni della luce di un
caleidoscopio vorticante.
LUCA GHIELMI, dopo una ventata di
colori liberi, sente la necessità che la vita entri di
prepotenza dentro le sue opere, per trasmettere altre emozioni
nel ritmo del non-colore. Nasce così una sorta di stenografia
bruciata dall’ansia di una visione velocizzata sulla carta
di giornale nel senso di un "presto"musicale e nel
gesto audace dell’olio. E’ il "quotidiano" di un
viaggio esistenziale che stringe cinematograficamente su
interni e annotazioni di situazioni particolari.
FABIO MILANI verifica la determinante
inversione di polarità che nel contemporaneo annulla la
supremazia della rappresentazione sui materiali impiegati:
dalla scrittura veloce del Dripping, rito della tribalità
pollockiana, sperimentato nel progetto "Styrenics"
(materiali plastici, schiume, colori acrilici) l’artista è
arrivato a uno srotolarsi lento di mutazioni formali
inaspettate, nell’oro e nell’argento, con tracce in
positivo/negativo per raccontare il
"non-tempo"interiore.
STEFANO CALDERARA è un giovane
artista, figlio del nostro tempo: il suo lavoro parte da un
materiale come la plastica, che pur di uso comune, può
offrire fascino e suggestioni. "Una rosa è una rosa è
una rosa…" E’ sempre e comunque una rosa nella
trasparenza della materia polimerica modellata, unita a stelo
e foglie prese dalla natura e irretite nella staticità dell’oggetto.
Una lavorazione sapiente che utilizza fogli di acetato,
trasformati dal calore, tra ironia e sogno.
******
Loredana Raciti "La Stanza dell’Artista"
Venezia - Chiostro
del Presidio Militare - Riva degli Schiavoni
Mostra a cura di Fabrizia Buzio Negri
nell’ambito degli Eventi Collaterali della
52. Esposizione Internazionale
d’Arte, La Biennale di Venezia
Catalogo Ed.
Leonardo Mondadori International
che riporta saggi di Fabrizia Buzio Negri, Claudio
Strinati, Valerio Dehò
9 giugno- 21 novembre 2007
Orari: da martedì a domenica 9.30-13.30 /
15.30-19. Fino al 30 settembre apertura prolungata
giovedì e venerdì alle 21.30 Chiuso
il lunedì - Ingresso libero
Presentazione stampa :
giovedì 7 giugno
2007, ore 20.30 Venezia,
Piccolo Teatro Arsenale, Calle della Tana
Conferenza stampa:
venerdì 8 giugno
2007, ore 18.30 alla
presenza del curatore Fabrizia Buzio Negri e dei proff.
Claudio Strinati e Valerio Dehò, Venezia,
Presidio Militare, Riva degli Schiavoni
Inaugurazione: sabato 9 giugno 2007 – ore
19.00
Nell’ambito degli Eventi Collaterali
della 52. Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di
Venezia, è presentata "La Stanza dell’Artista"
di Loredana Raciti, a cura della Soprintendenza al Polo
Museale Romano e del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo.All’interno
della prestigiosa cornice del Presidio Militare di Riva
degli Schiavoni a Venezia, la grande installazione darà
modo al visitatore di entrare in stretto contatto con l’intima
ispirazione dell’artista, in uno spazio dove lo spirito
creativo trova espressione.
Racchiusa in un cubo dalle spiccate
caratteristiche multimediali e tecnologiche, la visione
emozionale dell’opera prende forma in questa Stanza
ideale, dove ogni singolo oggetto è significativo e
simbolico, nel preciso intento dell’artista di ricreare l’atmosfera
della propria personale ricerca, coinvolgendo lo spettatore in
un multiforme percorso di emozioni visive e intellettive.
"La Stanza non solo è il
laboratorio dove l’opera viene pensata elaborata e
formulata, ma è anche l’opera stessa, nel momento della sua
presentazione e spiegazione nella sua perfetta compiutezza. E’
una sorta di epifania interiore dell’artista che tuttavia
non ha lo scopo di creare uno spazio di contemplazione o di
sosta dell’ immaginazione, ma, al contrario , intende
sollecitare un discorso "attivo" in cui la Stanza
funge da scrigno di aspettative ben concrete, attraverso le
quali si possa recuperare quella sorta di stupefazione cui il
processo creativo è implicitamente legato, ma in una
prospettiva di felicità e di reale coinvolgimento
emotivo". Prof. Claudio Strinati L’installazione
è stata sviluppata come un unico progetto, sincresia tra
arte, elementi tecnologici e materiali d’avanguardia.
"Un nomadismo aperto a culture
intriganti, lungo l’asse Oriente-Occidente, - descrive
Fabrizia Buzio Negri - deposito di potenzialità espressive
dalla soggettività autobiografica alle prospettive spesso
contraddittorie del presente. Con la libertà di viaggiare nei
territori sconfinati della fantasia.Il tempo scorre
inarrestabile: "La Stanza dell’Artista"
materializza il suo sentire e il suo pensare, inizio e fine di
una profonda intimità, luogo della dispersione
emozionale/intellettuale e, insieme, unicum su cui poggia l’energia
della creatività" Loredana Raciti approda a questo progetto
dopo un lungo percorso artistico, iniziato nel 1996 con la
ripresa della tecnica collage di matrice cubista,
reinterpretata con fotogrammi cartacei che emergono da sfondi
cromatici. La sua cultura eclettica e cosmopolita la porta ad
abbracciare il Metropolismo di Achille Bonito Oliva e
le sperimentazioni che riflettono la moderna comunicazione
mediatica e il condizionamento rispetto alla coscienza
collettiva; una battaglia contro la pressione psicologica e
contro i luoghi comuni.
Il viaggio artistico a partire dal 2000
compie un ulteriore trasformazione emotiva, impossessandosi
della materialità della natura e dei vivi colori della terra:
intensi cromatismi dal giallo ocra al rosso pompeiano
compongono i lavori, dove l’animo intimista dell’artista
emerge, scalfito da rigidi chiodi che contornano le cornici. L’apice
coloristico e la pienezza delle forme travolgenti si esprimono
nella mostra del 2003 alla Peggy Guggenheim Collection di
Venezia, felice momento creativo e d’ispirazione. Nel
novembre 2005 la sinuosità del movimento corporeo affascina
lo spettatore nella mostra-spettacolo al Teatro Nazionale dell’Opera
di Bucarest. Ora il viaggio interpretativo dell’artista,
sempre in continuo evolversi, giunge qui a Venezia alla
visione tridimensionale della sua ispirazione, "La
Stanza dell’Artista".
Nell’interno, agli elementi artistici, la
Porta luminosa, la Lampada di Aladino, il Tavolo
del Bosco, unità reali ed emblematiche, proposti
"in una sorta di laboratorio della surrealtà"
fa da controcanto YellowTale, video-frame di un minuto
e otto secondi dal ciclo P/Art, a painting in motion."Un
progetto universale, democratico, contemporaneo, funzionale,
dilagante, altamente emotivo e comunicativo", totalmente
fruibile e libero potendo essere infatti scaricato in formato
MP3 e su qualsiasi altro supporto digitale, proponendosi come
modulo d’arte che non si nega alla tradizione, ma si evolve.
Come ben spiega il critico Valerio Dehò: "i frames
del video vengono così composti secondo associazioni e
rimandi di tipo pittorico, dando una chiave di lettura
indicativa della volontà dell’artista di stabilire un
rapporto fisico tra le immagini in movimento e l’opera. Una
nuova forma di arte in movimento sintetizzata da tratti
pittorici di impatto di colore, un ragionamento per immagini
in cui il colore di volta in volta detta la tonalità".
Come descritto in catalogo, nel testo
antologico dalla curatrice della mostra, il critico Fabrizia
Buzio Negri: "P/Art rifugge l’univocità convergente
dello schermo attraverso una diaspora cromatico/musicale di
brani che guidano entro l’idea stessa dell’immagine, come
cifra di riferimento di un mondo interiore. YellowTale è il
grano maturo simbolicamente riferito, con il vento che
scompiglia le meraviglie della Natura, a un’Essenza divina
generosamente disposta verso l’animo umano".
La multimedialità dell’installazione e l’uso
di avanzate tecnologie per la realizzazione di questo progetto
di contaminazione artistica non si discostano dunque "dall’intensità
emozionale dell’opera ripercorsa attraverso una estensione
tridimensionale che non si allontana dalla sua radice
concettuale". Le
pareti blu cobalto accentuano l’atmosfera onirica, il mondo
visionario di magia e mistero che La Stanza racchiude.
La Lampada di Aladino, faro di luce nell’ombra,
rappresenta l’avverarsi di un desiderio di sentimento, un
messaggio di risveglio; la Porta luminosa infonde il
senso di precarietà dell’esistenza, dove le due libellule,
simboli del misticismo e dell’aldilà, cercano di porsi come
spiriti guida dell’anima; il Tavolo del Bosco rimanda
alla Natura, nell’inscindibile legame che ogni uomo ha con
gli altri esseri viventi e dunque un monito al rispetto della
vita e all’animo infantile di ognun; il Letto giapponese
con cuscino di legno simboleggia il rigore e il dolore del
sacrificio dal quale lo spirito dell’artista sfugge grazie
agli Stivali volanti per cavalcare la libertà
espressiva e artistica del proprio pensiero.
L’impianto emozionale-ideale della Stanza
ben si concilia dunque con l’avveniristica tecnologia
applicata per la costruzione della struttura, realizzata da
3M, con l’utilizzo per la parte interna di una particolare
pellicola a stratificazione di colore che ripropone fedelmente
in stampa, a seguito di una campagna fotografica effettuata,
il pavimento dello studio romano di Loredana Raciti. L’obiettivo
di sincresia tra opera d’arte, tecnologia e innovazione è
accentuato anche dall’applicazione per l’esterno di un
progetto di nanotecnologia sviluppato da Euromed e consolidato
da ricerche del Politecnico di Milano: i moduli costruttivi di
base della struttura della Stanza sono stati rivestiti
con mattonelle ceramiche fotocatalizzatrici, che grazie al
processo di ossidazione della pellicola di titanio della quale
sono ricoperte, consentono l’abbattimento delle sostanze
inquinanti presenti nell’ambiente.
v
*****
Per la prima volta in Italia
Madeleine
Paternot "Sogni d'Oriente"
Milano - Galleria Arte Reale
- Via Sant'Andrea 10/A 11-21 settembre 2007
Oriente/Occidente: contaminazioni e
transiti /testo in catalogo di
Fabrizia Buzio Negri
Più antropologa o più sognatrice?
Difficile dire. Madeleine Paternot ha incrociato storia e
geografia di molti Paesi, cortocircuitando l’utopia moderna
di traversamenti culturali tra Oriente e Occidente, tra Nord e
Sud del mondo. Di cultura americana, svizzera di nazionalità,
viaggiatrice di un Grand Tour contemporaneo perché nomade di
vocazione, conosce a fondo diversificati modi di vivere e l’eclettismo
di variate tensioni artistiche.La sua formazione avviene dopo
i tempi della "smaterializzazione" dell‘arte
quando, terminato il primato dei valori concettuali
affermatisi negli Anni Settanta/Ottanta, emerge ancora la
figurazione, da riconsiderarsi e da interrogarsi nel suo
potenziale più significante, alla luce di un nuovo dilagante
nomadismo culturale.Madeleine Paternot è figlia di questo
momento storico; affronta la rinnovata scena dell’arte da
autodidatta lungo una libera traiettoria di creatività,
puntando sia sulla sperimentazione soggettiva, sia sull’allusività
citazionale tra esotismo e razionalit Nell’archivio della
sua mente, agli studi di antropologia si affiancano
contaminazioni stilistiche tra Orientalismo ed Espressionismo,
movimenti di grande ‘appeal’ mai disattesi dall’inizio
del Novecento in poi: nello slittamento attuale dei linguaggi,
l’artista inizia a sviluppare personali condizioni di un
sensibile transito verso un circuito creativo innescato tra
pittura e interior design.Pragmatismo e sogno appartengono al
’background’ esistenziale che Madeleine riversa nella
pittura, in cui la figuralità vive in una duplice valenza,
pittorica e mentale.Una "téchne" raffinata riesce a
dare connotazioni straordinariamente originali alle opere,
sottratte ai tradizionali riferimenti pittorici, in una
disciplina di visione tutta orientale riscontrabile nel non-luogo.
Inventa un procedere pittorico in cui la lacca cinese a base
di gusci di scarabeo si mescola all’oro zecchino, un
utilizzo sapiente di tecniche antiche per creare morbidezze
simili alla seta.Il nudo femminile, liberato da obblighi
referenziali spazio-temporali, si offre, sensuale, a
variazioni imprevedibili nell’oro di fondo, emergendo in un
freddo colore antinaturalistico fortemente connotato nella
linea scura del contorno, in una serie infinita di toni verde
Celadon, riferiti a una preziosa porcellana di Cina.Anche se
mitigata dalla presenza floreale stilizzata, l’intensità
del contrasto coloristico segnala l’isolamento della figura,
spesso dedicata all’autoritratto, riflettendo in essa un
profondo senso di solitudine. Accanto, brani calligrafici di
ideogrammi cinesi: non elementi a sé stanti, ma un
completamento vicendevole alla composizione.E anche per chi
non è in grado di comprendere il sistema ideografico in uso
in Cina, fondato su una forte astrazione compenetrata alla
concettualizzazione delle immagini, l’intento narrativo
della Paternot è percepibile emotivamente con l’intuito e i
sensi.Piccole e grandi tele spesso divengono paraventi oppure
svolgono il loro raccontare in dittici e trittici: i nudi di
donna, immersi in un indistinguibile passato/presente/futuro,
riportano l’eco lontana di visioni d’Oriente, nel gesto
fermo di una individualità psicologico/esistenziale derivata
dal mondo occidentale.
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Estate
2007-le
mostre allo Spazio d’Arte "Il Maglio di Ghirla"con
il Patrocinio della Comunità Montana della Valganna e
Valmarchirolo
A Ghirla,
lungo la Statale Valganna, all’altezza del bivio Ghirla/Cunardo/Ponte
Tresa, nell’antica costruzione che accoglie lo splendido
vetusto Maglio e nell’edificio contiguo, anche per l’estate
2007, è prevista una serie di eventi artistici, per
continuare un discorso iniziato negli scorsi anni con
successo.L’antico
Maglio Pavoni (XV-XVI secolo) mosso dalle acque del torrente
Margorabbia, era il luogo dove avveniva la lavorazione del
ferro per gli attrezzi agricoli del tempo e per la ferratura
dei cavalli.Il suggestivo complesso di edifici dell’antica
officina è stato restaurato per l’impegno della Comunità
Montana della
Valganna e
Valmarchirolo: il presidente Maria Sole De Medio e l’assessore
alla Cultura Umberto Favella sottolineano la volontà di fare
apprezzare nel modo più ampio un bene unico e inestimabile
della civiltà contadina del territorio.
Questo il
programma delle mostre d’arte per l’estate 2007:
"L’arte
del fare: la terracotta policroma di Ruggero Marrani e le
tecniche miste di Toni Vetrano". Nelle sculture
"interattive" di Marrani, da manipolare da
parte del visitatore, coesistono magie, umanesimo,
esoterismi di antiche tecniche operative, mentre la pittura
di Vetrano vive nel canto e controcanto di una temporalità
suggestionata dalla materia cromatica. Dal 14 al 27
luglio. Inaugurazione: 14 luglio, ore 17.30.
"Tra
pittura e scultura: i confini del linguaggio artistico".
Opere di GianPiero Castiglioni e Pietro Sormani. Sono due
artisti che tendono a superare la divisione tradizionale tra
pittura e scultura. Castiglioni muove l’esplorazione
pittorica dell’astrazione verso la tridimensionalità e
Sormani, già giornalista del Corriere della Sera, si
concentra su segni elementari, parole e immagini, in un
procedere pittorico evocativo di una sorprendente leggerezza
dell’essere.dal
29 luglio al 30 agosto.
Inaugurazione: 29 luglio, ore 17.30.
"Enigma
Donna. Roselia Bonù - Nicoletta Magnani". Ecco due
artiste dalle insolite espressioni, tra i frammenti di
cristalli colorati a individuare terre, acque, vulcani, nel
fluire naturalistico della Bonù e l’emergere di figure di
donna nella visionarietà di spazi luminescenti creati dalla
Magnani. dal 2 al 16
settembre. Inaugurazione:
2 settembre, ore 17.30
Orario
di apertura:
mercoledì 15.30 -18.30; sabato e domenica 10.30-12.30 /
15.30-18.30 Ingresso libero. Info: 0332 590224;
335 5443223.
All’inaugurazione,
si vedrà il Maglio in funzione
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Adriano Bozzolo
NEL SEGNO DELLA FRATERNITA’
Varese - Civico
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago
31 marzo - 27 maggio 2007
Apre il 31
marzo nelle antiche sale del Castello di Masnago, la grande
mostra antologica dedicata allo scultore ADRIANO BOZZOLO
(Varese, 1927 - ). L’artista, le cui opere sono state
esposte in più di cento esposizioni in Italia e in Europa,
rimane profondamente legato al territorio di Varese e della
Svizzera, in cui ha vissuto e intensamente lavorato, lasciando
segnali molto interessanti nel cammino della scultura del
secolo scorso.Promossa dal Comune di Varese e dal Circolo
degli Artisti di Varese, la mostra si avvale del Patrocinio
della Regione Lombardia, della Provincia di Varese, della
Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo. Il curatore
ha attuato uno studio approfondito anche negli aspetti meno
conosciuti dell’operatività dello scultore.
Proveniente da
un’antica famiglia di pittori, scultori, decoratori che
dalla Val Marchirolo andava a decorare palazzi di Lucerna,
Strasburgo, Vienna, Adriano Bozzolo, che nel 2007 compie
ottant’anni, si è diplomato a Milano presso il Liceo
Artistico di Brera.. Ben presto incomincia a scolpire, creando
subito una vasta produzione di statue a soggetto sacro,
iniziata con la posa di un S. Gerolamo in marmo di Candoglia
su una delle guglie del Duomo di Milano.Da
quel momento ha allestito più di cento esposizioni
personali, in Italia, in Svizzera, in Germania: molte le
committenze private e pubbliche di prestigio, tra cui il
Monumento "Per la fraternità dei popoli" alla
dogana italo-svizzera di Ponte Tresa inaugurata nel 1987 dal
presidente del Consiglio degli Stati Svizzeri e dall’allora
presidente del Senato italiano Giovanni Spadolini.Nel
percorso dell’esposizione sono presentate più di trenta
sculture anche di grande dimensione, in un repertorio che
prende avvio dalle opere storiche, "Danza della
Fraternità","Sete di luce","Voce d’eterno",
per continuare con le importanti serie "Raggi di
Sole", "Grande sole" e le figure femminili
ricorrenti nella creatività dello scultore, culminanti nella
"Maternità". Alle pareti un paio di bassorilievi
"Coro", "Sette note", disegni preparatori
e alcuni dipinti a olio. Nel
catalogo, che riporta le immagini di tutte le opere esposte,
nonché un’antologia critica e gli apparati biografici,
Fabrizia Buzio Negri scrive in un testo dal titolo: "Il
canto della luce nella
trascendenza scultorea di
Adriano Bozzolo":"…Per
capire a fondo quali siano state le urgenze nelle scelte
fondanti della scultura di Adriano Bozzolo, bisogna
"leggere" le fenomenologie confluite nella sua
ricerca. Bozzolo si avvia al lavoro scultoreo utilizzando
regole e tecniche tradizionali, necessario fondamento per
prendere poi le distanze dalle valenze più classiche, da
mettere in discussione, da disconoscere, per conseguire un’elaborazione
formale soggettiva e psicologicamente intrigante...Per Bozzolo
la soluzione dei problemi formali appare sempre in funzione di
una lucida coscienza espressiva ed introspettiva. Lo spazio
rimane ‘attorno’ alla scultura dando la sensazione di uno
spazio ambientale, direi, trasparente, aria, vento e nella
lontananza un paesaggio immaginato…
Lo slancio utopistico si
genera dal "Tema della Fraternità", sogno che
appartiene alla storia dello spirito umano e in cui l’artista
crede strenuamente, pur conoscendo il lungo tormentato itinere
dell'uomo. La "Danza della Fraternità", 1978, una
prova iniziale che gli serve per misurarsi subito sul tema, si
concentra in tre figure di adolescenti, pudiche e leggiadre,
convincenti nella plastica nitida, a innescare un simbolismo
assolutamente non banale. Una narrazione acuta e vibrata segue
nel procedere artistico successivo, ricco di intuizioni
preziose, come nell’altra versione datata 1990 della
"Danza della Fraternità", siglata
da un’ardita verticalità.
Sarà
il monumento del 1987 "Per la Fraternità dei
Popoli", tuttora visibile alla frontiera italo-svizzera,
a rimanere fondamentale per l'essenzialità emblematica
convergente nelle due figure agganciate nello spazio, in una
precisa vocazione all'antimonumentalità, nel tocco scultoreo
sensibile alla luce e, soprattutto, nei caratteristici
passaggi di matericità tra levigature e superfici scabre…
Nella tanto agognata immaterialità, l'arte di Adriano
Bozzolo si svela messaggio rivolto al sentimento sacro della
vita, alla fratellanza universale, a quella religiosità
intrinseca all'animo dell'Uomo. La corporeità non si
articola in orientamenti spaziali, liberata com’è quasi
totalmente del suo peso, nella dimensione straordinaria dell’elemento
luce e nelle possibilità offerte dalle direzioni compositive
dominanti, verticale, orizzontale, ortogonale, privilegio in
più per ricondurre le sculture a orchestrazioni di pensiero
assoluto.."Grande Sole" s’inventa, più volte, una
sfida aperta alle leggi della gravità terrestre nell’evoluzione
di un cerchio frantumato a definirsi perimetro e superficie.
Si accentua una sorta di rigenerazione spirituale universale,
nell'ossessiva presenza della luce solare folgorante da cui
uscire o a cui tendere...."
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MALPENSART, L'ARTE NEL TEMPO DELLA
GLOBALIZZAZIONE.
A MalpensaFiere, dieci gallerie e un
gruppo di artisti raccontano l'arte oggi.
Dieci gallerie e una ventina gli artisti in
mostra a MalpensArt 2007: diversi per tecniche, espressività
e riflessioni, hanno in comune lo sguardo sul Terzo Millennio.
La mostra racconta l’arte dentro gli aspetti di un tempo
globalizzante e globalizzato, che consuma rapidamente. Le
dieci gallerie selezionate, presenti lungo la direttrice che
va da Milano a Varese, espongono lavori assolutamente
emblematici del nostro tempo. Le opere, in mostra da
sabato 24 febbraio a domenica 4 marzo all'interno
della manifestazione ArredoeCasa, potranno essere acquistate
dai visitatori. Orari: da lunedì a venerdì 18-23;
sabato 15-23; domenica 10-20.
Il percorso offerto da MalpensArt si apre
sulla scena artistica contemporanea, sintetizzata in modo
rappresentativo in questa manifestazione. Infatti le opere
sono un riassunto di quanto avviene nel panorama nazionale e
internazionale, attraverso diversi linguaggi ed espressività.
Nelle opere esposte non è presente quella centralità che
aveva ispirato nel passato, quando l’opera ci rivelava
eventi, personaggi o visioni. Qui, invece, al centro di tutto
è il linguaggio.
Dichiara Fabrizia Buzio Negri, critico
d'arte curatrice della mostra: "Gli artisti presenti a
MalpensArt 2007 hanno evitato da tempo la facile operatività,
per muoversi verso un procedere creativo inscritto nell’ambito
di ricerche impegnate e vivaci. Un segnale da tener presente
riguarda la qualità e l’originalità delle scelte creative
presentate: differenti espressività, molteplici tendenze
derivate da tecniche diversificate offrono al pubblico
opportunità di riflessione sui contenuti che mai si
allontanano dalla dimensione odierna del vivere. Il reale si
mescola alla fantasia, affascina la componente ludica, si
radicano tensioni arcane, nascono vibrazioni fortemente
emozionali da colore e materia. Non vi sono più Manifesti,
né ‘diktat’ di tendenze. L’opera d’arte della contemporaneità si interroga, individuando in
modo autonomo
le tante risposte possibili."
MalpensArt 2007/ elenco degli artisti:
VANNI BELLEA,
CAROLA BENZI,
ADELIO CAIMI,
SILVIA CALDINELLI,
FRANCA CARRA,
MAURO COIRA,
GINO CORSANINI,
ROBERTO COZZI,
MILO FAZIO,
FRANCESCA LUCCHINI,
MASCETTI DA MONVALLE,
ENRICO MILESI,
STEFANIA M.T. PELLEGATTA, EZIO
PINCIROLI, MARCO SAPORITI, TUTTAFANTASIA,
GRAZIELLA ZANABONI.
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"Albero, mistero e
vita" Dipinti di Marco Saporiti
Chiostro di Voltorre - Gavirate
dal 2 al 31 dicembre 2006
Un approccio particolare al tema
naturalistico è la testimonianza pittorica di Marco Saporiti,
artista che vive e lavora a Gavirate. La singolarità della
sua pittura si pone nel linguaggio, che si sviluppa ‘oltre’
la realtà, per giungere a una lettura di tipo
metafisico.Saporiti ha sempre lavorato ‘dentro la Natura’,
per rivivere con il cuore e la mente certe emozioni tra luci e
colori. L’albero è protagonista assoluto della scena,
sia che sullo sfondo si intravvedano le verdi colline del
Varesotto, sia che compaia uno scorcio di mare, sia che si
scorgano le acque del lago.Poco importa quale sia la
stagione.
Dalle nevicate al rigoglio floreale della
primavera, Saporiti insinua nel dipinto la riflessione del
silenzio, affinché l’albero possa riuscire a dialogare con
chi osserva, nella dolcezza di un colore mai gridato con i
toni che tramutano l’uno nell’altro.Scrive in catalogo il
curatore, Fabrizia Buzio Negri: "Un’allusione alla
realtà che diventa poesia. Una pittura che dice di lunghe
attese segrete, davanti allo spettacolo naturale, nelle
attenuazioni cromatiche filtrate da un’emozione contenuta.
Ovunque, si coglie il distillarsi di una scrittura estetica
che si esprime entro il misterioso imprendibile senso dell’esistenza…Non
più tempo-chronos, ma una sensazione di atmosfere
sospese pur nella disciplina di forme e volumi chiaramente
distinguibili…
Un lavoro lentissimo, con le velature
progressive, per un rarefatto colorismo con le ombre appena
accennate dagli effetti di luce. Una naturalità
malinconicamente messa a fuoco nelle suggestioni dei ritmi
compositivi. La prima impressione che si prova,
guardando un dipinto di Saporiti, è di quiete, lontano dallo
stordimento della rumorosità quotidiana. Eppure c’è il
fremito di un rinnovamento vitale nell’albero, simbolo di
continuità nella Natura, per il tempo infinito al di là del
vivere umano. Pensieri, memorie, visioni. I
luoghi dell’anima, la fragilità dell’esistere, la forza
dello spirito. Attorno all’albero si coagulano suggestioni e
percezioni arcane. Metafora letteraria e favolistica:
dalla foresta incantata dell’ "Orlando Furioso" al
fantasioso mondo arboreo del "Barone rampante" di
Calvino, senza trascurare la tradizione delle fiabe..."
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Lavena Ponte Tresa
Sala Esposizioni Biblioteca Comunale
A un passo dalla Svizzera, sulle rive del
fiume Tresa la cui passeggiata lungofiume è stata di recente
rinnovata, si apre la Sala Esposizioni della Biblioteca
Comunale di Lavena Ponte Tresa, nel centro storico della
ridente cittadina, sempre molto animata per la vicina
frontiera, per i variegati mercati e le occasioni di incontro,
soprattutto nei fine-settimana.Prende avvio tra ottobre e
novembre, a cura del critico d’arte Fabrizia Buzio Negri,
una serie di mostre per presentare situazioni significative
nella ricerca artistica contemporanea.Questo il calendario:
"Il tempo della memoria"
- dipinti di Roberto Cozzi e Luciano Bernocchi
/27 ottobre - 2 novembre 2006
I muri raccontano…"Vecchi muri,
con la loro storia fatta dagli uomini, tracce di contatti
anche casuali…". Una carica espressiva inquietante
emerge dalla pittura di Roberto Cozzi, per quel mix di
elementi arcani, di memorie affioranti nel magma di una
tecnica mista simile all’affresco. Figurazione nella vitalità del colore. Un’energia
particolare vive nel mondo poetico di Luciano Bernocchi:
la leggibilità solare dei cromatismi muove con lievità verso
l’introspezione emotiva, nelle evocazioni sensibili di una
realtà che sulle tele riprende forma e riconoscibilità.
"Materia Colore Forma" - Gianpiero Castiglioni
10 - 19 novembre 2006 Nella libertà interpretativa di Gianpiero
Castiglioni, la polimatericità rimane il dato
fondamentale: nelle superfici geometricamente definite, i
tagli e gli inserimenti modulano gli spazi entro cromatismi
dai toni del magenta, mentre il fondo si muove come agitato da
turbamenti improvvisi. Dalla tridimensionalità delle opere a
parete, si giunge a vere e proprie sculture scaturite da
riscontri di emozioni esistenziali, superando la tradizionale
modellazione plastica.
"Vanni Bellea - Carmelo Tallarita: Le
sfide dell’arte" 24 - 30 novembre 2006
L’arte s’inventa sfide aperte a
tensioni, ironie, immaginazioni senza limiti.A riflettersi nei dipinti di Vanni
Bellea è la vita in tutte le sue molteplici
trasformazioni: personaggi, oggetti, atmosfere perdono la loro
fissità memoriale, per acquistare lo strano fascino, di un
‘puzzle’ infinitamente mobile nel gioco combinatorio
degli elementi, sottilmente destabilizzante. Una forte soggettività segna le opere di Carmelo
Tallarita: sono colore e materia in una pittura
aggressiva, nel segno evidente di un’assoluta audace
libertà narrativa tra spessori, gocciolature e graffi.La
tecnica mista accumula sabbie, polveri, gessi, per arrivare
fino ai conglomerati di espanso.
Orari apertura mostre: feriali 15-18; sabato
e domenica 10.30-12.30 / 15-18. Ingresso libero.
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"TEMALIBERO" -
Circolo degli Artisti di Varese mostra a cura di
Fabrizia Buzio Negri
con il Patrocinio del Comune di Varese
Sala Veratti/via Veratti - Varese dal 9 settembre al 1°
ottobre 2006
Antonio Bandirali - Vanni Bellea - Carola
Benzi - Rita Bertrecchi - Floriano Bodini - Giorgio Bongiorni
- Roselia Bonù - Lorella Bottegal - Eduardo Brocca Toletti -
Emanuela Campani - Walter Capelli - Paola Carabelli -
Gianpiero Castiglioni - Donatella Coira - Sergio Colombo -
Riccardo De Alberti - Raphael De Vittori Reizel - Gilberto
Facchinetti - Massimo Fergnani - Silvana Feroldi - Massimo
Fontana - Vittore Frattini - Flora Fumei - Fabrizio Galli -
Luca Ghielmi - Sergio Longhi - Nicoletta Lunardi - Gaia
Maggioni - Ruggero Marrani - Gigi Mascetti - Luisa Minorini -
Helen Claire Mitchell - Alberto Nicora - Giancarlo Ossola -
Giulio Palamara - Diego Penacchio Ardemagni - Ezio Pinciroli -
Agostino Pisani - Marco Saporiti - Ernesto Saracchi - Carmelo
Tallarita - Alessia Tortoreto - Lino Trevisin - Bruna Zanon -
Marco Zanzottera - Simona Zonca
Il catalogo che
riporta le immagini di tutte le opere presentate in mostra,
riporta i testi del sindaco di Varese avv. Attilio Fontana,
del direttore dei Musei Civici dott. Alberto Pedroli e una
introduzione critica del curatore Fabrizia Buzio Negri dal
titolo: "temalibero: segnali da riconoscere".Scrive
il curatore:Infinite sono le strade dell’arte nel nostro
tempo, nelle ramificazioni difficili da rintracciare, incerte
nelle percorrenze.Si rincorrono sentieri espressivi
accidentati, lastricati da verità esistenziali che portano a
luoghi dell’anima indefiniti e indefinibili, autonomi e
indipendenti nel pensiero diversificato.Questo, perché l’arte
del Terzo Millennio ha perduto quella cosiddetta indicativa centralità
del passato, quando l’opera raccontava eventi,
personaggi, visioni.Ora l’artista rivolge la sua attenzione
alle problematiche del linguaggio e, anche quando si parla di
figurativo, pur sempre prevale un rispecchiamento di tipo
emozionale, in una sorta di ansia di espressività che
si coglie ovunque.E’ un segnale rilevante di comportamento
ideativo, attraverso il quale colui che crea nell’arte dell’oggi
si avvale di veri e propri ‘agganci’ trasversali alla
Storia dell’Arte per muovere, attraverso tali ideali
contatti, il proprio immaginario.Né manifesti, né diktat di
tendenze.L’opera d’arte della
contemporaneità si chiude in un cortocircuito di
autosufficienza. Si interroga
dandosi già tutte, le tante risposte possibili.Ancora un
segnale, dunque.Tanti artisti sono passati sul territorio
varesino, lasciando segnali di tutto rispetto nella memoria
storica e nel presente. La Storia della nostra Associazione è
costellata da tali stelle luminose che dal 1920 hanno fatto
luce su un cammino certamente non facile e, in tanti momenti,
molto accidentato. Di recente (in un tempo troppo vicino che
fa dolore ricordare) ci hanno lasciato Floriano Bodini, Enrica
Turri, Lino Trevisin e, qualche tempo fa, Carluccio Nava.
Presenze inderogabili alle nostre esposizioni, contributi di
grande rilievo per il loro prestigio ma soprattutto per l’affetto
partecipativo con cui seguivano la vita del Circolo.In un
periodo di difficoltà della società, della cultura, con la
prevalenza di segni tanto spesso negativi nei comportamenti
della collettività, sono da rivalutare quelle poche
iniziative, mandate avanti tra mille incertezze affinché ci
si accorga della volontà di fare, della libera inesauribile
creatività artistica. Questo, perché non tutto è andato
perduto nell’invadenza delle televisioni, dalle
programmazioni scadentissime e volgari, acquisite in un
letargo culturale evidente.Nella marea inquinante dell’indifferenza,
in uno sconfortante scenario siglato da mille violenze
pubbliche e private, qualcosa si muove. E’ la riconferma del
"Premio Circolo degli Artisti di Varese", giunto
coerentemente alla settima edizione. E’ la grande
esposizione programmata dall’Associazione presso uno dei
luoghi istituzionali varesini più affascinanti e prestigiosi,
la Sala Veratti, gentilmente concessa
dalle Autorità del Comune di Varese .Un
segnale, dunque, per configurare i terreni espressivi su cui
transitano molti artisti del Varesotto. Sono tutti autori che
hanno evitato da tempo la ‘bella forma’ e la facile
operatività per andare verso l’imprevedibile, nell’instabilità
di un procedere creativo inscritto nell’àmbito di ricerche
impegnate e vivaci.La scena artistica emergente a Varese e
dintorni, emblematicamente sintetizzata in questa mostra,
assolutamente non distante da quanto avviene a livello
nazionale, offre al pubblico aggiornamenti generalizzati e
particolari. Facendo, in più, conoscere parecchi giovani
artisti emergenti per una larga conoscenza delle nuove leve
attive nella provincia.Altro segnale importante riguarda la
qualità e l’originalità delle scelte creative presentate.
Un’esposizione collettiva, si sa, sempre un momento di
coesione e di forte confronto. Differenti tendenze artistiche,
molteplici espressività derivate da variegate tecniche
offrono possibilità di riflessione sui contenuti che mai si
allontanano dalla dimensione odierna del vivere. Il reale si
mescola alla fantasia, alla componente ludica, con inserimenti
di tensioni arcane o di vibrate denunce di orrori mai sopiti.
Così l’Arte parla nella sua unicità dentro gli
aspetti di un tempo ‘globalizzante’ dove tutto sembra
consumarsi troppo in fretta, dominato e fagocitato dai ‘media’.
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Nell’antico Maglio di
Ghirla, per il 2006 un’estate d’arte
Nel suggestivo complesso di
edifici dell’antica officina, restaurati per l’impegno
della Comunità Montana della Valganna e Valmarchirolo, sono
programmate per l’estate 2006 quattro mostre d’arte.
Gli eventi in calendario intendono continuare un discorso
iniziato con successo nel 2005, al fine di fare apprezzare
sempre più un bene unico e inestimabile della civiltà
contadina della Valganna: il Maglio di Ghirla.In fondo alla
via delle Chiuse, a sinistra della provinciale venendo da
Varese, si trova l’antico Maglio Pavoni (XV-XVI secolo)
mosso dalle acque del torrente Margorabbia: qui avveniva la
lavorazione del ferro per gli attrezzi agricoli del tempo.
Calendario delle mostre:
Spazio d’Arte "Il Maglio di Ghirla" - estate 2006
"L’arte del vetro: Diego Penacchio Ardemagni"
Dal 29 luglio al 23 agosto E’ un
artista molto noto, che ha lavorato non solo in Italia,
utilizzando antiche tecniche su vetro e nella pittura per
creare opere d’arte particolari. Sue opere sono in
collezioni di musei.
"Paesaggio lombardo e oltre"
Opere di Alberto Nicora – Paola Carabelli – Giulio
Palamara. Dal 26 agosto al 7 settembrei.
Sono tre noti artisti, che hanno come fonte di ispirazione
sia il suggestivo paesaggio del nostro territorio, sia un
paesaggio più idealizzato e sognato, per suggestioni
diverse, ma ugualmente coinvolgenti.
Divertissement: Vanni Bellea - Luca Ghielmi"Dal
10 settembre al 23 settembre
Due artisti per insolite espressioni, tra il ludico e il
sorprendente, con ricerche innervate nelle tensioni e nell’immaginazione
più libera e aperta del nostro tempo. Danno vita a
espressioni oscillanti tra la realtà e la fantasia con molti
richiami all’arte più attuale.
*****
I
Busto Arsizio / Museo del Tessile -Via
Galvani Filippo Montalto
"Un nuovo concetto di
Natura"
dal 28 gennaio al 5 febbraio 2006
Filippo
Montalto, di origini siciliane, dagli Anni
Cinquanta vive a Busto Arsizio, dove si è affermato
professionalmente e sotto il profilo artistico.Gli è stato
consegnato di recente a Venezia il Leone d’oro alla carriera
assegnatogli dalla Scuola San Zaccaria, un riconoscimento che
sottolinea l’impegno e l’operatività estesa a livello
anche internazionale nel campo dell’arte. L’esposizione
si può considerare come un diario interiore, appunti
sul nostro tempo attraverso la pittura di Montalto che
presenta oggi sviluppi inattesi, rispetto a un decennio fa,
quando la prevalenza ispirativa riguardava un naturalismo
paesaggistico di forte emozionalità. Conchiglie
abbandonate sulle rive, sassi dalle forme più strane quasi
umanizzate, carte, viti corrose, brandelli di gomma e altro
materiale di recupero, attraverso il meccanismo del collage,
finiscono col trasformarsi in opera pittorica di calibrata
compositività e in un ordine strutturale che l’astrazione
cromatica di fondo coordina e definisce.
*****
Malpensa Arte 2005
22 noti artisti dalla
provincia di Varese e da Milano
espongono in un grande SPAZIO D’ARTE
CONTEMPORANEA
Prende avvio la prima
edizione di MALPENSA ARTE 2005, mostra mercato di arte moderna
e contemporanea, che si terrà a Malpensa Fiere, Busto Arsizio
(Va), dal 25 al 27 novembre 2005, nella
nuovissima innovativa sede all’uscita dell’autostrada
Laghi A8, per Busto Arsizio e all’imbocco della superstrada
per l’aeroporto hub di Malpensa. Note gallerie
presenzieranno alla manifestazione: vi sono adesioni
importanti per una vetrina significativa nell’arte moderna e
contemporanea, in quanto l’evento è punto d’incontro tra
artisti, galleristi, appassionati d’arte, collezionisti, in
una zona ricca di fermenti e iniziative. Ci sarà un grande
SPAZIO D’ARTE CONTEMPORANEA a cura del critico d’arte
Fabrizia Buzio Negri, dove sono stati chiamati ad esporre, in
un discorso culturale che coinvolge un’ampia area lungo le
direttrici Varese/Milano/Alessandria, 22 artisti, di rilievo
per la loro ricerca e per la qualità delle proposte. Di
tecniche e ispirazioni diversificate, essi ben rappresentano
la molteplicità di tendenze che costituisce il panorama
artistico della nostra epoca, con una ripresa precisa della
manualità e un personalissimo utilizzo delle tecniche
esecutive.Questi i nomi degli artisti presenti nello Spazio
d’Arte Contemporanea a Malpensa Arte 2005: Vanni
Bellea - Rita Bertrecchi Giorgio Bongiorni - GianPiero
Castiglioni –Alessandro Docci – Milo Fazio – Silvana
Feroldi – Piera Limido –Cristina Maddalena – Ruggero
Marrani – Gigi Mascetti da Monvalle Franca Maschio –
Giovanni Oteri – Diego Penacchio
Ardemagni – Penelope (Daniela Ghetti Cantelmo) - Ezio Pinciroli – Claudio Rubino
- Carmelo
Tallarita – Sandro Vanoni – Annamaria Vitale - Graziella
Zanaboni – Bruna Zanon
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Ezio Pinciroli: Segno e
colore nell’anima del blues
Varese - Creo
2 – Spazio d’Arte -Chiostro
S. Antonino - 24
settembre – 8 ottobre 2005 Concerto Blues della "After Eight
Band"
Castiglione Olona - Castello
di Monteruzzo- 20 maggio - 4 giugno 2006- Concerto della
"After Eight Band"
In tempi come questi, dove tutto si muove a velocità
sorprendente, in cui gli eventi vorticosamente appaiono per
subito scomparire, in tempi come questi, dicevamo, gli artisti
catturano dai forti sentimenti e nelle grandi emozioni di
sempre le idee interpretative per il proprio lavoro. E’ il
caso di Ezio Pinciroli, per il quale i contatti con la musica
(e non solo quelli, ma anche con la poesia) diventano un fatto
d’arte. Non con intenti superficialmente illustrativi,
bensì nell’inafferrabile varietà dei gesti e delle note
legate al Blues.Nulla di costruito: l’opera vive "nell’anima
del Blues", come dice il titolo della mostra, in una
sensualità d’espressione, in cui l’indefinito si mescola
al reale per rendere la musicalità, la luce, il suono, in una
dimensione di effervescente intensità.
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L’estate 2005 al MAGLIO DI GHIRLA
Spazio d’Arte "Il Maglio di Ghirla"
tra pittura e scultura
Mostra di Scultura: "Eduardo Brocca Toletti: il
legno, materia dell’anima"
L’artista presenta alcune grandi sculture dove una
sapiente operatività in un materiale antico come il mondo si
fonde con l’ispirazione esistenziale Dal 17 luglio al 18 agosto -
Mostra di Pittura: "Il Maglio di Ghirla e dintorni,
tra materia e colore". Opere di Alessia Tortoreto
e Simona Zonca Le due giovani, ma già affermate artiste, con la loro
originalità compositiva daranno vita a un paesaggismo
oscillante tra realtà e fantasia con richiami a differenti
materiali. Dal 21 agosto al 15 settembre
*******
Comune di
Varese -Museo d’arte contemporanea – Castello di Masnago
Sabato
25 giugno - ore 20
nell’ambito della
manifestazione "Una notte al Museo"
NOTTE
AL CASTELLO TRA ARTE E MUSICA:: una
Mostra d’Arte e un Concerto
"DUE ASSOCIAZIONI D’ARTE PER LA CITTA’
DI VARESE"
Mostra collettiva a cura di Fabrizia Buzio
Negri
Circolo
degli Artisti di Varese / Associazione Artisti
Indipendenti
25 giugno – 24 luglio 2005
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NUMERO ZERO
- Varese - Creo 2 Spazio d’arte
28 maggio – 24 giugno 2005
IPittura, scultura, installazioni: Vanni
Bellea - Eduardo Brocca Toletti – GianPiero Castiglioni-Riccardo
De Alberti– Silvana Feroldi Viviana Molinari
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"L'esprit
du temps" -Como -
Galleria Como Arte
Opere di Rita
Bertrecchi - Cristina Maddalena - Bruna Zanon
dal 18 al 30
giugno 2005
Dal catalogo.
stralci del testo critico di F.B.N. - L'Eesprit du temps
Fabrizia Buzio Negri
Ovvero le ragioni di una mostra. Non bisogna
stupirsi se all’orizzonte del linguaggio artistico compaiono
aperture verso procedimenti creativi perturbanti.Che cosa dice
l’arte oggi? Parla di una profonda metamorfosi dei codici
linguistici finora conosciuti verso una libertà/liberazione
sostanziale di tecniche e tematiche.Nell’azzeramento
semantico delle avanguardie storiche e dei movimenti in atto
nel XX secolo, l’opera d’arte oggi comunica
sostanzialmente un Iper-Io individualizzato alla ricerca di
personali rinvii di valenze intrinseche alla percezione, per
far usare non soltanto l’occhio, bensì la mente e il
pensiero.Cancellazioni e sovrapposizioni.
Sedimentazioni e modificazioni. Rita
Bertrecchi si basa sull’espansione emotiva di
interpretazioni analitiche derivate dalla conoscenza di
antichi codici medievali. Libri d’Ore, Evangelari, Libri
Liturgici appartengono alla inarrestabile catalogazione della
sua mente, come in una immensa ideale biblioteca sospesa su
una spiritualità millenaria.
La fisicità del colore. La pittura protesa
verso il tridimensionale. Cristina
Maddalena sperimenta le transizioni verso il punto-limite
dell’astrazione, nel sentimento di una misteriosa finalità.
L’estensione del colore libera passaggi imponderabili di
sagome e segni, affidati ai titoli che non rinunciano all’aggancio
del reale.Sensibilità e ascolto interiore.
Condizione umana e riflessione psicologica. Le
sculture di Bruna Zanon rinnovano in modo personale l’appassionato
messaggio di una tradizione classica che incontra la
precarietà e le tensioni del vivere contemporaneo.Di fronte
alla produzione dell’artista, lo sguardo non si distrae mai,
concentrato su presenze nel segno di una continuità plastica.
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SURPRISING" -Milano – Galleria Postart
10 – 20
marzo 2005 -
Orari: tutti i giorni 15.30 – 19
Opere
e installazioni di
Giorgio
Bongiorni - Roselia Bonù - Eduardo Brocca Toletti Francesca
Lucchini - Cristina Maddalena - Diego Penacchio Ardemagni
Pietro Sormani - Gian Reverberi
Momento musicale con le composizioni dei M.i
Massimo Belloni e Daniela Rossi
n nuovo progetto espositivo, dopo quello
del 2004 allestito nel medesimo spazio, si rivolge all’approfondimento
del lavoro di alcuni protagonisti emergenti nell’arte
contemporanea.Ben delineato il coinvolgente sottile gioco dei
percorsi artistici in cui prevale il discorso del sorprendente.
La complessità formale e linguistica presentata in mostra è
l’occasione non solo per precisare sguardi critici, ma per l’esplorazione
emozionale di atmosfere che prevedono sorpresa.Surprising.
Non più paradigmi totalizzanti, bensì una "mise-en-scène"
fuori dai luoghi comuni: l’artista, oggi, delinea ricerche
non più appartenenti alle riflessioni convenzionali dell’estetica.
**********
PREMIO CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI VARESE 2004
MOSTRA ANTOLOGICA COLLETTIVA "Per
Floriano Bodini"
20
novembre – 8 dicembre 2004
Gemonio (Va) / Civico Museo Bodini e Sala Esposizioni
Municipio
A conclusione del programma 2004, il Circolo degli
Artisti di Varese ha organizzato un evento espositivo che si
terrà nel prestigioso Civico Museo Bodini di Gemonio.
La manifestazione si colloca nella ricorrente annuale consegna
del Premio Circolo degli Artisti di Varese (sesta edizione).
Per il 2004 è stato designato lo scultore FLORIANO BODINI,
grande artista famoso a livello internazionale, generoso
figlio della nostra terra che ha voluto un importante segno di
cultura e di arte nel suo paese d’origine, con la donazione
della sua collezione d’arte al Museo Bodini. L'’evento
si configura sia nella consegna del Premio allo scultore (una
medaglia sbalzata in argento con la raffigurazione delle Tre
Marie di San Vittore in Varese), sia in una mostra che vede
impegnati tutti gli artisti del Circolo, con una presenza di
altri artisti della provincia di Varese, invitati per l’occasione.
Sono opere di pittura, scultura, grafica, fotografia, una per
ogni artista, opere significative nella ricerca personale,
inserite nelle sale del Museo Bodini a Gemonio, accanto alle
opere storiche di Floriano Bodini.Il
CATALOGO riporta, oltre alle foto di tutte le opere esposte,
una parte critica, foto di opere di Bodini e alcune
presentazioni istituzionali.Questi
gli artisti partecipanti alla mostra "Per Floriano
Bodini":Antonio
Bandirali - Rita Bertrecchi – Giorgio Bongiorni - Roselia
Bonù - Lorella Bottegal – Wanda Broggi - Walter Capelli -
GianPiero Castiglioni - Sergio Colombo – Riccardo De Alberti
- Giulia Degli Alberti - Raphael De Vittori Reizel - Gilberto
Facchinetti - Massimo Fergnani - Silvana Feroldi - Massimo
Fontana - Vittore Frattini - Flora Fumei – Renato Galbusera
- Fabrizio Galli – ria Jannelli – Piera Limido - Sergio
Longhi – Enzo Lucenz - Nicoletta Lunardi – Cristina
Maddalena - Ruggero Marrani - Luisa Minorini – Viviana
Molinari – Marcello Morandini - Carluccio Nava - Alberto
Nicora – Giancarlo Ossola - Diego Penacchio Ardemagni –
Agostino Pisani - Giancarlo Pozzi - Ernesto Saracchi - Sergio
Sarri – Alessandra Signorini - Anna Siva – Pietro Sormani
- Carmelo Todoverto - Alessia Tortoreto - Lino Trevisin -
Enrica Turri – Massimo Villa - Stefano Volpe - Bruna Zanon -
Marco Zanzottera - Simona Zonca
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FOTOGRAFIA digitale. Il
dubbio dell’immagine Varese: Sala
Veratti – Via Veratti dal 9 al 30 Maggio 2004
Opere di
Francisco Baccaro –
Alessandra Caccia e Francesca Grilli – Antoine Duhamel
Giorgio Ghisolfi - Marina Giannobi – Davide Tosco
Orari: martedì-sabato 10.30-12.30
/ 14.30-18.30. Domenica 10.30-18.30. Chiuso Lunedì
Inaugurazione: sabato 8 maggio
– ore 17
Incontro-Tavola rotonda:
Varese - Palazzina della Cultura – Via
Sacco - Mercoledì 19 maggio – ore 21
su "Clonazione-manipolazione-transmediazione
nella fotografia digitale"con i curatori della
mostra e la presenza di ospiti dal mondo della fotografia, del
video e della critica d’arte
Patrocini: Assessorato alla Cultura del
Comune di Varese- Fondazione Italiana della Fotografia;
Torino-DAMS, Torino
http://www.varesenews.it/fotografiadigitale/index.htm
Una mostra-laboratorio, sulla
fotografia digitale. Esplorare le novità che coinvolgono il
mondo dell’arte contemporanea, attraverso un evento
espositivo di sei artisti-fotografi di provenienza
internazionale, è introdurre un discorso ampio e approfondito
sulla dubitabilità dell’immagine, in quanto frutto
di possibile clonazione, manipolazione, transmediazione,
per via dell’utilizzo delle innovazioni tecnologiche
digitali. Una trentina, le opere previste, progetti
studiati in una valenza ‘in progress’. Scrive Fabrizia
Buzio Negri nella brochure della mostra: "Ogni
incontro con la fotografia digitale acuisce il desiderio di
interrogazione. A rinnovare la netta frattura rispetto alla
fotografia chimica, a cui si potevano applicare concetti
esclusivi e ‘chiusi’. Ora appare un’aperta re-invenzione
dei moduli fotografici, nell’ambiguità della dubitabilità
dell’immagine…Un’intensa valenza metaforica rientra
nelle chiavi di accesso per più livelli di lettura delle
opere presentate." Alessandro Gini ribadisce: "
Eliminato il processo chimico, decade tutto il discorso sulla
capacità certificatoria della pellicola che, diceva Barthes,
entra in contatto diretto con la luce riflessa da un oggetto,
e quindi ne testimonia l’esistenza tramite un processo
ottico e chimico. Ora il contatto della luce avviene con una
superficie non asportabile, che genera un segnale elettrico
opportunamente decodificato in informazioni numeriche
(digitale=numerico dall’inglese digit=numero)." Entriamo,
dunque, in un ‘ultramondo’ virtuale costituito dai pixel
dell’informatica nell’itinerario espositivo, trascorrendo
dal brasiliano Francisco Baccaro, che ragiona sul mezzo
digitale giocando sui concetti alla base della tecnologia, all’accoppiata
Alessandra Caccia e Francesca Grilli, due fotografe che
lavorano in sinergia sulla reciprocità della figura; dal
giovanissimo parigino Antoine Duhamel che ha attivato
‘ad hoc’ un progetto surreale a Giorgio Ghisolfi, che
propone manipolazioni tra digitale e non, su forme reali e
memoriali; da Marina Giannobi
nota per saper ricreare percorrenze reali in ritrovamenti di
suggestione, fino a Davide Tosco, che si è mosso su
‘mixage’ tra reale e virtuale a cui aggiunge interventi
grafici personali. A completamento, verrà esposta un’approfondita
ricerca bibliografica e saranno presentati alcuni video.
*****
M ilano/ Provincia di Milano-Spazio
Guicciardini/ Via
Guicciardini 6
Il percorso artistico di Graziella Zanaboni
Una ricerca liberata da ogni costrizione
formale, puntualizzata dall’uso di materiali originali: l’antologica
dal titolo "La soglia del trascendente" presenta l’itinerario
completo dell’artista, dai "Frammenti-Donna", dove
dipinge figure femminili su organza raccogliendo ‘impronte’
sui fogli sottostanti, ai "Dialoghi", collage
pittorici di camicie usate, fino alle recenti utilizzazioni
delle lastre di piombo e la ripresa coloristica di paesaggi
visionari. Un transito ‘oltre’ la soglia del visibile, in
prospettive precariamente inquiete.
dal 21 aprile al 21 maggio
orari:
da lunedì a venerdì 9.30-12.30 / 14.30-18.30. Sabato e
festivi chiuso
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Sandro Vanoni - "Mitica Hollywood"
Varese- Sala Veratti, Via Veratti
dal 5 al 30 giugno 2004
Inaugurazione: sabato 5 giugno - ore 17
Orari: da martedì a sabato
10.30-12.30 / 14.30-18.30 Domenica:
10.30-18.30. Lunedì chiuso
Il mito di Hollywood, nell’arte di
Sandro Vanoni, con i personaggi più amati di uno ‘star
system’ d’oltreoceano, che ha fatto sognare milioni di
spettatori.La sensibilità ritrattistica di Vanoni ha colto
celebri attori e attrici nel momento magico della
caratterizzazione di un particolare canone di bellezza, in una
tangenza estetica assoluta, nella fisionomia e nell’interiorità
espressiva. Immagini, che oggi diremmo fortemente mediatiche.Adoperando
gli effetti del linguaggio fotografico, nell’utilizzare le
tecniche pittoriche del pastello, della grafite, della china,
l’artista produce immagini assolutamente identificabili per
chi ha conoscenza della filmografia hollywoodiana degli Anni
Quaranta/Cinquanta/Sessanta. Ci troviamo di fronte a un campo
iconografico dalla sorprendente connotazione iperrealistica,
senza manipolazioni di sorta.Una chiave di lettura
sicuramente maliziosa e forse velatamente ironica, frutto di
una privatissima riflessione. Può esistere confronto dell’oggi
– sembra chiedersi Vanoni - con quel tempo magico, vissuto
dalla ‘Decima Musa’, dominato allora da un celebrato
divismo internazionale? Esistono ancora ‘mostri sacri’ del
calibro di John Wayne, Gary Cooper, Cary Grant, Clark Gable,
Marlon Brando o con il fascino indiscusso di Marilyn Monroe,
Grace Kelly, Audrey Hepburn, Ingrid Bergman? I nuovi divi
resisteranno nei tempi a venire?
*****
"TRA IL DIRE E IL FARE"
Evento d’arte a cura di Fabrizia Buzio
Negri
Milano – Galleria Postart
– via Giannone 10 (MM Moscova)
11
– 21 marzo 2004 Orari:
tutti i giorni 15.30 – 19
Opere e installazioni :Lorella
Bottegal; Donatella Coira; Riccardo De Alberti; Massimo
Fergnani; Ruggero Marrani; Viviana Molinari; Roberto
Panzeri; Anna Siva
Inaugurazione: giovedì 11 marzo – ore 18
/ Cocktail
Momento
musicale con le composizioni del M° Massimo Belloni
Sempre più rari i
momenti di aggregazione. L’individualità delle ricerche ha
scompaginato anche gli eventi a più voci. Va guardata con
interesse questa esposizione che si rivolge a pubblico e
critica nell’intenzione di sottolineare l’evoluzione del
linguaggio artistico contemporaneo, in uno scenario di
mutamenti insistiti e velocizzati dai tempi della tecnologia
mediatica.Forti le identità personali. Le formulazioni
creative presentano scorrimenti trasversali tra le varie
discipline artistiche. "Tra il dire e il fare":
l’accento va al ‘fare’, con la voglia di trasgredire
anche con la mente. Gli Artisti: Lorella
Bottegal rivisita, attraverso l’installazione,
intendimenti simbolici inscrivibili, inaspettatamente, entro
gli oggetti d’uso, in un duchampiano intervenire su di essi,
nell’infinito disperdersi e ritrovarsi delle cose, a
specchio del vivere.Per Donatella Coira, la
polimatericità fortemente emozionale induce un’incredibile
epifania in cui coesistono magia, umanesimo, intuizioni
esoteriche, innocenza, in contrappunti di fuga e di
riemersione dall’arcano. Materiali insoliti, come la
plastica, per la creatività di Riccardo De Alberti, il
cui principio pittorico nella strutturazione del quadro si
libera della rappresentazione realistica, per mirare a
rapporti diretti tra spazialità e pigmenti.Massimo
Fergnani ha attivato un processo di
riflessione,caratterizzando la sua scultura con un vocabolario
interpretativo figurale, al cui interno si annotano attenzioni
non solo descrittive, bensì partecipate psicologicamente.La
grande installazione di Ruggero Marrani - artista
formatosi alla scuola di Gerardo Dottori, da cui ha mediato le
sue ‘Aerosculture’ – conferma il profondo interesse per
la terracotta policroma, in una dimensione
simbolico-concettuale, estremizzata nelle risonanze di una
temporalità ancestrale.Ha l’arcobaleno nell’anima Viviana
Molinari: impulsi di trasfigurazioni vivono nell’immersione
coloristica più imprevedibile, canto e controcanto pittorico
per variegate tematiche, legate al pensiero balenante dell’attimo.Il
mondo visionario di Roberto Panzeri declina in modo
serrato prospettive affascinanti, con mescolanze di effetti
visivi in cui l’aggressione cromatica ricerca la selvaggia
energia ‘fauve’,gioco di incastri a esorcizzare il male di
vivere.Nei volti, dipinti da Anna Siva in una tecnica
mista d’effetto, si leggono indicazioni che scivolano nel
vissuto: sono ingrandimenti ispirati a linguaggi fotografici o
cinematografici, enigmatiche icone del nostro tempo nell’impatto
del ‘primo piano’.Dal testo in catalogo
* * *
*
Albisola
futurista
La grande
stagione degli Anni Venti e Trenta. Dagli Anni Cinquanta alle
rivisitazioni ceramiche di oggi: Nespolo/Lodola/Laveri/Marsiglia
Mostra a cura di
Fabrizia Buzio Negri e Riccardo Zelatore
Civica Galleria d’Arte
Moderna - Gallarate (Varese)dal 23 marzo al 4 maggio
2003
Castello di Priamar -
Savona - dal 12 luglio al 31 agosto
2003
La Civica Galleria d’Arte Moderna di
Gallarate e il Castello di Priamar a Savona sono lo scenario di una importante esposizione "Albisola
Futurista": la mostra dà un sostanziale significativo
contributo alla valorizzazione culturale di un lungo periodo
storico, attraverso una sperimentazione di pratica
artistico-artigianale che ha visto Albisola luogo di
riferimento fondamentale nell’ambito di un rinnovamento
delle Arti Applicate.Due le sezioni
espositive della mostra: una prima
sezione di grande rilievo vede l’argomento storico-didattico
finalizzato a ricostruire un ampio spaccato della produzione
albisolese negli anni Venti e Trenta. E’ il periodo in cui
avviene, attraverso il movimento del Secondo Futurismo, una
netta frattura con le forme e i decori del passato per aprirsi
in quegli anni all’evoluzione, al rinnovamento dei mezzi
espressivi e alle avanguardie più avanzate.Il rinnovamento
passa soprattutto attraverso le sperimentazioni compiute nel
campo della ceramica, terreno tradizionalmente considerato
secondario. Protagonista e primo promotore ne è Tullio
Mazzotti che, superati i tentativi di adeguamento al gusto
decò importato ad Albisola dal pittore ceramista Manlio
Trucco, ha saputo concentrare attorno a sé l’estro e la
vivacità di artisti quali Fortunato Depero, Fillia, Farfa,
Bruno Munari, Nicolaj Diulgheroff, Tato, Prampolini, Nino Strada,
Alf Gaudenzi, Dino Gambetti, Romeo Bevilacqua, Ivos Pacetti,
G.B. De Salvo, ecc., i quali hanno offerto alcuni degli
esempi più avanzati di ricerca plastica tra la fine degli
anni Venti e buona parte degli Anni Trenta. Una seconda
sezione prende l’avvio dalla produzione degli
Anni Cinquanta, con la presenza di nomi illustri come Fontana,
Lam, Capogrossi, Sassu, Fabbri, Crippa, Scanavino e altri,
per proporre il lavoro di un gruppo di artisti contemporanei
di valore internazionale che, se pur diversi di estrazione,
educazione e linguaggio espressivo, sono uniti nell’intento
di perpetuare la tradizione artigianale di Albisola. Sono Ugo
Nespolo, discendente illuminato della corrente futurista
(Balla e Depero sono muse ispiratrici); Marco Lodola,
fondatore del movimento Nuovo Futurismo, Giorgio Laveri e
Vincenzo Marsiglia, figure emergenti del territorio
savonese, reduci da una serie di personali in Italia e
all’estero.Un complesso
di oltre cento opere – molte delle quali inedite –
racconta la storia singolare di Albisola, forte di una
tradizione plurisecolare nella produzione ceramica realizzata
da moltissimi artisti che sono scesi sulle rive del Sansobbia
a cimentarsi nell’arte figula. Quell’arte, che ha fatto di
Albisola una grande capitale del mondo ceramico.
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Galleria POSTART -
Milano - Via P.
Giannone, 10/ "VENUS
REVOLUTION "
-Dipinti
di ALESSANDRO PRESBITERO - dal 12 al 23 dicembre 2003
All'inaugurazione, una conversazione su Eros e Arte con gli
autori del libro Espressioni diverse del desiderio Eros
arte differenza, a cura di L.M.Lorenzetti e
G.Baldissera, Angeli, Milano, 2000.
Alessandro Presbitero ha individuato per la
sua creatività pittorica una particolare libertà
immaginativa in cui l'aspetto ludico appare prevalente: i suoi
nudi femminili si legano ad un mondo fantastico, tra l'onirico
e il kitsch. Il che significa, per l’architetto-pittore
milanese, aver determinato l’essenza di un linguaggio
soggetto a infinite, possibili variazioni e combinazioni sul
tema.Le donne di Presbitero appaiono intessute di cromatismi
gioiosi, mutevoli, audacemente espressive di un sogno che la
fantasia dell’artista rincorre, senza ombre, quasi a voler
rintuzzare una monotona, sbiadita quotidianità. Sentimenti e
pensieri si cristallizzano nel colore in una lontananza dal
reale che evita ogni insidia del vivere.
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"Alexander Satel –
Opere scelte" - dall’8 al 23 novembre 2003
Lonate Pozzolo-S.Antonino
Ticino- Via Montello-Consorzio Depurazione delle Acque
Torrente Arno-Rile-Tenore
Nella genetica di Alexander Satel. russo di
Samarcanda, c’è la pittura. E’, infatti, nato nella
famiglia di due pittori, Alexandra Kolganova e Gheorgy Satel,
trasferitisi in Russia dalla Svizzera francofona. Laureatosi
in scenografia per il cinema presso l’Istituto Nazionale
Cinematografico di Mosca, dal 1969, Satel è iscritto all’Unione
Pittori della Russia.Una tecnica particolare lo ha imposto all’attenzione
del pubblico e della critica: è la tecnica di pittura a due
strati, da lui stesso chiamata "da arazzo". Anche
Marc Chagall commentò favorevolmente i lavori dell’allora
giovane Satel. Il nome dell’artista è ben conosciuto non
solo a Mosca e in Uzbekistan, dove molti musei espongono sue
opere; egli è noto anche in Germania, Giappone, Stati Uniti e
in Italia.
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Varese/Spazio Creo,Corso
Matteotti-Chiostro S. Antonino
Da Oriente a Occidente - dal
30 novembre al 24 dicembre 2003
Scultura
e pittura per verificare le contaminazioni delle immagini e
delle culture del nostro tempo. Pino Ceriotti e i suoi volti,
ritratti di un’umanità di differenti etnie, ma ugualmente
espressivi nelle vibrazioni del colore e nelle sensazioni
delle stoffe che fanno da supporto. Laura Branca e la
plasticità delle opere scultoree, con accostamenti rigorosi
di diversi materiali, terracotta e legno, pietra e corda,
marmo e ferro, in una allusività alla poetica zen.
***
Varese/ Spazio CREO –
Corso Matteotti 53- Chiostro S. Antonino- dal 23 settembre al 6
ottobre
"Aequinoctialis"
Un che di arcano circonda l’equinozio d’autunno,
quando il Sole, il 23 settembre, si viene a trovare
esattamente sull’equatore celeste, per cui l’arco diurno
è pari all’arco notturno. Antiche leggende narrano come il
Sole sia in precario equilibrio, prima della discesa verso le
tenebre dell’inverno. Sette artisti hanno interpretato,
attraverso tecniche e ispirazioni diversificate, visioni,
segreti, misteri insiti nell’equinozio d’autunno. Gaia
Clerici ha lavorato con il feltro e il tessile, Riccardo De
Alberti con la plastica trasparente e il colore, Rod Dudley
con le sue figurazioni in legno, Eva Hodinovà ha tracciato un
percorso nella tecnica Raku, Piera Limido si è espressa in
una materia densa segnata dalla spatola, Ruggero Marrani ha
inseguito la propria visionarietà nella terracotta policroma,
Graziella Zanaboni ha ricreato sensazioni con le lastre di
piombo. Suggestivo il momento musicale di Harp&Flute con
Stefano Cerea (flauto) e Consuelo Gilardoni (arpa).
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Castellanza/Villa Pomini -dal
6 al 21 settembre 2003
Le alchimie pittoriche di
Rita Bertrecchi
Si chiama "Accumuli e
dispersioni" la mostra che ripercorre l’affascinante
‘iter’ artistico di Rita Bertrecchi. Un’antologica densa
di significati creativi, innestata su intensi riflessi
emozionali provenienti dal patrimonio artistico-letterario di
Libri Liturgici o Evangelari dell’Alto Medioevo. Dalle
iniziali miniate evocate sulla tela nella tecnica mista che
coinvolge ritrovati cartigli, sabbie, gessi, in un costante
dissolvimento interpretativo, si passa ad antichi scritti
musicali, affascinanti ripensamenti sul tempo che fugge,
espressione di una personalissima alchimia pittorica.
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"Chiare fresche
dolci acque. Il sogno, la realtà"
Il Circolo degli Artisti di
Varese, con pittura, scultura e installazioni al Consorzio di
Depurazione delle Acque del Torrente Arno-Rile-Tenore- Lonate
Pozzolo (Va)
dal 22 giugno al 6 luglio 2003
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ARTEMATERIA-opere di
Massimo Fontana e Piera Limido
Gallarate -
On The Road Art Gallery- dal 19 marzo al
6 aprile 2003 -
Affinità elettive per
Massimo Fontana e Piera Limido, in una forte sperimentazione di tecniche nella materia.
Massimo
Fontana si è portato
in situazioni in cui viene bandita ogni sovrastruttura
estetica, per catturare un divertissement assoluto che
affonda nell’inconscio dell’irrazionalità, pronto a
stratificare, in una efficace trasposizione nella tecnica
mista, segni d’impulso, geroglifici. Piera
Limido vive pittoricamente
tra realtà e immaginazione: quelle cose, quegli oggetti che
dipinge sono evocazioni fantasmatiche, pronte a vibrare
su una superficie graffiata, aggredita con il raschietto,
stratificata nei cromatismi più audaci. Emozioni,
impressioni, pensieri. In margini labili entro la materia fluttuante, in una
scelta coloristica
sempre pregnante.
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PITTURA E... OLTRE-
opere di Francesca
Lucchini e di Graziella Zanaboni
Gallarate
- On The Road Art Gallery dal 9 al 27 aprile 2003
In Francesca Lucchini, la tavolozza
si profila densa di contrasti cromatici, attivati dalla
gestualità della spatola, in grado di strutturare la
percorrenza narrativa dell’opera, anche attraverso una
superficie scabra talora predisposta in precedenza. La
matericità del gesto adombra una personalissima narrazione,
in cui la tecnica sapiente mai sopravanza l’autenticità
dell’emozione, lasciando fluire tracce sedimentate nell’interiorità.
L’affabulazione,
intrinseca alle opere o alle installazioni di Graziella
Zanaboni, scaturisce da un mondo segreto, vivo e pulsante,
che si squarcia all’improvviso. Sono fenditure provocate dai
materiali che l’artista utilizza, come il piombo, capace di
produrre sulla superficie lunghe fenditure, forse ferite
aperte o inattese fessure rivelatrici di livelli sotterranei
da scoprire. Il tema della Natura ricorre nei titoli delle
opere, in cui si alternano, oltre al piombo, altri materiali
inusuali, il gesso, il bitume, la plastica, il vetro, a
offrire forti consistenze e spessori coloristicamente
evocativi.
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Effetto
Donna con:
Rita Bertrecchi; Donatella Coira; Raphael De
Vittori Reizel; Eva Hodinovà; Sonia Naccache;
Stefania Pellegatta – Pelle; Lidia Pezzimenti;
Anna Sala; Anna Siva; Alessia
Tortoreto
On The Road Art Gallery
– Gallarate (Va) dal 26 febbraio al 16
marzo 2003
Non esiste, a mio
avviso, l’arte al maschile o al femminile. Il talento
creativo non istituisce limitazioni, né frontiere. Se c’è,
non sopporta discorsi sull’antitesi uomo/donna. Ma è
innegabile che una mostra di dieci artiste, dalla
collaudatissima ricerca personale, susciti un forte EFFETTO. E
questo "EFFETTO DONNA" è sempre più destinato ad
avere ampia eco nella contemporaneità. Rita Bertrecchi
si
muove all’interno di una pittura visionaria e misteriosa a
evocare l’azione disgregante del tempo su antichi codici
miniati. Donatella Coira agita magiche fantasie in un
eclettismo surreale in cui plastica, tessuti, oggetti, vivono
i ritmi dell’arcano. Raphael De Vittori Reizel declina
nella scultura una costante figurazione femminile che rimanda
a ritmi e pulsioni di pura soggettività. Eva Hodinovà utilizza
l’antica tecnica Raku, alternandola alla pittura, per
cogliere appieno il sentimento di una cultura mitteleuropea
entro cui è vissuta. Sonia Naccache, tra acquarello e
pittura a olio, ‘sente’ l’emotività tonale dei paesaggi
e delle figure in sospensioni irreali. Stefania Pellegatta,
"Pelle", rivela nell’alchimia della materia le
potenzialità espressive offerte dagli inusuali impasti
coloristici. Lidia Pezzimenti nella vocazione informale
lascia vibrare la sensazione pulsante dell’oro. Anna Sala
tende a interiorizzare una sapienza cromatica particolare,
in visioni ed enigmi di culture differenti in dipinti di
piccolo formato. Anna Siva intreccia alla precarietà
esistenziale i mille volti della vita, catturati in primi
piani quasi cinematografici. Alessia Tortoreto sostiene
l’immagine astratta in un’architettura compositiva che
sembra sconfinare dal quadro verso la tridimensionalità.
"Trame
di libera creatività"
Sculture di Agostino
Pisani-Dipinti di Roberto Panzeri
On The Road
Art Gallery - Gallarate - dal 6 al 24
novembre 2002.
Due singolari
personalità: Agostino Pisani e Roberto Panzeri, artisti che
si muovono in "Trame di libera creatività",
sia nel profilo ispirativo, che in quello tecnico, scorrendo
dalla sapiente manualità della scultura in legno di Pisani
alla tecnica mista e al polimaterico cromaticamente aggressivi
sulle tele di Panzeri. Una grande stagione scultorea connota
la ricerca di Pisani iniziata nel gruppo milanese di Azimuth
(con Piero Manzoni, Enrico Castellani e altri).Effetto
fusion. Il
mondo visionario di Roberto Panzeri" è il titolo
della recensione che la curatrice Buzio Negri ha dedicato
all’artista Panzeri. "La principale chiave
stilistica dei quadri di Panzeri si avvale di una serrata
declinazione 'fusion',
affascinanti linguaggi della contemporaneità in cui culture
trasversali portano a mescolanze di effetti visivi resi
in interni senza tempo, né luogo, nell’aggressione
cromatica molto vicina alla selvaggia energia ‘fauve’…
"Stagioni
di emozione" - 16 dipinti di Massimo Villa
Bonaparte
Galleria d'Arte - Milano - Via Pontaccio 8/10 - dal 9 ottobre
all'11 novembre 2002. Inaugurazione: mercoledì 9 ottobre -
ore 18
Paesaggio
lombardo per un giovane artista meno che trentenne. Massimo
Villa si presenta artisticamente con un raccontare visivo che
riflette un forte legame geografico con la sua terra, il
Varesotto. Il riferimento unico è il 'suo' lago, nelle
stagioni della Natura e delle emozioni coloristiche. In
catalogo (che riporta anche uno scritto di Mauro Della Porta
Raffo) il testo di Fabrizia Buzio Negri evidenzia: "...
un legame del cuore e della mente, che non dimentica la
riconoscibilità del luogo, ma si muove in un'autonomia di
linguaggio, pronto a tenere in equilibrio diverse esigenze
espressive... Non solo l'acqua, ma anche il canneto,
l'intricarsi della vegetazione..."
"Cinque
Volte Paesaggio Lombardo" - dipinti di Sergio Colombo -
Ettore Liuzzi -Enrica Turri - Massimo Villa - Simona Zonca.
On The
Road Art Gallery -Gallarate (Va) - Via S. Giovanni Bosco 9 -
dal 25 settembre al 13 ottobre 2002
Sono le
suggestioni di un raccontare visivo che riscopre con sguardi
non casuali scenari 'plein air'. Ancora oggi, inesauribile è
il desiderio di paesaggio nella pittura contemporanea: una
risonanza interiore fa da 'leit-motiv' nelle opere di 5
artisti, che usano svariate tecniche per orchestrare il
paesaggio lombardo, dall'acquarello alla pittura a olio, fino
alla tecnica mista. I pittori appartengono a differenti
generazioni: ad artisti affermati e conosciutissimi come
Enrica Turri, Sergio Colombo, Ettore Liuzzi si afffiancano
giovani emergenti come Simona Zonca e Massimo Villa.
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-"Emozioni"
- Dipinti di Gigi Mascetti da Monvalle
Castellanza
- Villa Pomini / dal 2 al 17 marzo 2002-Inaugurazione: sabato
2 marzo - ore 18 / Incontro conferenza: giovedì 7 marzo ore
21
Folgorazioni
dal nulla, in una luce che vibra appassionatamente.
Un'atmosfera addensata di un'arcana temporalità per i nudi
femminili del pittore Mascetti, presentati in un'ampia
retrospettiva negli spazi di Villa Pomini. Raffinata la
tecnica della pittura a olio, che si avvale di velature
tono-su-tono in suggestioni coloristiche cupe, aleggianti la
pittura fiamminga, con il contrasto dei candidi fiori, a
dialogare sull'effimero fulgore dell'atimo..
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"Le Fate di Fuoco" - Dipinti di Mara Lorenzini
Varese -
Sala Nicolini / dal 3 al 10 marzo 2002-
La giovanissima
Mara si presenta al pubblico varesino con una nuova sequenza
di dipinti dedicati al nudo femminile, apparizioni sospese in
una dimensione di mistero e di febbrile complicità. Pregnanti
di forza vitale, figuralità sottilmente erotiche, queste
donne-fate inducono alle meraviglie di un mondo che diviene
miraggio, come la loro bellezza.
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"Ritratti di Villa Della Porta
Bozzolo" -16 dipinti di Sergio Colombo
Casalzuigno-Villa
Della Porta Bozzolo dal 20 aprile al 12 maggio 2002- in
collaborazione con il FAI, Fondo per l'Ambiente italiano
Della nobile
dimora di campagna che il FAI ha riportato all'antico
splendore, gli ampi spazi verdi, il prezioso giardino a
terrazze, la splendida scalinata, gli interni con gli
affreschi rococò, i rustici con le cantine e le stalle, sono
stati momenti di forte ispirazione per Sergio Colombo e i suoi
16 grandi dipinti. L'artista varesino ha da tempo inteso
declinare nella sua pittura molti tra i più affascinanti
esempi tratti dal patrimonio artistico del territorio,
attraverso una suggestiva gestualità cromatica.
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- "Alberi,
predicatori. Alberi, santuari" "...grandi
uomini solitari,. come Beethoven e Nietzsche. Chi sa parlare
con loro, chi sa ascoltarli, percepisce la verità"
H.Hesse - "Vagabondaggio", 1920
Isabella Bai
- Dipinti / Stefano Volpe - sculture
On The
Road Art Gallery-Gallarate (Varese)-Via S. Giovanni Bosco 9
dal 3 al 21 aprile 2002- Inaugurazione: mercoledì 3 aprile
- ore 19 - Incontro-lettura su Hermann Hesse - mercoledì
10 aprile - ore 21.
Due artisti
dalla forte personalità, uno scorrimento trasversale verso
uno straordinario percorso letterario e umano, quello di
Hermann Hesse. L'albero. Gli alberi.L'infinito fluire delle
cose in un autobiografismo evidente, che da Hesse arriva alle
opere della Bai e di Volpe. Una dimensione
onirico-naturalistica nella pittura di Isabella Bai, per
la quale i soggiorni in Australia hanno innescato immaginarie
antropomorfizzazioni in complicati grovigli di rami. Una
impaginazione figurale-simbolica nelle sculture di Stefano
Volpe, su cui aleggiano arcane valenze per sondare l'immenso
mistero del vivere.
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- "Donna/Colore
- Donna/Materia"
Dipinti di
Alessandro Presbitero-Sculture di Giovanni Blandino
On The
Road Art Gallery-Gallarate (Varese)-Via S. Giovanni Bosco 9
dall'8 al 26 maggio 2002
Donna. Infinita
valenza immaginativa, che i due artisti hanno inseguito nelle
loro ricerche, pittoriche e scultoree. Per Alessandro
Presbitero è la visione surreale, venata di ironia, di
un'apparizione al di fuori della realtà, in un contesto di
prospettiva intrigante e provocatoria. Per Giovanni Blandino
è la Maternità che ispira le sue sculture in legno di
cirmolo, dalla rara forza espressiva, a identificazione di una
vocazione femminile, quella materna, che si offre in un taglio
plastico accentuato nel mistero della fecondità universale.
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- AGOSTINO
PISANI - ANTOLOGICA
Civica
Galleria d'Arte Moderna - Gallarate (Varese) /dal 7
ottobre all'11 novembre 2001
dal
catalogo:"L'INFINITA
STORIA DELL'UOMO E DELLE COSE"
La
riconsiderazione attuale della produzione scultorea di
Agostino Pisani coglie con evidenza l'ampiezza delle precoci
sollecitazioni verso la scultura, in una continua messa a
punto degli strumenti linguistici, nel potenziamento delle
capacità evocative di elementi inseriti nelle strutture
plastiche, con valenze intensamente liriche. Si delinea,
intrecciata a una grande perizia esecutiva, l'individuazione
dell'interiorità dell'oggetto, paradigma non autorefente, che
va oltre la funzione rappresentativa del reale per ricondursi
a un approdo ideale. Mai gesti o ardimenti legati
all'arbitrio: si scopre il limite, mai finito, della
condizione umana, nella complessa stratificazione di memorie,
aspirazioni, spiritualità, bisogno di trascendenza,
rispondenti all'evoluzione dei tempi. Dopo il momento
dell'aggregazione al Gruppo Azimuth di Piero Manzoni,
l'artista ligure allenta la tensione delle tormentate forme
astratte generate dai metalli, per approfondire le ragione
vere connesse alla poetica del quotidiano, in un incontro
diretto, inedito, con le cose dell'uomo. Una ricchezza di vita
che urge dentro. Una molteplicità di mutazioni combinatorie
assimilate nelle esplorazioni di una materia duttile come il
legno. Un senso di inconfessata 'pietas' per il travaglio
dell'esistere. I nodi di una temporalità individualmente
risentita permangono inalterati in ogni pensiero e in ogni
azione artistica di Pisani, entro i temi, ricorrenti e
ripetuti, meditati a lungo, nel silenzio di una creatività di
deciso impegno personale, sempre integro, mai disceso
nell'evasione. ......................
- CATERPILLAR
- Milano - Spazio Culturale LA POSTERIA - Via Sacchi
dal 31 maggio
al 15 giugno 2001
Dieci Artisti
espongono nei grandi spazi de LA POSTERIA:Isabella Bai- Rita
Bertrecchi- Walter Capelli- Gilberto Facchinetti- Massimo
Fontana- Fabrizio Galli- Ruggero Marrani- Luigi Ravizzoli-
Carmelo Todoverto- Stefano Volpe
Un'azione
nell'arte contemporanea per
SOMMOVIMENTI/SCAVI/RIVOLGIMENTI/AFFIORAMENTI.
Ricerche
artistiche molto differenziate spaziano dalla fotografia
d'autore alla pittura con tecniche e tematiche legate
all'attualità fino alla scultura e alla terracotta, in nuove
dimensioni creative. Lo spazio espositivo, sito in una zona
eminentemente culturale - a poca distanza vi sono il Teatro
Strehler e la Fondazione Mazzotta - nelle grandi dimensioni di
un 'open space' connesso all'arte, al design, alla moda, offre
l'opportunità di una importante visibilità su Milano degli
artisti invitati.
"ARTE
ED EDITORIA - nel ricordo di un amico scomparso"
realizzata per conto del Circolo degli Artisti di Varese
sede LATIVA -
Via Tonale 55 - Varese / 24 novembre - 9 dicembre 2001
L'inaugurazione
della mostra vede anche la consegna del Premio Circolo degli
Artisti di Varese (terza edizione) alla memoria di Ernesto
Redaelli, imprenditore, uomo di cultura il quale ha promosso
attraverso la sua casa editrice Lativa la cultura a Varese.46
artisti, tra i più noti della varesinità, espongono negli
spazi di archeologia industriale dell'azienda in un
allestimento inedito di grande suggestione. E' pubblicato un
catalogo con le immagini a colori di tutte le opere, precedute
dal testo critico del curatore Fabrizia Buzio Negri dal titolo
"Fare cultura a Varese" e dal testo storico sulle
opere edite dalla Lativa, scritto dal prof. Luigi Ambrosoli.
"ON THE
ROAD - NUMBER ONE"
On The Road Art
Gallery - Gallarate - dal 6 al 23 dicembre 2001
Nasce a
Gallarate una nuova galleria, il cui nome, attraverso il
riferimento alla Beat Generation, vuole indicare una
propensione alla ricerca, all'avventura. L'attivazione di un
Club, la costituzione di una Biblioteca d'arte consentono il
maggiore coinvolgimento del pubblico. La prima mostra "On
the road -number one" è allestita nei grandi luminosi
spazi della Galleria (150 mq); il curatore Fabrizia Buzio
Negri ha chiamato 7 artisti di sicuro interesse, sia per
confronti generazionali di tematiche, sia per conoscenze
tecniche le più diverse, dalla pittura alla tecnica mista
pittorica, alla scultura in terracotta e in vetro. I nomi:
Rita Bertrecchi; Sergio Colombo; Riccardo De Alberti; Valeria
Fosca Lavalle; Fabrizio Galli; Anna Siva; Daniele Verucchi.
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