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LA FELICITA'
- Vedo il tramonto
- rosso
- giallo
- azzurro
- sui vetri
- della finestra
- di fronte
- e posso illudermi
- di toccano con un dito.
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SONO UNA CREATURA D'OTTOBRE
- Sono una creatura d’ottobre.
- Ho gli stessi stacchi
- di colore
- a grandi macchie
- violente e opache,
- gli stessi rigurgiti
- di vita
- esaltata
- splendente,
- destinati a spegnersi
- nella nebbia
- 0senza spiragli di luce.
- Ho lo stesso languore
- e sottili malinconie
- delle sere ancora chiare,
- ma già sfumate
- di freddo,
- piene di rimpianti lontani
- con lievi ombre
- di tristi presentimenti.
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COME
EURIDICE
- Senza memoria scorrono i giorni,
- le radici giungono alla fine dei
tempi.
- E sui muri, nei silenzi, le ombre
- ora vicine, ora lontane,
- lasciano la morte.
- Scrivi poesie nei miei occhi,
Orfeo,
- accendi l’orgoglio della terra.
- Cento volte verrai al mio cancello
- a cantare mute canzoni.
- Solo gridare io posso il sogno
- nell’eco di gole deserte,
- i miei giorni sono già nascosti
- dai rovi della solitudine.
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AD
UN RAGAZZO CON BANDIERA
- Non guardarmi così,
- ragazzo con bandiera,
- nella ragnatela del tempo ho
raggrumato
- indifferente, l’attesa.
- Il gioco s’è fatto pericoloso,
- poker d’assi servito
- e c’era chi ha barato sull’unica
occasione per vincere.
- Non agito punti interrogativi,
- né di taglio, né di piatto,
- nulla ho da dirti,
- stasera non si recita a soggetto.
- Il fiore del cactus nascerà,
forse,
- domani.
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